Lโuomo non separi ciรฒ che Dio ha congiunto
Prosegue, con la pericope evangelica odierna, la serie di insegnamenti che Gesรน offre alla folla e ai discepoli circa varie questioni e problemi che possono nascere nella vita e nella comunitร cristiana, serie iniziata in Luca 9,33.
Lโoccasione รจ data, in questo caso, da una domanda-trabocchetto dei farisei, che gli chiedono: โEโ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?โ (v.2); che il ripudio fosse ammesso dalla legislazione mosaica era cosa pacifica; non si era dโaccordo invece sullโinterpretazione dellโespressione โse il marito ha trovato in lei qualcosa di vergognosoโ (Deut.24,1); che cosa poteva essere definito tale, cosรฌ che โil marito scriva per lei un libello di ripudio (o atto di divorzio) e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casaโ (Deut.24,1) ?
Sulla questione si contrapponevano soprattutto due famose scuole rabbiniche: quella, assai rigorista, di Rabbรฌ Shammai, che ammetteva la liceitร del divorzio solo in caso di adulterio della donna, e quella, piรน lassista, di Rabbรฌ Hillel, che aggiungeva al primo grave motivo โqualsiasi altra cosa che potesse dispiacere al maritoโ; ad esempio: โquando lโuomo non trovava piรน qualcosa di bello e di gradito in leiโ; o anche se la moglie non gli faceva da mangiare regolarmente; se sbagliava a cuocere la minestra; se bruciava una vivandaโฆ..; addirittura poteva bastare un qualunque difetto della donna, anche involontario, o la noia di vedere tutti i giorni la stessa faccia! Secondo Rabbi Akkiba poi una ragione sufficiente per il ripudio era perfino il fatto di aver trovato unโaltra donna piรน bella.
[ads2]Ora, poichรฉ pare che a quel tempo la maggior parte della gente seguisse lโorientamento del grande Hillel e della sua scuola, praticamente non cโera moglie che non potesse venire legalmente allontanata con un atto di ripudio!
Si รจ detto che i farisei, come altre volte, pongono questa domanda a Gesรน โper metterlo alla provaโ (v.2), cioรจ per vedere da che parte si schiera circa la questione, o forse perchรฉ prenda posizione di fronte al re Erode, che aveva ripudiato la prima moglie per sposare Erodiade, cosa giร fortemente biasimata da Giovanni Battista (cfr. Marco 6,18); se infatti la Legge consentiva quanto sopra riportato dal libro del Deuteronomio, persisteva in Israele una corrente profetica che condannava vivamente il divorzio, come si vede dal seguente passo di Malachia: โNon fece Dio un essere solo dotato di carne e soffio vitale?โฆCustodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. Perchรฉ io detesto il ripudio, dice il Signore Dioโ (Mal.2,15-16)
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Ma Gesรน, come tutte le altre volte in cui รจ coinvolto in un dibattito, supera le strettoie del legalismo; non risponde direttamente alla domanda; osserva piuttosto che la prescrizione di Deut.24,1 circa lโatto di ripudio รจ stata resa necessaria โdalla durezza del cuoreโ degli Ebrei, espressione classica dellโA.T. per indicare lโinsensibilitร della coscienza, la fragilitร peccatrice, lโostinata infedeltร a Dio. โMa allโinizio della creazione, – prosegue il Maestro – Dio li creรฒ maschio e femminaโฆe i due saranno una carne solaโฆ.Lโuomo dunque non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoโ (vv. 6-8).
Ecco la risposta di Gesรน: Egli recupera il progetto originario del Creatore, mirabilmente descritto nella prima lettura di oggi, tratta dal libro della Genesi. Per ovviare alla solitudine dellโuomo, il Signore Dio crea un essere del tutto diverso dagli altri, tratto dalla carne stessa di Adamo; quindi cโรจ un legame
profondo tra i due, che li distingue nettamente sia dal mondo animale che da quello divino e nello stesso tempo li accomuna in modo tutto particolare, tanto che, quando Dio conduce la donna allโuomo, questi manifesta uno stupore gioioso perchรฉ riconosce lโaltra come parte di sรฉ, della sua stessa natura, ben diversa da quella degli animali; e nellโincontro con lei nasce anche la possibilitร della comunicazione: per la prima volta infatti Adamo parla!
