Il commento alle letture di domenica 6 settembre 2015 a cura del Cardinal Silvano Piovanelli –
XXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
- Colore liturgico: verde
- Is 35, 4-7; Sal.145; Gc 2, 1-5; Mc 7, 31-37
- Fonte: LaSacraBibbia.net
Dite agli smarriti di cuore: โCoraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarviโ. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterร come un cervo, griderร di gioia la lingua del muto, perchรฉ scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerร una palude, il suolo riarso sorgenti dโacqua.
PAROLA DI DIO
[ads2]Il ritorno a Gerusalemme รจ il sogno degli ebrei in esilio a Babilonia. Un sogno reso certezza dalle parole del profeta: โci sarร un sentiero e una strada e la chiameranno via santa โฆ sarร una via che il suo popolo potrร percorrereโ (Is 35,8). Gli esuli ebrei provenienti da Babilonia camminano verso Sion con giubilo, come i loro padri nel primo esodo dallโEgitto, come i pellegrini che salgono a Gerusalemme in occasione del pellegrinaggio annuale al tempio. Una doppia fila di immagini antitetiche cantano la meraviglia del cambiamento: si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi โฆ lo zoppo salterร come un cervo, griderร di gioia la lingua del muto, perchรฉ scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. Alla terra bruciata e al suolo riarso si opporranno le sorgenti di acqua e una palude.
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Il salmo 145 ci mette nel cuore la stessa gioiosa certezza: โIl Signore รจ fedele per sempre, / rende giustizia agli oppressi,ย ย ย ย /ย ย dร il pane agli affamati,ย ย /ย ย il Signore libera i prigionieri โ.
Possiamo ripetere a noi stessi e a tutti gli smarriti di cuore: โCoraggio! Non temete. Ecco il vostro Dio viene a salvarvi!โ.
Nessuno si dia per vinto, mai, Signore,
anche se sperare รจ ancor piรน difficile di credere:
mai che una pagina delle tue Scritture,
per quanto sia tragica, finisca senza speranza:
tu sei un Dio che non tradisce lโuomo,
chiunque egli sia, pure se malvagio:
tu ci ami anche nel nostro peccato:
Signore, dai un segno a quanti piรน disperano
che tu sei sempre con loro,
magari a piangere insieme. Amen.
(P. David M. Turoldo)
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesรน Cristo,Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.
Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello dโoro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che รจ vestito lussuosamente e gli dite: โTu siediti qui, comodamenteโ, e al povero dite: โTu mรจttiti lร , in piediโ, oppure: โSiediti qui ai piedi del mio sgabelloโ, non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?
PAROLA DI DIO
โIl ricco commette ingiustizia e per di piรน grida forte; il povero subisce ingiustizia e per di piรน deve scusarsiโ (Sir 13,3). ร la costatazione amara di un pio israelita del II secolo a.C., ed รจ anche quello che ognuno di noi puรฒ verificare nella vita di tutti i giorni.
Ma questa discriminazione fra ricchi e poveri, spesso accettata normalmente nella societร , esiste anche nella comunitร cristiana?
Lโapostolo Giacomo ci dice che รจ scandaloso che una comunitร cristiana mescoli a favoritismi personali la propria fede nel Signore nostro Gesรน Cristo, Signore della gloria.
Lโapostolo Paolo scriveva ai Romani (2,11): โPresso Dio non cโรจ parzialitร โ e metteva sullo stesso piano addirittura Giudei e Gentili. Se presso Dio cโรจ un privilegio, ย รจ proprio riservato ai poveri, ai deboli, a chi non รจ nulla (1Cor 1,27-28) e questa parzialitร รจ il sommo della vera imparzialitร .
Per poveri la Bibbia non intende solo chi รจ privo di denaro, ma anche tutti coloro che nella vita sono meno favoriti, coloro che, per qualunque ragione, rischiano o soffrono lโemarginazione. ร a costoro che la comunitร cristiana deve prestare maggiore attenzione, mostrando che i suoi criteri di giudizio sono ben diversi da quelli del mondo.
Per far riflettere quanto รจ anti-evangelico il comportamento di una comunitร cristiana che discrimina in base alle posizioni sociali, in piena opposizione allโinsegnamento e allโesempio del Cristo, Giacomo propone un testo semplicissimo: ripensino, questi cristiani, a come accolgono quelli che si presentano alle loro assemblee: dovranno ammettere che quel che conta per loro รจ la facciata (anello al dito, vestito splendidamente).
