Commento al Vengelo del 27 Aprile 2021 – Monaci Benedettini Silvestrini

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Io e il Padre siamo una cosa sola.

Gesù è il Messia: non lo ha ancora compreso chi non appartiene a lui, perché magari privo della disponibilità della fede. La domanda preoccupata: “tu chi sei?” è quella che il mondo attuale sèguita a rivolgere a lui. La risposta di Gesù è piena di evidenza e di naturalezza: non dottrine elaborate, ma l’evidenza delle opere sue e una immagine umile e familiare.

Gesù non è un dio strano e stravagante: è la realtà dell’amore di Dio Padre iscritta nel contesto della nostra vita umana. I cristiani di oggi si trovano spesso in situazione di diàspora: non sanno a quale chiesa o diocesi, o parrocchia appartengono. È una situazione propria alla seminagione fra i pagani di oggi, i fratelli lontani.

Viviamo in un mondo difficile ma dovremmo cercare sempre più ciò che il satana, tramite la pandemia, ci ha portato via, e partendo proprio dalla nostra appartenenza alla chiesa locale cui è più vicino “stare”, con sicurezza, piantato, fondato sulla chiesa apostolica. Per la prima volta ad Antiochia i discepoli sono chiamati “cristiani”: una denominazione che è insieme una qualifica e un programma di vita, perché cristiano significa: di Cristo!

Monaci Benedettini Silvestrini

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