Commento al Vangelo di domenica 30 Agosto 2020 – Azione Cattolica

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In questo brano Gesù annuncia ai suoi discepoli che è necessario per Lui andare a Gerusalemme, dove poi sarà ucciso e infine risorgerà. Pietro, però, non riesce ad accettare questo annuncio, troppo doloroso. Le parole di Gesù, a questo punto, sono perentorie: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà».

È Gesù dunque il vero fondamento della Chiesa, è Gesù la pietra preziosa a fondamento della città di Sion. Gesù dunque ci chiede di cambiare mentalità: è Lui che dobbiamo seguire. Ma dobbiamo imparare a farlo proprio come ci chiede Lui. Dobbiamo abbandonare l’ideale dell’autosufficienza, del desiderio di potere, della tentazione costante di sovrastare tutto e tutti. È una strada molto dura, bisogna fare i conti con i propri limiti e le tante, troppe ambizioni, con le false priorità e con le mancanze interiori che ci portano a inseguire successo e potere. Dobbiamo imparare a portare sulle spalle ognuno la propria croce, perché solo attraverso la sofferenza e il dolore riusciamo a diventare umili gli uni con altri. E saremo finalmente in grado di salvarci, perché nel nostro cuore non ci sarà più spazio per i suggerimenti di Satana, ma prenderanno vita sempre le parole di Gesù.

È proprio Lui che ce lo ricorda, indicandoci la vera strada della risurrezione:
«Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni». Sta a noi la scelta, se testimoniare di essere davvero cristiani oppure continuare a pensare non «secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

(A cura del Movimento cristiano lavoratori)

La logica dell’amore: perdere per trovare.

Dacci la forza, Signore, di vedere il giusto cammino,
aiutaci a non lasciarci sopraffare
dalle basse seduzioni del mondo.
Illumina la nostra vita,
perché diventiamo discepoli capaci
di discernere ciò che è buono e a te gradito.

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Fonte


Per gentile concessione dell’Editrice AVE

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