Queste macroscopiche discriminazioni nelle nostre chiese sono scomparse e si percepisce, anche per una crescita generale di consapevolezza civica, la incompatibilitร di simili atteggiamenti nella comunitร cristiana e segnatamente nella celebrazione eucaristica.
Ma quando riusciremo a dare il loro vero posto alle persone semplici, ai poveri, agli emarginati ?
Sono questi i veri ricchi, perchรฉ Dio ha scelto i poveri del mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano.
Beati, o poveri, o primi eredi
che avete il cuore ben oltre le cose,
almeno in chiesa sentitevi principi.
Beati quanti vivete nel pianto:
le vostre lacrime riempiono i calici,
per far con lui una sola passione. Amen.
(P.David M. Turoldo)
In quel tempo, Gesรน, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decร poli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano, lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccรฒ la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: โEffatร โ, cioรจ โApriti ! โ. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandรฒ loro di non dirlo a nessuno. Ma piรน egli lo proibiva, piรน essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: โHa fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!โ.
PAROLA DEL SIGNORE
Il Vangelo di Marco ci presenta Gesรน che guarisce un sordomuto o, piรน esattamente, un sordo che parla a fatica, che si esprime in modo disarticolato e incomprensibile.
Per il profeta Isaia (35,5-6), sordo-balbuziente รจ il popolo dโIsraele; ma il malato presentato a Gesรน, essendo un pagano, rappresenta ogni uomo che non ha incontrato Cristo e quindi non ha ascoltato il suo Vangelo e insieme ogni uomo duro dโorecchi rispetto alla parola di Dio e perciรฒ anche incapace di una vera risposta.
Siamo in pieno territorio della Decร poli. Gesรน si muove dunque in una terra pagana e questo dice con chiarezza che Gesรน apre il campo della rivelazione a tutta lโumanitร ed รจ presente proprio anche lร dove lo immaginiamo assente.
Il Signore Gesรน, il Salvatore degli uomini, รจ presente in tutte le โterre dissacrateโ, in tutte le โsituazioni bruciate dal peccatoโ. Egli รจ presente anche in quella parte di noi stessi che รจ ancora pagana: รจ presente in quella Decร poli che tutti ancora abbiamo nel cuore.
Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. Il sordomuto รจ condotto a Gesรน dagli altri e sono gli altri a pregare per lui. Quanto รจ importante che ognuno di noi si faccia carico dei bisogni degli altri e diventi la mano che conduce e la voce che implora ! E come dobbiamo ringraziare per i fratelli e le sorelle, che ci conducono a Cristo e pregano per noi!
E portandolo in disparte, lontano dalla folla. Gesรน non opera miracoli-spettacolo, per questo prende il sordomuto da parte, lontano dalla folla, e realizza la difficile mediazione fra discrezione (contro ogni mondana pubblicitร e ogni forma di propaganda) e lโofferta di un aiuto efficace.
Gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccรฒ la lingua. I due contatti fisici (orecchi e lingua) formano lโintroduzione per uno sguardo al Padre (ogni miracolo che Gesรน compie รจ unโazione del Padre attraverso di lui): guardando verso il cielo emise un sospiro: questo sospiro suggerisce una interna pienezza di Spirito Santo.
E disse: โEffatร โ, cioรจ โ รpritiโ. Una parola, che non รจ semplicemente segno per la guarigione fisica, ma รจ operazione di grazia, segno e promessa di grazia per Israele e per lโumanitร . Il gesto di toccare gli orecchi con un poโ di saliva e soprattutto la famosa parola aramaica โEffatร โ vengono ripetuti ad ogni battesimo. Cosรฌ ogni creatura umana, chiusa in se stessa, si apre e riprende il dialogo col suo Dio,nella stupenda certezza che il suo aprirsi รจ dilatare il cuore nella gioia non tanto semplicemente di essere chiamatoโfiglioโ, ma di essere realmente tale.
E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. SantโEfrem commenta: โIl sordomuto guarito dal Cristo sentรฌ le sue dita di carne toccargli le orecchie e la lingua. Ma quando la sua lingua si sciolse e le sue orecchie si aprirono, attraverso quelle dita accessibili ai suoi sensi, egli raggiunse la divinitร inaccessibile. Lo stesso artefice del suo corpo era venuto a lui; lโaveva trovato sordo, e con voce dolce, senza il minimo dolore, gli aveva aperto le orecchie; e subito dalla sua gola occlusa, incapace di far passare la voce, era sgorgata la lode di colui che con una parola lโaveva guaritoโ.
