Commento al Vangelo di domenica 6 Settembre 2020 – p. Alessandro Cortesi op

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โ€œSe tuo fratello commette una colpa, vaโ€™ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterร  avrai guadagnato il fratelloโ€

Questa pagina del vangelo รจ tratta dalla sezione del vangelo di Matteo in cui sono raccolti gli insegnamenti di Gesรน riguardo alla vita della comunitร . In tali parole si avverte la chiamata ad una responsabilitร  di tutti nel custodire il fratello (e la sorella) nel suo cammino, quando le cose vanno bene ma anche quando si presentano errori e comportamenti sbagliati che portano una ferita alla vita di tutti della comunitร .

Al cuore di questa pagina sta la richiesta di vivere uno stile nuovo di vita fraterna, secondo il progetto del Padre che ha cura di tutti. Un detto di Gesรน (proveniente dalla fonte Q riportato anche da Luca) รจ la chiave di questa pagina: โ€œState attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterร  una colpa, rimproveralo; ma se si pentirร , perdonagliโ€ (Lc 17,3). Tra la disapprovazione del male e il perdono sta un possibile percorso in cui si aiuta lโ€™altro a prendere consapevolezza e a orientarsi in modo diverso, costruendo cosรฌ nuovi rapporti nella comunitร  stessa.ย 

Matteo sviluppa questo insegnamento: non solo indica il perdono quale esigenza del vangelo ma indica come attuare concretamente una custodia del cammino dellโ€™altro che ha sbagliato. La questione fondamentale รจ come costruire una comunitร  di persone in cui si puรฒ presentare un comportamento sbagliato e lโ€™offesa di qualcuno verso un altro. Eโ€™ un modo di considerare realisticamente la vita fatta anche di errori e di offese. ย 

Eโ€™ importante innanzitutto rendersi conto e guardare in faccia il male, non rimanere indifferenti e non scambiare il male per bene. Nella comunitร  che Gesรน desidera รจ poi importante coltivare un atteggiamento di chi ha a cuore la vita e il cammino dellโ€™altro. In tal senso non rimanere indifferenti al male รจ scelta di responsabilitร  per la vita dell comunitร  e per il cammino degli altri. ย Ma il rimprovero stesso non va compiuto con attitudine di superioritร  e freddezza. Si deve suggerire una correzione mantenendo lo stile della fraternitร . Eโ€™ cosรฌ indicato il difficile e faticoso processo della correzione fraterna.

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Vari momenti e passaggi sono delineati. Dapprima si suggerisce di incontrare il fratello che ha sbagliato a tu per tu, parlandogli personalmente e chiaramente con lo spirito di chi si fa carico dellโ€™altro. Si tratta di una correzione che non intende essere un giudizio di condanna, ma un aiuto e una compagnia, sapendo che tutti siamo esposti a sbagliare e vivere scelte che feriscono gli altri. Chi viene corretto non deve essere umiliato nel rendere scoperto il suo errore. Se questa via non porta risultati si indica di cercare altri modi per dialogare, prima con uno o due testimoni, poi davanti alla comunitร . Se infine non cโ€™รจ ascolto nemmeno della comunitร  โ€˜consideralo come un pagano e un pubblicanoโ€™. Se tutti i tentativi di correzione si rivelano inutili lโ€™ultima parola non รจ lโ€™esclusione, piuttosto รจ il riconoscimento di una situazione di estraneitร  nella quale il fratello con il suo non-ascolto si รจ situato. ย Ma รจ pur sempre un volto a cui guardare con il medesimo sguardo di Gesรน verso i pubblicani e i peccatori.

Tutte le strade devono essere percorse per non acconsentire al male e per farsi carico del cammino dellโ€™altro. Questa pagina di Matteo, forse elaborata sulla base dellโ€™esperienza, รจ invito a sentirsi responsabili di chi sbaglia perchรฉ possa ritrovare la giusta via e perchรฉ nessuno vada perduto cosรฌ comโ€™รจ il desiderio del Padre per tutte le sue pecore (cfr. Mt 18,12-14). Se lโ€™ascolto รจ la via nella quale costruire la comunitร , il non ascolto della Parola di Dio e della parola del fratello รจ la via che segna una estraneitร  ed un allontanamento.

Alla parola sul perdono e sulla correzione fraterna seguono poi tre detti di Gesรน: il primo รจ lโ€™affidamento a tutta la comunitร  di quanto era stato detto a Pietro: essere responsabile di โ€˜legare e sciogliereโ€™, di interpretare la legge e ammettere alla comunione. Lโ€™intera comunitร  รจ coinvolta in questo affidamento e responsabilitร . Il criterio di riferimento rimane quello della misericordia di Dio che รจ al di lร  dei nostri pensieri.

Il secondo detto รจ sulla la preghiera: il Padre esaudirร  senza dubbio la preghiera compiuta insieme. Qui Matteo pensa probabilmente alla situazione della comunitร  che insieme prega e supplica per il fratello che ha sbagliato.

Il terzo detto รจ un parola di fiducia. Gesรน promette di essere presente laddove la comunitร  si riunisce nel suo nome, cioรจ unita nella fede in lui. I rabbini dicevano che Dio รจ presente laddove due o tre si riuniscono per leggere insieme la legge, per ascoltare la Parola di Dio. Gesรน promette la sua presenza quando due o te si riuniscono nel suo nome: lโ€™incontro con Gesรน avviene nel tessuto degli incontri umani e nellโ€™impegno a costruire una comunitร  come lui desidera.

Fonte


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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