[ads2]Oggi ci viene chiesto dalla liturgia di credere che il bene รจ piรน forte del male e che prevarrร .
Ci avviciniamo alla fine dell’anno liturgico, fra due domeniche inizierร con l’avvento il nuovo anno.
La nostra responsabilitร รจ grande, siamo responsabili delle nostre scelte, che non riguardano solo la nostra attivitร , il nostro lavoro, ma anche le nostre relazioni, i nostri pensieri, i giudizi che diamo, i nostri desideri, che mettono in moto dinamiche di vita o di morte.
Gesรน nel vangelo ci parlerร della distruzione del tempio di Gerusalemme, non pensate che si tratti di una punizione di Dio per le scelte degli uomini.
Gesรน si riferisce alle conseguenze storiche delle scelte che gli uomini stavano compiendo.
Se avessero accolto la proposta di Gesรน, non sarebbe scoppiata quella rivolta per l’attesa di un messia glorioso, politico o militare.
La rivolta scoppiรฒ in occasione di una raccolta di tasse in Galilea: ci fu un sovvertimento che poi pian piano condusse alla distruzione della cittร e alla dispersione che dura ancora oggi.
Ci viene detto di non avere paura, di non cedere all’angoscia, proprio perchรฉ la novitร dev’essere riconosciuta, accolta; invece chi ha paura si aggrappa al passato, si aggrappa a ciรฒ che ha vissuto, che gli ha dato sicurezza.
Occorre avere fiducia in Dio, scegliere di credere.
Alla domanda che ci facciamo: “Che cosa dobbiamo fare?”
La risposta รจ: rinnoviamo il nostro atteggiamento fiducioso in Dio, teniamo fisso lo sguardo su Gesรน, sui valori del Vangelo, che sono sempre piรน necessari, cambiano la vita, ma non sono ancora attuati, oggi tocca a noi!
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MALACHIA 3,19-20
Il passo della prima lettura รจ la parte conclusiva dell’ultimo scritto profetico, รจ la pagina che chiude l’Antico Testamento.
Si tratta di un testo del profeta Malachia, che svolse il suo ministero in un tempo di grande incertezza sociale e religiosa, Malachia raccoglie i sofferti interrogativi del suo popolo: Dio non vede l’oscuro agire degli empi? Non reagisce positivamente al ben operare dei pii?
La risposta รจ che ci sarร un nuovo giorno della creazione: “il giorno che io preparo, dice il Signore”.
Malachia propone due quadri, uno negativo e uno positivo.
La prima caratteristica รจ di segno negativo.
Sarร un giorno di giudizio, come รจ richiamato dall’immagine del fuoco.
Il fuoco infatti purifica, consuma.
Di tale azione saranno preda gli empi, i presuntuosi, come “paglia nel fuoco” e senza speranza “non lascia loro nรฉ radice nรฉ germoglio”.
Segue l’immagine positiva che presenta il giorno del Signore come evento di salvezza, nonostante l’apparente assurditร di una vita tribolata.
Viene paragonato a “un sole di giustizia che sorge con raggi benefici”, espressione ripresa nel cantico di Zaccaria, riferito a Cristo come salvatore degli uomini.
Gli avvenimenti di ogni giorno, in particolare quelli che fanno sorgere apprensioni e paure, ci fanno chiedere: “Perchรฉ Dio non fa nulla? Perchรฉ non interviene per riportare il mondo sui binari della giustizia? Verso dove sta andando questa storia a cui apparteniamo?”
La profezia di Malachia risulta piรน che mai attuale.
Viviamo in tempi in cui quello che piรน conta sembra essere l’emergere, l’avere successo.
La parola del profeta invita Israele a ritrovare la speranza perchรฉ Dio รจ il Signore della storia e il suo intervento รจ sicuro, ma non รจ magico e non รจ secondo i nostri schemi.
Occorre che noi facciamo il primo passo ci muoviamo verso la fiducia in Dio nel nostro quotidiano, scegliamo di avere fede, fiducia in lui!
