Il commento al Vangelo di domenica 27 Ottobre 2019 รจ curato dalle sorelle del sito Federazione Clarisse.
1. Lettura e comprensione della Parola
Contesto
Questa parabola, come la precedente del giudice e la vedova, solo si trova in Luca. Il fariseo pensa che si salverร grazie al suo sforzo, grazie alle molte cose buone che lui realizza; il pubblicano riconosce che non รฉ altro che un peccatore e chiede a Dio la compassione. Quale dei due sarร ascoltato da Dio? Gesรน non ha nessun dubbio: il fariseo non ha bisogno di Dio, il pubblicano ritorna a casa riconciliato con Dio. La buona notizia รฉ sempre un regalo, non un premio.
2. Meditazione
9 Il commento
Il testo comincia con una spiegazione dell ฬevangelista. Lungo tutto il capitolo 18 Luca ha organizzato il grande messaggio di Gesรน sulla preghiera, non in modo astratto, ma attraverso gesti, racconti, parabole. Ma il commento, all ฬinizio della preghiera del fariseo e del pubblicano, va piรน in lร del tema dell ฬorazione. E ฬ molto facile credersi migliori degli altri, avere la presunzione di essere degli uomini buoni giudicando e disprezzando. Luca si riferisce ad una situazione del tempo di Gesรน, ma anche del suo tempo, quando le comunitร di tradizione antica disprezzavano quelle che venivano dal paganesimo.
La parabola scopre l ฬatteggiamento autentico dell ฬuomo, descrive in modo satirico la vera e la falsa religiositร .
- Pubblicitร -
10-13 Due uomini
โUn fariseoโ. La parola โfariseoโ deriva, probabilmente, dal verbo arameo parash, che significa โseparareโ; volendo perciรฒ dire: โseparatoโ o โseparatistaโ. Secondo questa opinione, i farisei erano persone che si separavano dalla massa del popolo giudeo e si distinguevano per la loro osservanza minuziosa della Legge. Ma questa ipotesi non risponde esattamente alla realtร , perchรฉ i farisei non rifuggivano dalla gente, anzi, tutto il contrario: la loro meta era di rendere attrattiva la pratica della Legge di Mosรจ al maggior numero possibile di persone. Per raggiungere questo obiettivo avevano moltiplicato i casi attorno alla Legge di Mosรจ trasformandola in un โcarico insopportabileโ per il popolo.
La preghiera del fariseo รฉ perfetta e contiene, perfino, la lista dei meriti di una esistenza corretta e rispettata. La radice della preghiera รฉ la giustizia dell ฬuomo. Un uomo profondamente convinto che la bilancia della paga di Dio รฉ, senza dubbio, a suo favore. E ฬ il vero modello dell ฬโuomo religiosoโ.
Un esattore delle tasse, non il capo delle dogane, ma un piccolo subalterno giudeo. I pubblicani o esattori erano disprezzati e ritenuti dei peccatori pubblici per i loro vincoli con il potere romano occupante e per i loro frequenti abusi nella riscossione delle imposte. Di lรฌ che qualunque giudeo osservante si mantenesse lontano da essi. Non era questa la pratica di Gesรน: uno dei suoi discepoli, Matteo, era un pubblicano; pubblicani e prostitute facevano parte della sua compagnia.
La preghiera di questo uomo non รฉ altro che una totale confessione di povertร e di peccato. La radice della sua orazione non sta nella sua giustizia, che lui non ha, ma nella giustizia del Dio che salva. Dio puรฒ equilibrare la bilancia perchรฉ non รฉ un creditore senza compassione, ma un padre, che dall ฬuomo solo si aspetta la veritร sulla sua condizione. Il pubblicano non รฉ il modello dell ฬโuomo religiosoโ, ma dell ฬuomo di fede.
14 Chi se ne andรฒ riconciliato?
Nella conclusione si offre la scoperta della veritร . Il fariseo, attaccato al suo culto e al suo orgoglio รฉ rifiutato da Dio, nonostante che si creda molto religioso; il pubblicano, invece, รฉ giustificato per la sua fiducia. Quando il fariseo e il pubblicano si ritirarono dal tempio, il primo uscรฌ cosรฌ com ฬera arrivato; solo rinforzรฒ la sua autostima. Il secondo uscรฌ reso giusto, perchรฉ si era presentato davanti a Dio cosรฌ come era e da quell ฬio piccolo e peccatore era partita la sua umile orazione. Gesรน non loda il pubblicano, ma ricorda che l ฬunica credenziale valida per presentarsi davanti a Dio รฉ riconoscere la propria condizione di peccatore. Il pubblicano si sente piccolo, non ha il coraggio di alzare gli occhi al cielo; per questo esce dal tempio ingrandito. Si riconosce povero e per questo esce arricchito. Si riconosce peccatore e per questo esce giustificato.
3. Comunicazione e risposta
- Com ฬe ฬ il nostro modo di trattare con Dio?
- Come facciamo l ฬorazione?
- Ci crediamo migliori degli altri?
- Che forme di fariseismo troviamo nella nostra societร e nella nostraย Chiesa? Come superare questa situazione?
Testo riadattato dalla Lectio presente nel sito
A cura di Padre Gianfranco Testa, missionario della Consolata โ Torino
Letture della
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
La preghiera del povero attraversa le nubi
Dal libro del Sirร cide
Sir 35,15b-17.20-22a
ย
Il Signore รจ giudice
e per lui non cโรจ preferenza di persone.
ย
Non รจ parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dellโoppresso.
Non trascura la supplica dellโorfano,
nรฉ la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre รจ accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
ย
La preghiera del povero attraversa le nubi
nรฉ si quieta finchรฉ non sia arrivata;
non desiste finchรฉ lโAltissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito lโequitร .
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 33 (34)
R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirรฒ il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.
ย
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce. R.
ย
Il Signore รจ vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarร condannato chi in lui si rifugia. R.
Seconda Lettura
Mi resta soltanto la corona di giustizia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 4,6-8.16-18
ย
Figlio mio, io sto giร per essere versato in offerta ed รจ giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerร in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
ย
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore perรฒ mi รจ stato vicino e mi ha dato forza, perchรฉ io potessi portare a compimento lโannuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e cosรฌ fui liberato dalla bocca del leone.
ย
Il Signore mi libererร da ogni male e mi porterร in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Il pubblicano tornรฒ a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,9-14
ย
In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ย
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano.
ย
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ.
ย
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ.
ย
Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
Parola del Signore
