Commento al Vangelo di domenica 30 ottobre 2011 – padre Bruno Secondin

Data:

- Pubblicitร  -

In questa 31.ma Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesรน rimprovera lโ€™ipocrisia di scribi e farisei: amano posti dโ€™onore e desiderano essere ammirati, โ€œlegano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un ditoโ€. Quindi Gesรน afferma:

โ€œChi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltatoโ€.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del carmelitano, padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Universitร  Gregoriana:

Dura la requisitoria di Gesรน oggi nel Vangelo: e per di piรน pronunciata negli spazi attorno al Tempio santo. Parole taglienti, espressioni ironiche, contro i finti pii che gironzolano in abbigliamenti vistosi e con aria falsamente devota. Sembra di vederli passare davanti questi rabbรฌ dalle vesti ampie e fruscianti, quasi ad appropriarsi della religiositร  della gente a proprio beneficio e onore. Anche i profeti avevano talvolta usato espressioni sarcastiche e pungenti: ne abbiamo un saggio chiaro nella prima lettura di questa domenica, tratta dal profeta Malachia. Ma quasi a ristabilire le proporzioni e la fiducia, la seconda parte del Vangelo insiste piuttosto sulla ragione della modestia e della fraternitร : perchรฉ lโ€™unico maestro e lโ€™unica guida รจ Dio. E fra i discepoli deve dominare la fraternitร  e la vera solidarietร  nella fede. E poi Paolo aggiunge di suo, nella seconda lettura, il ricordo di un servizio fatto con sentimenti caldi e premurosi, come quelli di una madre, e allo stesso tempo autorevole, come lo fa un padre coscienzioso e rispettoso. Ecco, in prossimitร  della festa di tutti i Santi, รจ opportuno questo richiamo ad uno stile di vita cristiana dove ci si aiuta mutuamente a vivere da figli e da fratelli, ad essere discepoli e testimoni di Dio, Padre di tutti, davanti al quale nessuno puรฒ fingere quello che non รจ. Le ipocrisie durano poco.

[powerpress]

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...