
Scribi e farisei celano in questo giudizio la loro attitudine a sentirsi giusti e a posto, in qualche modo detentori di un volto di Dio di cui conoscono regole e comportamento. Un Dio che valuta le prestazioni e quindi deve premiare i giusti e condannare i peccatori. Lo stile di vita di Gesรน pone in crisi queste idee: si fa vicino a coloro che dovevano essere esclusi, condivide i pasti con peccatori e gente di malaffare.
Il suo comportamento genera una mormorazione che biblicamente รจ una protesta contro Dio. Dovโรจ lโautentico volto di Dio? Luca con un poโ di ironia dice che chi ascoltava Gesรน erano i pubblicani e i peccatori perchรฉ gli altri avevano giร la loro veritร in tasca: โPubblicani e peccatori stavano vicino a Gesรน, per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: โCostui accoglie i peccatori e sta a tavola con loroโ. Ed egli disse loro questa parabolaโฆ.โ.
Le parabole che Gesรน presenta sono a questo punto tre: sono tre parole che parlano del perdere e ritrovare. La pecora perduta, la dramma perduta e il figlio perduto, o i figli perdutiโฆ E in ognuna di queste parabole al centro sta la gioia di un ritrovamento, che sorge da uan ricerca, da unโattesa, da uno sguardo.
โDammi la parte del patrimonio che mi spettaโ. ร la domanda che il figlio minore fa al padre e da questa domanda inizia il racconto. Una vicenda familiare, un non capirsi piรน, un sogno di uscire per essere libero. Eโ una richiesta che puรฒ ferire: dividere lโereditร avviene alla morte. Da parte del figlio รจ quasi espressione di volere il padre morto. Eโ, piรน profondamente e drammaticamente, domanda che rivela un rapporto che si รจ rotto, un dialogo incrinato, un desiderio di autonomia e di una vita ormai lontano da quella casa percepita come prigione e non come dimora. Dietro a questa richiesta sta anche unโaccusa al padre di essere un padrone a cui si chiede una parte di beni per chiudere un rapporto freddo che si esaurisce in una consegna materiale, una divisione matematica.
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Il testo del vangelo dice: il padre โdivise tra loro le sue sostanzeโ. Piรน precisamente nel testo originale si legge: โEd egli divise tra loro la vitaโ. Si puรฒ cosรฌ cogliere come il modo di agire del padre che accoglie la richiesta piena di protervia del figlio, sia una risposta mite, che nasconde tristezza e rassegnazione, incapacitร di farsi comprendere. E in questa mitezza non solo divide ma dร anche la sua vita. Non consegna solo dei beni materiali ma qualcosa di piรน profondo, si espropria della vita. La scelta del padre รจ quella di lasciare piena libertร al figlio, nella sofferta fiducia che qualunque sia il suo cammino ciรฒ che piรน conta รจ questa libertร di orientarsi nella vita senza ormeggi e legami che condizionano e ricattano.
Ma il figlio รจ alla ricerca di una libertร senza limiti e si scontra con il dramma di una autonomia ricercata senza gli altri. Da figlio passa ad essere nella condizione di chi si trova ad essere asservito. Vive lโentusiasmo di una autonomia senza vincoli, ma si trova sperduto e diviene dipendente. Cade nella condizione di una nuova schiavitรน. E in questa situazione di dipendenza possiamo scorgere la condizione di un mondo che pretende di stare senza legami senza riconoscere esigenze di rapporti e che cade nella condizione di un asservimento in tante diverse dipendenze.
La ricerca di autonomia si risolve nella dipendenza. Il figlio allontanatosi pensa tuttavia ancora in termini di rapporto freddo il suo poter tornare a casa. Da un lato gli si presenta un ricordo, un barlume di nostalgia forse, dallโaltra il suo desiderio รจ di essere assunto come lavoratore. Non si sente figlio, non si comprende come tale. Tutto sommato รจ rinchiuso in un pensiero egoistico, per sopravvivere e sfruttare ancora una situazione per uscire da ciรฒ che non sopporta piรน. E tuttavia veva ancora un ricordo di quella casa da cui se nโera venuto via.
Ma in questo momento, in questo suo rientrare in se stesso e nel suo ritornare si inserisce un altro movimento, che รจ al centro della parabola, ed รจ il movimento dello sguardo del padre e dei suoi gesti. Un accumulo di verbi รจ usato da Luca per dire come il padre lo vide, gli corse incontrรฒ, lo abbracciรฒโฆ Il suo allontanamento non aveva mutato quello sguardo e quellโattesa. Il padre rimane colui che non guarda alle prestazioni ma condivide la vita. E fa festa e solo la festa รจ il momento in cui il cuore cambia. Il padre non pronuncia parole particolari al figlio, lo accoglie con i segni di colui che nella casa รจ il benvenuto e amato, con i segni dello sposo, lโanello, i calzari. Il perduto รจ ritrovato, come la pecora, come la dramma. Al centro della parabola รจ questa incontenibile gioia che non si sofferma su nessun altra cosa se non sulla grandezza del potersi reincontrare, del poter trasmettere un affetto oltre ogni limite.
E dโaltra parte il figlio maggiore non comprende: anche lui che era rimasto nella casa poco aveva capito di cosa significasse partecipare della vita del padre. Era rimasto con il cuore dei farisei e degli scribi, preoccupato delle prestazioni e incapace di accogliere. E il padre esce e va incontro anche a lui. โFiglioletto, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsiโฆโ La parabola รจ parola sul padre che cerca di ritrovare in modi diversi i due figli che si sono allontanati e mira a riportare la loro stessa vita alla scoperta della fraternitร : questo tuo fratelloโฆ รจ stato ritrovatoโฆ
La parabola rimane sospesa. Lascia aperto lโinterrogativo sugli esiti di questa vicenda, della supplica del padre al maggiore, su ciรฒ che seguรฌ alla festa per il minore. Eppure รจ parabola che apre uno squarcio sul volto del padre che attende e che esce, va incontro e che sembra avere a cuore nessuna altra cosa se non che nessuno rimanga escluso. E che ci si scopra legati da una vita che egli non ha paura di perdere perchรฉ siano aperti i percorsi della fraternitร .
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