LUCA 21,5-19
Il quadro del vangelo che leggiamo oggi รจ terrificante come un telegiornale delle ore venti in cui solo il negativo fa rumore.
“Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni non vi terrorizzate…ma guardate di non lasciarvi ingannare”, dice il Signore, perchรฉ sono occasioni per rendere testimonianza all’amore, per mascherare il male e permettere al Bene di vincere, per lasciare spazio allo Spirito.
Gesรน prevede che i suoi discepoli saranno odiati, traditi, messi a morte, ma afferma che non c’รจ niente da temere perchรฉ nessuno puรฒ toglirci la vita vera.
L’unica cosa che dobbiamo temere รจ l’odio che si annida nel nostro cuore e produce il male, a largo o a corto raggio.
E’ l’odio il responsabile dell’elenco terrificante di questo vangelo.
Ogni male รจ sempre prodotto, in fin dei conti da noi stessi o da persone che il Padre ci affida per amarle. L’amore vince tutto.
Come i cani sono cattivi quando hanno paura, cosรฌ la gente รจ spesso tanto pericolosa quanto piรน รจ sensibile.
Una signora anziana, tornando tardi la sera, ha trovato i ladri in casa.
Li ha salutati con garbo, ma loro, oer paura di essere denunciati da lei, volevano eliminarla.
Lei invece li ha incoraggiati a prendere ciรฒ che a loro serviva: “Io – diceva- son anziana e sola e non ho bisogno di tante cose”.
Di fronte alla sua calma, gli uomini hanno abbandonato la loro aggressivitร e all’una di notte erano ancora tutti insieme a mangiare la pasta preparata per loro dall’anziana signora e a raccontare le loro storie infelici e le ferite della loro infanzia.
“Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non piombate nella paura” perchรฉ tutto serve al fine ultimo che sarร la vittoria del bene sull’odio.
L’odio รจ prevalentemente frutto della paura: solo la fiducia nella capacitร di bene che c’รจ nell’altro, solo la certezza che dietro il male c’รจ un bene nascosto, potranno vincere il timore e instaurare un mondo nuovo edificato su relazioni vere.
Alla fine dell’elenco catastrofico Gesรน rivela il senso del tutto: “Neppure un capello del vostro capo perirร , perchรฉ in tutto rimarrete nelle mani del Padre, fonte di ogni bene, fonte della Vita che non muore.
A noi รจ chiesta solo la perseveranza nel Bene che รจ la nostra partecipazione all’opera del Padre, il quale non smette mai di lavorare per il nostro bene.
“Nella vostra pazienza voi salverete la vostra vita”.
Chi si aggrappa a ciรฒ che ha perde tutto, mentre chi vive i rapporti lasciandosi condurre dallo Spirito, salva la vita.
Cosa vuol dire pazienza? Vuol dire sapere portare la sofferenza dell’incertezza, della paura, รจ il sapere caricarsi delle situazioni, del male che circola, dando fiducia a Dio.
Amici, il nostro impegno di oggi รจ grande!
Innanzitutto scegliere di credere, di aver fiducia che il Bene รจ piรน forte del male.
Ogni giorno in qualunque nostro discorso, conversazione, relazione divulgare e contagiare gli altri di questa nostra convinzione.
Un altro punto importante รจ riuscire e chiedere per questo aiuto a Dio, a non giudicare nessuno, e a vedere dietro qualsiasi male la possibilitร di un bene.
A cura di Carla Sprinzeles | via Qumran
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XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- ย Ml 3, 19-20; Sal 97; 2 Ts 3, 7-12; Lc 21, 5-19
Lc 21, 5-19
Dal Vangelo secondo Luca
5Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร lasciata pietra su pietra che non sarร distruttaยป. 7Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. 8Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โSono ioโ, e: โIl tempo รจ vicinoโ. Non andate dietro a loro!
9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป. 10Poi diceva loro: ยซSi solleverร nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. 12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.
13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darรฒ parola e sapienza, cosicchรฉ tutti i vostri avversari non potranno resistere nรฉ controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrร perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.
- 13 – 19 Novembre 2016
- Tempo Ordinario XXXII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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