Commento al Vengelo del 4 ottobre 2015 – mons. Roberto Brunelli

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Oggi comincia il Sinodo sulla famiglia

Oggi comincia in Vaticano l’annunciato e molto atteso Sinodo sulla famiglia, chiamato dal papa a riflettere sulle presenti condizioni di un’istituzione che รจ alla base della vita sociale. Per una singolare coincidenza, il vangelo di questa domenica (Marco 10,2-16) riguarda proprio la famiglia, e in particolare il grave problema del divorzio.

[ads2]In proposito, sollecitato da alcuni farisei nell’intento di metterlo in imbarazzo, Gesรน non esita a schierarsi addirittura contro Mosรจ, considerato dagli ebrei come la fonte delle loro norme di vita. Egli, dice, ha ammesso che il marito possa ripudiare la moglie; ma c’รจ un’autoritร  ben al di sopra dell’autoritร  di Mosรจ, e quella รจ da osservare, ripristinando le sue disposizioni. Come si legge nella Scrittura, ricorda il divino Maestro, “dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. E aggiunge poco dopo: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”.

Divorzio e successive nozze con altri non rientrano dunque nel progetto che Dio, nel suo amore paterno, ha previsto per l’uomo. Di fronte a cosรฌ esplicite parole c’รจ poco da discutere; ci si puรฒ chiedere perรฒ come marito e moglie possano evitare la rottura del loro legame, e in proposito non sarร  inutile richiamare le linee essenziali di quel progetto. Dio ha dotato l’uomo (si intende l’essere umano, maschio e femmina) della dimensione sessuale, ovviamente perchรฉ la viva “da uomo”, vale a dire, nella sua forma piรน alta. Il sesso, in sรฉ preso, รจ solo un cieco istinto animale volto ad assicurare la continuitร  della specie; l’uomo, solo l’uomo, sa ammantare il sesso di erotismo, cioรจ sa coglierne il fascino e viverlo con tutta la carica dei suoi sentimenti: col rischio tuttavia che essi si venino di egoismo e considerino il partner come una cosa, un semplice strumento per conseguire la propria soddisfazione. Molti si fermano lรฌ, con la conseguenza che quando lo strumento non appare piรน funzionale, o ne trovano uno piรน soddisfacente, lo abbandonano. Ma Dio ha dotato l’uomo anche della capacitร  di salire un gradino piรน su: trasfigurare l’istinto e il sentimento in dono di sรฉ, in comunione irreversibile con la persona amata, e accogliendone con piena consapevolezza le conseguenze (in primo luogo, i figli). Cosรฌ Dio si comporta con noi; cosรฌ ci invita a intendere la realtร  meravigliosa dell’amore, e allo scopo ci offre tutto l’aiuto occorrente: la guida della sua Parola, la forza dei suoi sacramenti (e non soltanto quello specifico del matrimonio), la solidarietร  degli altri componenti la comunitร  cristiana.

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Due cristiani dovrebbero contrarre matrimonio solo se consapevoli di questo e pronti a intraprendere il percorso previsto da Dio. Ciรฒ malgrado potrร  accadere che uno dei due, o entrambi, smarriscano per via i sani propositi e rompano il legame, magari creandosene poi un altro: in tal caso vengono a trovarsi in una posizione irregolare davanti a Dio, il quale tuttavia non smette per questo di amarli. La Chiesa non รจ autorizzata a ignorare la loro posizione, ma non li abbandona, anzi li esorta a partecipare come possono alla sua vita, proprio perchรฉ li sa ancora, sempre, comunque, oggetto dell’amore paterno di Dio.

Il Sinodo che comincia oggi, composto da vescovi religiosi e laici provenienti da tutto il mondo e dunque in grado di portare sulla vita coniugale le piรน varie esperienze, รจ chiamato a riflettere sulle forme concrete in cui, quando un matrimonio cristiano รจ in crisi o si รจ spezzato, gli interessati possano meglio corrispondere al paterno amore con cui Dio continua a guardarli.

mons. Roberto Brunelli | Qumran

XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?ยป. Dissero: ยซMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป.
Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesรน, al vedere questo, s’indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป. E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 ottobre 2015
  • Tempo Ordinario XXVII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

Roberto Brunelli (Piubega, 30 marzo 1938) รจ uno scrittore italiano. Sacerdote, critico d’arte e direttore del Museo diocesano di arte sacra Francesco Gonzaga di Mantova, รจ autore di testi di argomento religioso, di storia dell’arte e di narrativa. Negli anni ’80 ha collaborato con Mondadori come curatore e traduttore di alcuni titoli della popolare collana enciclopedica per ragazzi I grandi libri e come autore del Grande libro della Bibbia (1983). Fra le sue opere piรน recenti, si segnalano la ricostruzione storica di Giallo a corte (2012), dedicata ad alcuni delitti irrisolti di epoca gonzaghesca, e il racconto Papa a sorpresa (2013), dove l’autore, prima della diffusione della notizia delle dimissioni di Benedetto XVI, ipotizzava che cosa sarebbe potuto accadere con le dimissioni di un pontefice.

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