Nel lungo racconto di Marco (7,1-23) Gesรน si rivolge a diversi interlocutori: dapprima Gesรน e i farisei, poi Gesรน e la folla, infine Gesรน e i discepoli. Questo mutamento di interlocutori vuole significare che le parole di Gesรน non sono soltanto una risposta alla domanda degli scribi (ยซPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi?ยป), ma anche un insegnamento per chiunque, in particolare per la comunitร cristiana. Anzi, se si guarda ancor meglio, ci si accorge che lโintenzione dellโevangelista non รจ semplicemente di proporci un insegnamento, ma anche di sottolineare la cecitร e la non intelligenza degli stessi discepoli: ยซSiete anche voi cosรฌ privi di intelletto?ยป. Dunque, non un giudizio sui difetti degli altri, ma un avvertimento per noi. [Continua a leggere]
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