E comandรฒ loro di non dirlo a nessuno. La finale del racconto evangelico evoca ancora una volta il cosiddetto โsegreto messianicoโ. Esso ha la funzione di evitare entusiasmi e fraintendimenti messianici e conduce il discepolo a cogliere progressivamente il mistero profondo che si nasconde proprio in questo uomo strano che รจ Gesรน di Nazareth. Lo scopo รจ, dunque, che il segreto si liberi progressivamente, via via che gli occhi del fedele si aprono sulla vera realtร di Cristo.
Il โsegretoโ รจ destinato a sfociare nella โproclamazioneโ che si concretizza nelle parole che, pieni di stupore, tutti ripetono: โHa fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti ! โ. Una proclamazione ancora imperfetta e provvisoria, ma che anticipa la professione di fede piena e definitiva della comunitร cristiana impersonata dal centurione ai piedi della croce: โDavvero questโuomo era Figlio di Dioโ (Mc 15,39).
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perchรฉ a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertร e lโereditร eterna.
O Padre, che scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno,
aiutaci a dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore, perchรฉ si sciolgano le loro lingue
e tanta umanitร malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie.
Se gli Ebrei illuminavano il loro cammino storico con la certezza luminosa del salmo 45 [โIl Signore รจ fedele per sempre, / rende giustizia agli oppressi, / dร il pane agli affamati, / il Signore libera i prigionieri โ] come dovrebbe essere alto e profondo il canto della nostra speranza, dal momento che possiamo contemplare lโadempimento di ogni parola in Gesรน, il quale precede e accompagna il nostro cammino, il quale anzi si fa strada sicura del nostro cammino verso la patria del cielo!
Anche per la crescita generale della consapevolezza della dignitร dellโuomo e di ogni uomo, oggi vengono condannate, si potrebbe dire da tutti, quelle macroscopiche discriminazioni di cui scrive lโapostolo Giacomo.
Ma tu sei veramente immune da favoritismi personali ? la differenza di censo, di educazione, di posizione sociale non influiscono sul tuo comportamento ?
La fede ti aiuta a riconoscere la presenza del Signore nelle persone semplici, nei poveri, negli emarginati ?
Non รจ forse vero che in ciascuno di noi cโรจ un poโ di Decร poli, cioรจ qualche dimensione della nostra vita intellettuale, volitiva, affettiva, sensitiva, materiale, che รจ un poโ pagana?
Prega, perchรฉ Gesรน vi entri con la forza del suo amore e la luce della sua veritร .
Ognuno di noi ha sicuramente da ringraziare per qualcuno che lo ha portato ad incontrare Gesรน, conoscere meglio la sua Parola, accorgersi del Suo amore. Perchรฉ non farne memoria gratissima e non contraccambiare con la preghiera?
Quante persone, a cominciare da tua madre, hanno pregato per te, perchรฉ Gesรน ti imponesse la sua santa mano e ti aiutasse a superare le difficoltร , a scoprire la tua strada, a realizzare in positivo per tutti la tua vita?ย ย ย ย
Conosci un sordomuto? qualcuno che รจ pigro o lento o chiuso alla Parola di Dio? qualcuno che non dice questa Parola con la bocca e la testimonianza della vita, anche se รจ genitore, insegnante, consacrato, prete?
Se lo conosci, perchรฉ non lo porti a Gesรน nella tua preghiera? Perchรฉ, offrendo qualche fatica, qualche croce, tu non gridi โEffatร โ, โรpritiโ ?
Il deciso comando di Gesรน di non raccontare il miracolo [ comandรฒ loro di non dirlo a nessuno ] ha come scopo di evitare fraintendimenti e facili entusiasmi e aiutare lโapertura progressiva alla realtร vera del Cristo.
Anche oggi, di norma, la crescita nella fede รจ progressiva e, come nella vita fisica, la fede cresce e matura lentamente, quasi impercettibilmente.
Il riconoscimento e la proclamazione dei doni che Dio fa alla nostra vita non soltanto accende la gioia del nostro cuore, ma apre la nostra vita a ricchezze ancora piรน grandi e inimmaginabili.
