Commento al Vangelo di domenica 5 Dicembre 2021 – p. Alessandro Cortesi op

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

Luca inizia il suo scritto con la presentazione della genealogia di Gesรน che riporta le sue radici fino ad Adamo. Matteo presenta in parallelo una genealogia che giunge ad Abramo: appare da questo raffronto lโ€™interesse di Luca nel considerare la storia di Gesรน allโ€™interno della storia di tutta lโ€™umanitร . Gesรน รจ cosรฌ presentato come partecipe di una vicenda che riguarda non solo il popolo dโ€™Israele ma lโ€™intero cammino umano. Luca intende offrire un messaggio di relazione e di vicinanza: la vita di Gesรน si rapporta a quella di ogni uomo e donna nel tempo. In questa genealogia รจ anche sottolineata la concretezza storica dellโ€™esperienza di Gesรน: la sua vicenda si situa in un tempo e in un luogo, รจ partecipe della storia che vede in Adamo, colui che รจ โ€˜tratto dalla terraโ€™ (adamah) il suo inizio.

Luca รจ poi attento ad indicare tempi e luoghi di una esistenza concreta: Gesรน compare nella storia nellโ€™anno decimoquinto dellโ€™impero di Tiberio, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea. Gesรน quindi nasce in una storia segnata dal dominio dellโ€™impero romano, nella Palestina, territorio di conquista ai margini dellโ€™impero. Non รจ un personaggio mitico, ma una persona reale, condivide un contesto storico. Luca nomina il governatore romano Pilato, in carica dal 26 al 36, e i vari re: Erode Antipa, il suo fratellastro Filippo e Lisania. Poi presenta le due piรน alte cariche dellโ€™autoritร  religiosa giudaica, il sommo sacerdote Anna, deposto dai romani nel 15 d.C. e Caifa (che fu sommo sacerdote dal 15 al 36). Questi nomi torneranno alla conclusione del vangelo nella condanna di Gesรน.

Luca si dimostra quindi attento alla storia. Presenta anche la figura di Giovanni Battista con tratti ripresi dal Secondo Isaia: โ€œUna voce grida: โ€˜Nel deserto preparate la via al Signoreโ€ฆโ€ (Is 40,3-4). Queste parole rinviano allโ€™esperienza del ritorno dallโ€™esilio: i monti abbassati e le valli riempite indicano la predisposizione di una strada da poter percorrere. Anche il salmo 125 canta questa situazione del ritorno. โ€œQuando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognareโ€ฆ Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmato di gioia. Riconduci, Signore, i nostri prigionieri! Chi semina nelle lacrime mieterร  con giubiloโ€ (Sal 125)

Giovanni Battista รจ presentato come โ€˜voceโ€™ di uno che nel deserto richiama a preparare vie nuove per nuovi cammini. Il Battista propone un rito di immersione (battesimo) nellโ€™acqua del fiume Giordano: un tempo nuovo sta per iniziare e ciรฒ richiede una preparazione ed un cambiamento che coinvolga la vita. Lโ€™immersione รจ per il perdono. Appello alla conversione e annuncio del perdono sono i due tratti principali della predicazione del Battista. Eโ€™ richiesto un diverso orientamento delle scelte, del modo di pensare, del modo di vedere il mondo e la storia.

Giovanni Battista รจ uomo di scelte radicali, profeta che scorge una novitร  da lasciar entrare nella vita in rapporto ad una venuta imminente di Dio. Si pone in polemica con un sistema religioso che opprime e non conduce allโ€™autenticitร . Invita a scorgere โ€“ con annuncio minaccioso e urgente e con la coerenza del suo coinvolgimento personale โ€“ il senso profondo della propria esistenza nel rapporto con Dio e in una relazione nuova con gli altri. Il suo รจ annuncio di preparazione per accogliere una salvezza che ha i tratti del dono di Dio rivolto a tutti: โ€˜Ogni uomo vedrร  la salvezza di Dioโ€™.

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Alessandro Cortesi op