Commento al Vangelo di domenica 4 ottobre 2015 – a cura di Ileana Mortari

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Lโ€™uomo non separi ciรฒ che Dio ha congiunto

Prosegue, con la pericope evangelica odierna, la serie di insegnamenti che Gesรน offre alla folla e ai discepoli circa varie questioni e problemi che possono nascere nella vita e nella comunitร  cristiana, serie iniziata in Luca 9,33.

Lโ€™occasione รจ data, in questo caso, da una domanda-trabocchetto dei farisei, che gli chiedono: โ€œEโ€™ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?โ€ (v.2); che il ripudio fosse ammesso dalla legislazione mosaica era cosa pacifica; non si era dโ€™accordo invece sullโ€™interpretazione dellโ€™espressione โ€œse il marito ha trovato in lei qualcosa di vergognosoโ€ (Deut.24,1); che cosa poteva essere definito tale, cosรฌ che โ€œil marito scriva per lei un libello di ripudio (o atto di divorzio) e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casaโ€ (Deut.24,1) ?

Sulla questione si contrapponevano soprattutto due famose scuole rabbiniche: quella, assai rigorista, di Rabbรฌ Shammai, che ammetteva la liceitร  del divorzio solo in caso di adulterio della donna, e quella, piรน lassista, di Rabbรฌ Hillel, che aggiungeva al primo grave motivo โ€œqualsiasi altra cosa che potesse dispiacere al maritoโ€; ad esempio: โ€œquando lโ€™uomo non trovava piรน qualcosa di bello e di gradito in leiโ€; o anche se la moglie non gli faceva da mangiare regolarmente; se sbagliava a cuocere la minestra; se bruciava una vivandaโ€ฆ..; addirittura poteva bastare un qualunque difetto della donna, anche involontario, o la noia di vedere tutti i giorni la stessa faccia! Secondo Rabbi Akkiba poi una ragione sufficiente per il ripudio era perfino il fatto di aver trovato unโ€™altra donna piรน bella.

[ads2]Ora, poichรฉ pare che a quel tempo la maggior parte della gente seguisse lโ€™orientamento del grande Hillel e della sua scuola, praticamente non cโ€™era moglie che non potesse venire legalmente allontanata con un atto di ripudio!

Si รจ detto che i farisei, come altre volte, pongono questa domanda a Gesรน โ€œper metterlo alla provaโ€ (v.2), cioรจ per vedere da che parte si schiera circa la questione, o forse perchรฉ prenda posizione di fronte al re Erode, che aveva ripudiato la prima moglie per sposare Erodiade, cosa giร  fortemente biasimata da Giovanni Battista (cfr. Marco 6,18); se infatti la Legge consentiva quanto sopra riportato dal libro del Deuteronomio, persisteva in Israele una corrente profetica che condannava vivamente il divorzio, come si vede dal seguente passo di Malachia: โ€œNon fece Dio un essere solo dotato di carne e soffio vitale?โ€ฆCustodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. Perchรฉ io detesto il ripudio, dice il Signore Dioโ€ (Mal.2,15-16)

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Ma Gesรน, come tutte le altre volte in cui รจ coinvolto in un dibattito, supera le strettoie del legalismo; non risponde direttamente alla domanda; osserva piuttosto che la prescrizione di Deut.24,1 circa lโ€™atto di ripudio รจ stata resa necessaria โ€œdalla durezza del cuoreโ€ degli Ebrei, espressione classica dellโ€™A.T. per indicare lโ€™insensibilitร  della coscienza, la fragilitร  peccatrice, lโ€™ostinata infedeltร  a Dio. โ€œMa allโ€™inizio della creazione, – prosegue il Maestro – Dio li creรฒ maschio e femminaโ€ฆe i due saranno una carne solaโ€ฆ.Lโ€™uomo dunque non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoโ€ (vv. 6-8).

Ecco la risposta di Gesรน: Egli recupera il progetto originario del Creatore, mirabilmente descritto nella prima lettura di oggi, tratta dal libro della Genesi. Per ovviare alla solitudine dellโ€™uomo, il Signore Dio crea un essere del tutto diverso dagli altri, tratto dalla carne stessa di Adamo; quindi cโ€™รจ un legame

profondo tra i due, che li distingue nettamente sia dal mondo animale che da quello divino e nello stesso tempo li accomuna in modo tutto particolare, tanto che, quando Dio conduce la donna allโ€™uomo, questi manifesta uno stupore gioioso perchรฉ riconosce lโ€™altra come parte di sรฉ, della sua stessa natura, ben diversa da quella degli animali; e nellโ€™incontro con lei nasce anche la possibilitร  della comunicazione: per la prima volta infatti Adamo parla!

