Commento al Vangelo di domenica 30 Giugno 2019 – Clarisse Borgo Valsugana

Il commento al Vangelo di domenica 30 Giugno 2019 è curato dalle sorelle Clarisse di Borgo Valsugana, Trento.

Un cammino di comunione

Dio percorre la strada della storia con l’uomo – con ogni uomo! – donando a ciascuno una vocazione sua propria (prima lettura). Il primo passo del cammino, dunque, lo compie Dio, scendendo come dono verso la sua creatura. Il secondo passo di questo cammino è il discernimento degli spiriti, che illumina, guida e orienta verso una direzione precisa (seconda lettura): Cristo, via che ci conduce al Padre. Sulle strade del mondo «Gesù è la mano che il Padre tende ai peccatori; è il cammino per mezzo del quale giunge a noi la pace» (anafora eucaristica).

Gesù è colui dietro il quale la direzione si fa precisa e la nostra libertà è interpellata a scegliere: la scelta irrevocabile del dono di sé nell’amore. Scopriamo, allora, che sulla strada della nostra vita Gesù cammina con noi per farci scoprire Dio al nostro fianco e donarci la pienezza della vita. Il ritmo del passo è scandito dalla stessa vita e sostenuto dalla spinta dei desideri dello Spirito, ma allo stesso tempo è minacciato dalle passioni ingannatrici e schiavizzanti che conducono verso la morte i loro «ciechi amanti» (cf. santa Chiara).

Occorre aderire al ritmo dato dalla grazia, dalle circostanze e dai molti incontri che facciamo durante il viaggio, dove ci è offerta la possibilità di instaurare relazioni pienamente umane proprio attraverso Gesù. Questi nuovi fratelli nella fede sono il volto concreto di Gesù: non perdiamo lo slancio del cammino per le strade della vita e accogliamo benevolmente chi incontriamo, così come possiamo e con quello che abbiamo, perché «andare con passo incerto e zoppicando, è sempre meglio che stare fermi, chiusi nelle proprie domande o nelle proprie sicurezze» (A. Spadaro, Svegliare il mondo), come invece fecero gli abitanti di Samaria rifiutandosi di accogliere Gesù. Seguire Cristo nella fede comporta immettersi in un cammino di comunione con l’altro che dura tutta la vita fino… alla Gerusalemme celeste.

Prima lettura  
Si alzò e seguì Elia

Eliseo accoglie l’invito di Elia: restare sotto il manto, cioè la volontà amorosa di Dio. Un invito a diventare amici di Dio che si apre a tutti noi attraverso la riscoperta della vita spirituale. Essa è una risorsa che ci trasforma sotto la guida dello Spirito, di cui è simbolo il mantello di Elia.

Seconda lettura  
Camminate secondo lo Spirito

San Paolo ci esorta a riconoscere i desideri che lo Spirito Santo, vivo protagonista dei sacramenti, suscita in noi. I desideri fanno fiorire in noi ciò che è pienamente umano, quella bontà e bellezza di cui siamo portatori feriti dalle passioni che distruggono la vita.

Vangelo   
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino

Stavano per compiersi i giorni in cui il Padre avrebbe glorificato Gesù. Conoscendo in profondità il desiderio del Padre suo, Gesù «prese la ferma decisione di mettersi in cammino» per diventare un tutt’uno col desiderio del Padre. Gesù converte, cioè volge tutto il suo cuore verso la volontà, l’amore del Padre. La posizione del suo cuore è risoluta, ferma, fissa verso la meta: Gerusalemme, il cuore d’Israele – e dell’uomo –, dove si lascerà immolare – innocente – perché rinasca la vita nell’umanità. Gesù prepara questa via percorrendola fino in fondo e inviando avanti a sé dei messaggeri. Questi ultimi, però, vorrebbero usare la forza di fronte alle chiusure, di fronte ai no che trovano. Gesù, invece, fa leva solo sull’umile forza dell’unità dell’amore. Una forza «debole», della quale pochi sanno fidarsi e affidarsi, che chiede un passo esigente, determinato e coraggioso. Solo un’attrazione del cuore nata dall’incontro vivo con Gesù permette di poterlo seguire in questo viaggio, che presto diventerà salita faticosa, perché non è previsto un luogo per «posare il capo», fermarsi a seppellire il proprio padre e congedarsi da quelli di casa propria. Gesù chiede di preferire lui a tutto: a noi stessi, ai nostri cari, alle nostre idee e abbandonare ogni «zavorra». Non sono rinunce che impoveriscono, ma scelte che liberano la persona per una attuazione più piena delle sue potenzialità. La priorità non è tanto impegnarsi di più, fare di più, essere più efficaci e operosi, ma prima di tutto attaccarsi di più e più profondamente a lui. L’incontro con Cristo sulla via della vita è primariamente qualcosa che muove me dal di dentro. E tale scoperta, evento o meglio esperienza, non è qualcosa di statico, ma è qualcosa di dinamico che mi fa passare da ciò che è importante per me a ciò che è importante per Cristo. Allora vedremo come la bellezza di questo cammino sia un fatto comunionale, che lega Cristo e gli uomini fra loro nel servire la vita.

Messale festivo 2019 delle Edizioni Messaggero Padova
Il Messale delle domeniche e feste 2019 è pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, servendosi anche delle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all’ultima domenica di dicembre 2019, con un ampio approfondimento liturgico-pastorale per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola.
Introduzioni alle celebrazioni, presentazioni e commenti alle letture del Vangelo sono curate delle suore clarisse del Monastero San Damiano di Borgo Valsugana (TN) * preghiere dei fedeli a cura della Comunità di Bose

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Letture della
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Eliseo si alzò e seguì Elìa.

Dal primo libro dei Re
1 Re 19,16b.19-21

In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
 
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
 
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 15 (16)
R. Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
 
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
 
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.
 
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.

Seconda Lettura

Siete stati chiamati alla libertà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 5,1.13-18

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
 
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
 
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

Parola di Dio

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
 
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
 
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
 
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
 
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Parola del Signore

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