LO RICONOBBERO NELLO SPEZZARE IL PANE
La morte di Gesรน ha causato la dispersione, la confusione nel gruppo dei discepoli. Le donne lo vanno in cerca dove lui non sta, il Signore, nel sepolcro, e trovano due uomini che dicono alle donne: โPerchรฉ cercate tra i morti colui che รจ vivo?โ. Gli uomini invece, i discepoli, vanno verso la storia, verso il passato, in un luogo glorioso di Israele, che faccia ricordare loro la grande vittoria di Israele sui popoli pagani. Vediamo cosa ci scrive l’evangelista Luca al capitolo 24, dal versetto 13.
โEd ecco in quello stesso giornoโ – il giorno della risurrezione – โdue di loroโ – questi โloroโ sono gli apostoli, l’ultimo riferimento era agli apostoli – โerano in cammino verso un villaggio di nome รmmausโ. Perchรฉ vanno a รmmaus? รmmaus รจ famoso nella storia di Israele, lo (ne) troviamo le indicazioni nel primo libro dei Maccabei, al capitolo quarto, per una battaglia che Giuda il Maccabeo condusse contro i pagani, sconfiggendoli; fu una grande vittoria e, come c’รจ scritto in questo primo libro dei Maccabei, โe allora tutte le nazioni sapranno che c’รจ chi riscatta e salva Israeleโ. Il messia, che era stato atteso, era colui che avrebbe dovuto riscattare e salvare Israele e invece Gesรน รจ rimasto sconfitto, lui รจ stata una grande delusione. Dai vangeli sembra emergere che i discepoli sono piรน delusi della risurrezione di Gesรน che della sua morte, perchรฉ, se Gesรน era semplicemente morto, voleva dire che si erano sbagliati. Sorgevano a quel tempo tanti pseudomessia, basti pensare (a) Giuda il Galileo, Teuda, che creavano una massa, che si rivoltava contro i Romani, e finiva sempre in una strage. Ebbene, morto un messia, se ne aspettava un altro. Ma, se Gesรน รจ risuscitato, significa che tutti i loro sogni di gloria, appunto di restaurazione, di liberazione di Israele, di predominio sui Romani, (tutto) questo va a finire.
Ma vediamo il testo. Quindi โvanno verso รmmaus, e mentre conversano e discutono insieme, Gesรน si avvicina e cammina con loroโ, Gesรน รจ il pastore che non abbandona i suoi discepoli. Ma, scrive l’evangelista, โi loro occhi erano impediti a riconoscerloโ. Come mai gli occhi di questi discepoli sono impediti a riconoscerlo? ร chiaro, loro guardano verso il passato e non possono vedere il presente e il futuro, dove Gesรน li conduce. E โgli disse Gesรนโ, disse, โche cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino? Si fermarono col volto triste e uno di loro di nome Clรจopaโ, Clรจopa รจ l’abbreviazione di Cleรณpatros, che significa โdel padre glorioso, del padre illustreโ, che fa comprendere l’atteggiamento, il sentimento di questi discepoli, loro ricercano la gloria del loro popolo. E questo Clรจopa si meraviglia e dice: โma sei solo tu? forestiero a Gerusalemme?โ, e gli racconta di quello che riguarda Gesรน il Nazzareno. Ecco, per loro Gesรน era il Nazzareno; Nazzareno significava โil rivoltoso, il rivoluzionarioโ. ร questo che loro avevamo creduto di seguire: un messia che avrebbe sconfitto i Romani. Ed ecco la delusione, โcon i capi sacerdoti e le nostre autoritร โ; รจ grave che questi discepoli, questi apostoli, definiscono nostre autoritร quelli che hanno assassinato il loro maestro. Ed ecco la delusione di cui accennavamo prima: โnoi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israeleโ. Ecco la grande delusione: speravano nel messia, invece รจ morto, e la prova che Gesรน non era il messia รจ che รจ morto, perchรฉ il messia non sarebbe potuto morire, e quindi la delusione della comunitร che aveva riposto tutte le sue speranze in Gesรน.
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Dice: รจ vero che alcune donne sono andate al sepolcro, โsono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli รจ vivoโ, ma, con reticenza, non affermano che loro non hanno creduto alle donne, perchรฉ le donne non sono testimoni credibili. Scrive l’evangelista โquelle parole parvero loro come un vaneggiamentoโ. Ed ecco la risposta di Gesรน di fronte a questa incredulitร ; รจ una risposta che si traduce in un rimprovero, โยซStolti e lenti di cuoreโ – cioรจ testardi – โa credere in tutto ciรฒ che hanno detto i profeti! Non bisognavaโ – il verbo bisognava, letteralmente doveva, indica la volontร di Dio che il Cristo patisse queste sofferenze – โe cominciando da Mosรจ fino a tutti i profeti spiegรฒโ – o meglio interpretรฒ – โloro in tutte le scritture ciรฒ che si riferiva a luiโ. ร importante questo verbo โspiegare, interpretareโ: รจ il verbo da cui viene il termine tecnico ermeneutica. Che cos’รจ l’ermeneutica? ร l’arte o la tecnica di interpretare i testi. Gesรน non si limita a leggere i testi di Mosรจ o dei profeti o a raccontarli, ma lui li interpreta. Cosa significa questo? Questo รจ un criterio valido per tutti noi oggi, (significa) che, per leggere la Scrittura, bisogna interpretarla, come? Con lo stesso spirito che l’ha ispirata. E qual รจ questo spirito che ha ispirato la Scrittura? L’amore del creatore per tutte le sue creature: รจ questo l’unico criterio che consente di comprendere la Scrittura.
โQuando furono vicini al villaggioโ – il villaggio รจ sempre luogo della tradizione, del passato, quindi loro ancora non comprendono, vogliono andare verso il passato- Gesรน mostra di andare piรน lontano. Loro vanno verso il vecchio e Gesรน invece verso il nuovo. I discepoli insistono con Gesรน โresta con noi perchรฉ si fa sera e il giorno ormai al tramontoโ, e Gesรน, il pastore che non perde le sue pecore, rimane con loro.
โQuando fu a tavola con loro prese il paneโ, e qui l’evangelista ci propone la scena dell’ultima cena, con gli stessi gesti e le stesse azioni, โrecitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loroโ. Ricordiamo, per comprendere questo brano, che Luca รจ l’unico evangelista che, nel momento della cena, Gesรน pronuncia le parole โfate questo in memoria di meโ. Quindi Gesรน ripete la sua presenza, la sua memoria.
โEd ecco che allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobberoโ, ecco nel momento che Gesรน si manifesta come colui che spezza il pane, la propria vita per i suoi discepoli, loro, i discepoli, lo riconoscono. โMa egli sparรฌโ, qui veramente il verbo non รจ sparire, sparire significa scomparire; no, l’evangelista scrive โsi rese invisibileโ, รจ qualcosa di diverso. Sparire significa che non c’รจ piรน, invisibile significa che c’รจ, ma non si vede. Perchรฉ Gesรน si rende invisibile? Ce lo dice l’evangelista, alla conclusione di questo brano, โessi narravanoโ – poi ritornano a Gerusalemme – โciรฒ che era accaduto lungo la via e come lโavevano riconosciuto nello spezzare il paneโ. Questo รจ il messaggio che Luca, l’evangelista, lascia per le comunitร e per i credenti di tutti i tempi: Gesรน รจ invisibile, perchรฉ si rende visibile ogni volta che la comunitร spezza il pane.