โ€œPer questo โ€“ prosegue il testo di Genesi citato da Gesรน โ€“ lโ€™uomo abbandonerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due saranno una sola carneโ€ (Gen.2,24). Eโ€™ da notare che i due verbi ebraici usati per indicare lโ€™unione tra uomo e donna non significano solo lโ€™unione sessuale, ma molto di piรน: dicono lโ€™aderire ad una persona con tutto se stesso, in un rapporto di profonda amicizia e solidarietร ; รจ la reciproca donazione totale, fino ad essere una cosa sola, una sola persona, in unโ€™unitร  che non si spegnerร  neppure con la morte, perchรฉ โ€œforte come la morte รจ lโ€™amoreโ€ (Cant.8,6)

Nella sua risposta il Nazareno aveva citato anche Gen.1,27: โ€Dio creรฒ lโ€™uomo a sua immagine, maschio e femmina lรฌ creรฒโ€; cioรจ: la coppia umana in quanto tale รจ โ€œimmagine di Dioโ€; nella sua unione essa esprime addirittura quella realtร  dellโ€™alleanza che รจ il dono piรน grande fatto da Jahvรจ agli uomini e non a caso la predicazione profetica richiamava spesso questa dimensione: โ€œTi farรฒ mia sposa per sempre, โ€“ dice ad esempio Dio ad Israele in Osea 2, 21-22 โ€“ ti farรฒ mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nellโ€™amore, ti fidanzerรฒ con me nella fedeltร  e tu conoscerai il Signoreโ€.

La volontร  creatrice di Dio cui Gesรน si rifร  รจ creare lโ€™uomo a sua immagine come maschio e femmina e quindi fondare lโ€™unitร  indissolubile del matrimonio: โ€œLโ€™uomo dunque โ€“ conclude Gesรน โ€“ non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoโ€ (v.9)

Questa รจ la visione del matrimonio che la comunitร  delle origini aveva dedotto dallโ€™insegnamento del Nazareno e che la differenziava nettamente dal giudaismo; questa รจ la dottrina che la Chiesa ha poi sempre annunciato e insegnato; ma โ€“ viene spontaneo chiedersi – come riproporla oggi, in una societร  in cui negli ultimi dieci anni separazioni e divorzi sono aumentati in Italia piรน del doppio? E dove alcuni anni fa solo lโ€™11% degli italiani si รจ dichiarato dโ€™accordo con il papa Giovanni Paolo IIยฐ circa la negativitร  del divorzio?

Una risposta la possiamo trovare nella stessa pagina evangelica; รจ da notare infatti che lโ€™insegnamento sul matrimonio non รจ dato da Gesรน nella prima predicazione in Galilea al tempo delle parabole (Mc.4), nรฉ insieme alle controversie con i farisei (Mc.7), ma solo dopo che Egli รจ stato riconosciuto come Messia, come Figlio dellโ€™Uomo chiamato al dono di sรฉ fino alla croce (cfr. Marco 8, 30-32, vangelo della 24ยฐ domenica B); come dire che tale insegnamento va inserito nella globale proposta della vita cristiana, che comporta anche difficoltร , sofferenze, โ€œcrociโ€. Nel caso specifico dei coniugi, queste consistono nella fatica di trovare sempre accordo, comprensione e disponibilitร  lโ€™uno verso lโ€™altra; di ricominciare ogni volta che qualcosa si incrina o addirittura si spezza. Ma il Cristo ha piรน volte ripetuto di essere insieme a noi, con la sua grazia, con il dono del suo Spirito. Scrive il padre Cantalamessa in un suo commento a questo passo: โ€œGesรน fece il suo primo miracolo, a Cana di Galilea, per salvare la felicitร  di due sposi. Cambiรฒ lโ€™acqua in vino e tutti alla fine si trovarono dโ€™accordo nel dire che il vino servito per ultimo era stato il migliore. Gesรน รจ pronto anche oggi, se lo si invita alle proprie nozze, a operare questo miracolo e a far sรฌ che il vino ultimo โ€“ lโ€™amore e lโ€™unitร  degli anni della maturitร  e della vecchiaia โ€“ sia migliore di quello della prima oraโ€.

Ileana Mortari

XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Dal Vangelo secondo Marco

[ads2]In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?ยป. Dissero: ยซMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป.
Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesรน, al vedere questo, s’indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป. E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 ottobre 2015
  • Tempo Ordinario XXVII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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