โPer questo โ prosegue il testo di Genesi citato da Gesรน โ lโuomo abbandonerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie e i due saranno una sola carneโ (Gen.2,24). Eโ da notare che i due verbi ebraici usati per indicare lโunione tra uomo e donna non significano solo lโunione sessuale, ma molto di piรน: dicono lโaderire ad una persona con tutto se stesso, in un rapporto di profonda amicizia e solidarietร ; รจ la reciproca donazione totale, fino ad essere una cosa sola, una sola persona, in unโunitร che non si spegnerร neppure con la morte, perchรฉ โforte come la morte รจ lโamoreโ (Cant.8,6)
Nella sua risposta il Nazareno aveva citato anche Gen.1,27: โDio creรฒ lโuomo a sua immagine, maschio e femmina lรฌ creรฒโ; cioรจ: la coppia umana in quanto tale รจ โimmagine di Dioโ; nella sua unione essa esprime addirittura quella realtร dellโalleanza che รจ il dono piรน grande fatto da Jahvรจ agli uomini e non a caso la predicazione profetica richiamava spesso questa dimensione: โTi farรฒ mia sposa per sempre, โ dice ad esempio Dio ad Israele in Osea 2, 21-22 โ ti farรฒ mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nellโamore, ti fidanzerรฒ con me nella fedeltร e tu conoscerai il Signoreโ.
La volontร creatrice di Dio cui Gesรน si rifร รจ creare lโuomo a sua immagine come maschio e femmina e quindi fondare lโunitร indissolubile del matrimonio: โLโuomo dunque โ conclude Gesรน โ non separi ciรฒ che Dio ha congiuntoโ (v.9)
Questa รจ la visione del matrimonio che la comunitร delle origini aveva dedotto dallโinsegnamento del Nazareno e che la differenziava nettamente dal giudaismo; questa รจ la dottrina che la Chiesa ha poi sempre annunciato e insegnato; ma โ viene spontaneo chiedersi – come riproporla oggi, in una societร in cui negli ultimi dieci anni separazioni e divorzi sono aumentati in Italia piรน del doppio? E dove alcuni anni fa solo lโ11% degli italiani si รจ dichiarato dโaccordo con il papa Giovanni Paolo IIยฐ circa la negativitร del divorzio?
Una risposta la possiamo trovare nella stessa pagina evangelica; รจ da notare infatti che lโinsegnamento sul matrimonio non รจ dato da Gesรน nella prima predicazione in Galilea al tempo delle parabole (Mc.4), nรฉ insieme alle controversie con i farisei (Mc.7), ma solo dopo che Egli รจ stato riconosciuto come Messia, come Figlio dellโUomo chiamato al dono di sรฉ fino alla croce (cfr. Marco 8, 30-32, vangelo della 24ยฐ domenica B); come dire che tale insegnamento va inserito nella globale proposta della vita cristiana, che comporta anche difficoltร , sofferenze, โcrociโ. Nel caso specifico dei coniugi, queste consistono nella fatica di trovare sempre accordo, comprensione e disponibilitร lโuno verso lโaltra; di ricominciare ogni volta che qualcosa si incrina o addirittura si spezza. Ma il Cristo ha piรน volte ripetuto di essere insieme a noi, con la sua grazia, con il dono del suo Spirito. Scrive il padre Cantalamessa in un suo commento a questo passo: โGesรน fece il suo primo miracolo, a Cana di Galilea, per salvare la felicitร di due sposi. Cambiรฒ lโacqua in vino e tutti alla fine si trovarono dโaccordo nel dire che il vino servito per ultimo era stato il migliore. Gesรน รจ pronto anche oggi, se lo si invita alle proprie nozze, a operare questo miracolo e a far sรฌ che il vino ultimo โ lโamore e lโunitร degli anni della maturitร e della vecchiaia โ sia migliore di quello della prima oraโ.
XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
- Colore liturgico: verde
- Gn 2, 18-24; Sal.127; Eb 2, 9-11; Mc 10, 2-16
Dal Vangelo secondo Marco
[ads2]In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?ยป. Dissero: ยซMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป.
Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesรน, al vedere questo, s’indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. In veritร io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร in essoยป. E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 – 10 ottobre 2015
- Tempo Ordinario XXVII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
