Commento alle letture della liturgia del 24 Novembre 2025

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Tempo Ordinarioย XXXIII, Coloreย Bianco – Lezionario:ย Cicloย Cย |ย Annoย I, Salterio:ย sett. 2

Offrire il cuore: una fede che resta, una lode che sale, un dono che parla

Oggi la Parola ci invita a entrare in un clima di silenzio fiducioso, come se camminassimo in un tempio ancora semivuoto allโ€™alba. I tre brani ci prendono per mano e ci conducono davanti a Dio con un messaggio semplice e profondo: ciรฒ che conta davvero รจ ciรฒ che offriamo dal cuore, e ciรฒ che resta stabile nella prova.

1Mac 6,1-13

Per i mali che ho commesso a Gerusalemme, muoio nella piรน profonda tristezza.
Dal primo libro dei Maccabรจi

In quei giorni, mentre il re Antioco percorreva le regioni settentrionali, sentรฌ che cโ€™era in Persia la cittร  di Elimร ide, famosa per ricchezza, argento e oro; che cโ€™era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature dโ€™oro, corazze e armi, lasciate lร  da Alessandro, figlio di Filippo, il re macรจdone che aveva regnato per primo sui Greci.
Allora vi si recรฒ e cercava di impadronirsi della cittร  e di depredarla, ma non vi riuscรฌ, perchรฉ il suo piano fu risaputo dagli abitanti della cittร , che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette ritirarsi con grande tristezza e tornare a Babilonia.
Venne poi un messaggero in Persia ad annunziargli che erano state sconfitte le truppe inviate contro Giuda. Lisia si era mosso con un esercito tra i piรน agguerriti, ma era stato messo in fuga dai nemici, i quali si erano rinforzati con armi e truppe e ingenti spoglie, tolte alle truppe che avevano sconfitto, e inoltre avevano demolito lโ€™abominio da lui innalzato sullโ€™altare a Gerusalemme, avevano cinto d’alte mura, come prima, il santuario e Bet-Sur, che era una sua cittร .
Il re, sentendo queste notizie, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perchรฉ non era avvenuto secondo quanto aveva desiderato. Rimase cosรฌ molti giorni, perchรฉ si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire.
Chiamรฒ tutti i suoi amici e disse loro: ยซSe ne va il sonno dai miei occhi e lโ€™animo รจ oppresso dai dispiaceri. Ho detto in cuor mio: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto, io che ero cosรฌ fortunato e benvoluto sul mio trono! Ora mi ricordo dei mali che ho commesso a Gerusalemme, portando via tutti gli arredi dโ€™oro e dโ€™argento che vi si trovavano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali; ed ecco, muoio nella piรน profonda tristezza in paese stranieroยป.  

Parola di Dio.

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Dal Sal 9

R. Esulterรฒ, Signore, per la tua salvezza.

Renderรฒ grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerรฒ tutte le tue meraviglie.
Gioirรฒ ed esulterรฒ in te,
canterรฒ inni al tuo nome, o Altissimo. R.

Mentre i miei nemici tornano indietro,
davanti a te inciampano e scompaiono.
Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre. R.

Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto si รจ impigliato il loro piede. 
Perchรฉ il misero non sarร  mai dimenticato,
la speranza dei poveri non sarร  mai delusa. R.

Vangelo del giorno di Lc 21,1-4

SANTI ANDREA DUNG-LAC, PRESBITERO E COMPAGNI, MARTIRI โ€“ MEMORIA
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน alzร ti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: ยซIn veritร  vi dico: questa vedova, cosรฌ povera, ha gettato piรน di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivereยป.

Parola del Signore.

Nel libro di Daniele incontriamo giovani che vengono strappati dalla loro terra e condotti in un ambiente estraneo, dove tutto sembra volerli modellare secondo criteri diversi dalla loro fede. Eppure, dentro ciรฒ che poteva sembrare solo un momento di perdita, conservano un nucleo incandescente: la fedeltร  a Dio, semplice e silenziosa come un piccolo fuoco custodito tra le mani. Non gridano, non competono; lasciano che il Signore sia la loro forza e la loro sapienza. Mentre tutti puntano allโ€™apparenza, essi scelgono la fedeltร  nascosta, quella che parla piรน forte di mille proclami.

In questo stesso clima interiore ci fa entrare il canto dei tre giovani nel libro di Daniele, quel salmo di lode che nasce in mezzo alla prova. Lรฌ dove il fuoco dovrebbe consumare, diventa invece luogo di libertร . รˆ come se le fiamme, invece di divorare, diventassero luce che fa risplendere la fiducia. โ€œBenedite, opere tutte del Signore, il Signoreโ€: รจ un invito a guardare ogni realtร , anche quella difficile, come spazio in cui la presenza di Dio puรฒ ancora fiorire. La lode, pronunciata anche quando costa, รจ lโ€™offerta piรน pura che lโ€™uomo puรฒ innalzare.

E proprio a questo punto arriva la scena del Vangelo: una donna anonima, una vedova, in un tempio affollato dove i ricchi fanno rumore con le loro offerte. Lei invece avanza senza attirare lโ€™attenzione e depone nel tesoro due monete che quasi nessuno udrebbe cadere. Ma Gesรน la vede. Gesรน ascolta il suono che non fa rumore: il dono totale, la fiducia senza riserve, la fede che non si appoggia su ciรฒ che si possiede ma su Colui che tutto sostiene.

Cosรฌ, i tre brani si illuminano a vicenda:

  • Daniele ci ricorda la fedeltร  nascosta che rimane salda nel cuore;
  • il cantico di lode ci mostra che la fede resiste anche tra le fiamme e trasforma le prove in preghiera;
  • la vedova ci rivela che il vero valore dellโ€™offerta non รจ nella quantitร , ma nellโ€™amore che contiene.

รˆ come un unico cammino: custodire la fede, lodare Dio in ogni tempo, e donare ciรฒ che siamo con sinceritร . La fedeltร  dei giovani, la lode dei tre nel fuoco e le due monete della vedova sono tre gesti che raccontano lo stesso segreto spirituale: Dio vede ciรฒ che nasce dal cuore e lo moltiplica in grazia.

๐ŸŒฟ Commento finale

La Parola di oggi ci invita a vivere la nostra fede non come un gesto esteriore, ma come unโ€™offerta quotidiana, semplice e sincera. Non sono la grandezza delle opere nรฉ il rumore delle parole a rivelare la nostra fede, ma la fedeltร  silenziosa, la lode che sale anche nella prova e il dono umile che nasce dallโ€™amore. รˆ cosรฌ che la nostra vita diventa luce davanti a Dio.

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