Chi รจ il mio prossimo?
Eโ noto che nel suo insegnamento Gesรน di Nazareth si serve molto spesso di parabole, come quella โ celeberrima โ del Buon Samaritano, propria di Luca.
Ora, in che cosa consiste il metodo parabolico e perchรฉ Gesรน lo usa in modo cosรฌ frequente e originale, al punto che questi suoi interventi costituiscono un โunicum โ nella letteratura di tutti i tempi?
La parabola รจ un interessante esempio di strategia comunicativa che il Maestro mette in atto quando si trova di fronte ad interlocutori troppo condizionati dai loro pregiudizi o troppo sicuri di sรจ per mettersi in discussione. Essa si compone di due momenti: il primo consiste in un racconto fittizio, ma molto verisimile, tratto dalla comune esperienza quotidiana e condotto secondo una logica stringente che coinvolge lโascoltatore, portandolo ad esprimere un giudizio equilibrato e oggettivo; nella seconda fase il narratore trasferisce il racconto fittizio alla realtร dellโinterlocutore in forza di unโanalogia di struttura che il soggetto interessato non puรฒ piรน negare, prendendo atto cosรฌ che il precedente giudizio da lui formulato si applica proprio a se stesso!
Estremamente eloquenti a questo proposito sono nel Primo Testamento lโepisodio di Davide e Natan (2 Samuele 12) e nel vangelo quello di Gesรน e Simone il fariseo narrato da Luca al cap.7 (vv.36-47). Ma anche nel brano di questa liturgia festiva possiamo constatare lโefficacia del metodo parabolico.
Un dottore della legge, probabilmente infastidito dallโaffermazione di Gesรน riportata da Luca qualche riga prima (โTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoliโ – v.21), gli pone una domanda โper metterlo alla provaโ, cioรจ per vedere come lโoscuro rabbi di Galilea, che non proveniva da nessuna scuola teologica riconosciuta, se la sarebbe cavata nel rispondere ad una questione allora molto dibattuta.
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Poichรฉ Gesรน lo rinvia alla Scrittura, ma soprattutto lo esorta a mettere in pratica quanto vi รจ comandato, egli, โper giustificarsiโ, cioรจ per riportare il discorso sul piano teorico, pone un nuovo interrogativo circa unโaltra questione assai discussa dai maestri giudei: come va circoscritto e delimitato il โprossimoโ? Nellโebraismo si andava infatti dalle posizioni piรน rigide, per cui si considerava prossimo solo lโappartenente alla propria setta o gruppo religioso (farisei, esseni, zeloti, etc.) a quelle molto aperte per cui lโamore doveva andare da uno del proprio popolo fino al nemico e persino allo schiavo (cosรฌ ad esempio Filone Alessandrino).
Con la sua risposta Gesรน non si colloca in nessuna delle posizioni attestate; ma, come รจ sua abitudine, reimposta la questione stessa, operando addirittura un capovolgimento: la domanda cui i maestri giudei davano risposte diversificate diventa per Lui la domanda sulla capacitร di vedere i bisogni dellโaltro, provarne โcompassioneโ e rispondervi nella misura della propria caritร .
Egli mostra in pratica questo nuovo criterio per definire il โprossimoโ utilizzando โ come dicevamo โ un racconto parabolico, caratterizzato da un realismo molto forte, come si deduce dai particolari, tutti perfettamente rispondenti al contesto geografico, sociale e religioso della regione palestinese, teatro della drammatica avventura occorsa al giudeo proveniente da Gerusalemme.
E alla domanda finale: โChi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che รจ incappato nei briganti?โ, il โsapienteโ dottore della legge non puรฒ piรน aggirare lโostacolo e non puรฒ far altro che rispondere: โChi ha avuto compassione di luiโ, benchรจ si trattasse niente meno che di un samaritano!
Eโ ben nota lโostilitร allora esistente tra giudei e samaritani, al punto che i primi non pronunciavano mai la parola โsamaritanoโ senza sputare subito per terra, in segno di disprezzo; e a buon conto il dottore della legge non pronuncia lโodiato termine e ricorre ad una perifrasi!
La conclusione dellโepisodio rimane aperta, come spesso nel vangelo al termine delle parabole. Se per quanto riguarda Davide, nel giร citato episodio di Natan, sappiamo che il racconto parabolico del profeta raggiunse pienamente il suo effetto (il re riconobbe subito la sua colpa e si pentรฌ profondamente), di Simone il fariseo e del dottore della legge Luca non dice nulla; e a ragion veduta, perchรฉ poco importa che cosa poi abbiano effettivamente fatto.
Importa piuttosto che ogni lettore, identificandosi con i personaggi biblici, senta personalmente rivolto a sรฉ lโoriginale e straordinario metodo dialogico di Gesรน e accetti di mettersi in discussione e convertirsi; nella fattispecie di questa pagina, accetti di chiedersi quanto, di fronte alle necessitร dei fratelli (di ogni fratello senza discriminazione di sorta), sappia farsi davvero โprossimoโ!
Ileana Mortari – Sito Web
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XV Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 15-20; Lc 10, 25-37
Lc 10, 25-37
Dal Vangelo secondo Luca
[ads2]In quel tempo, un dottore della Legge si alzรฒ per mettere alla prova Gesรน e chiese: ยซMaestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซChe cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?ยป. Costui rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stessoยป. Gli disse: ยซHai risposto bene; fa’ questo e vivraiยป.
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesรน: ยซE chi รจ mio prossimo?ยป. Gesรน riprese: ยซUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gรจrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passรฒ oltre. Anche un levรฌta, giunto in quel luogo, vide e passรฒ oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciรฒ le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricรฒ sulla sua cavalcatura, lo portรฒ in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirรฒ fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciรฒ che spenderai in piรน, te lo pagherรฒ al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che รจ caduto nelle mani dei briganti?ยป. Quello rispose: ยซChi ha avuto compassione di luiยป. Gesรน gli disse: ยซVa’ e anche tu fa’ cosรฌยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 10 – 16 Luglio 2016
- Tempo Ordinario XV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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