p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
A conclusione del suo vangelo prima del racconto della passione e morte, Matteo raccoglie nei capitoli 24 e 25 il discorso escatologico di Gesรน sulle realtร finali. La parabola delle vergini sagge e stolte รจ la seconda di tre parabole tutte centrate sulla vigilanza: il servo fedele, le vergini stolte e sagge, i talenti. Al cuore di questi capitoli sta lโintento di confermare che il Signore ritornerร e lโinvito a vivere il presente in modo responsabile e con operositร .
Il contesto della parabola รจ quello delle nozze, una grande immagine che rinvia a allโincontro presentato dai profeti tra Dio sposo e il popolo dโIsraele (Os 2,18.21-22; Is 54,1-10). Il rito del matrimonio ebraico prevedeva che nel quadro di lunghi festeggiamenti la sposa con le amiche attendesse al tramonto lโarrivo dello sposo. Da qui si muoveva il corteo verso la casa di questโultimo dove si svolgeva il rito e il banchetto. In questa grande allegoria lโesperienza della comunitร che attende il ritorno dello sposo (Gesรน nella sua gloria) รจ orientata alla gioia della festa di una convivialitร piena.
Sono indicati due gruppi di fanciulle, alcune stolte perchรฉ hanno preparato le lampade senza portare con sรฉ lโolio e alcune sagge perchรฉ insieme alle lampade presero anche lโolio in piccoli vasi. Nel vangelo di Matteo questa contrapposizione era giร stata presentata nella descrizione dellโuomo saggio che costruisce la casa sulla roccia diversamente dallo stolto, che costruisce sulla sabbia (Mt 7,24-27). Ciรฒ che differenzia il saggio e lo stolto รจ lโimpegno di vita. Matteo infatti pone il riferimento allโuomo saggio e allo stolto a commento delle parole: โNon chiunque mi dice: โSignore, Signoreโ, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieliโ.
Al tramonto รจ necessario accendere le lampade per accogliere lo sposo. Ma il ritardo porta ad una situazione imprevista. Il sonno giunge e fa assopire le amiche della sposa: tutte si addormentano. Eโ importante questa precisazione. Il sonno si contrappone alla veglia, e richiede unโattesa. E per tutte รจ difficile rimanere nella veglia. Ma quando giunge la voce โEcco lo sposoโ tutte prepararono le lampade. Le stolte chiedono alle sagge un poโ dellโolio ma queste rispondono โno perchรฉ non ne venga a mancare a noi e a voiโ. La parabola va letta in riferimento al cuore dellโannuncio che essa reca: non intende infatti essere unโindicazione di comportamenti (รจ infatti un poโ sorprendente lโatteggiamento duro di chi non dร del proprio olio a chi ne avrebbe bisogno) ma insiste sul fatto che la vita รจ unโattesa. In questโattesa รจ essenziale avere con sรฉ olio per le lampade, olio che fa riferimento ad una sapienza (Prov 31,18) che si attua in un concreto agire (Mt 5,14-16). Le fanciulle sono sagge perchรฉ il recare con sรฉ lโolio indica che la loro attesa non รจ vana e fatta solo di parole ma si esprime in una prassi coerente pur se anche loro si lasciano prendere dal sonno.
La porta รจ aperta per chi vive con senso di pazienza e nella gioia lโattesa dellโincontro con Dio. La sapienza autentica non รจ questione di una conoscenza teorica ma si attua in un coinvolgimento di vita, in gesti concreti di attenzione e cura. Eโ questo il messaggio presente in Sap 6, la prima lettura, in cui la sapienza รจ dono di Dio e nel contempo va cercata e richiede un vigilare. Nel tempo che ci รจ dato โ รจ questo il messaggio della parabola โ anche se lโattesa del ritorno del Signore si prolunga, la comunitร dei discepoli รจ chiamata a vivere un agire responsabile fatto di concretezza e di fedeltร alla storia. Attuare la speranza รจ lasciare che fluisca lโolio dellโospitalitร , della fraternitร , della benedizione, nelle piccole cose del quotidiano.
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Alessandro Cortesi op
