Commento al Vangelo di domenica 25 marzo 2018 – ElleDiCi

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OSANNA! CROCIFIGGILO!

ยซOsanna! Crocifiggilo!ยป. Si potrebbe riassumere in queste due parole, gridate probabilmente dalla medesima folla, a pochi giorni di distanza, il significato dei due avvenimenti ricordati in questa domenica. Con un ยซEvviva!ยป, spiegato dalle acclamazioni che seguono: ยซBenedetto colui che viene… Benedetto il regno che vieneยป, concluse ancora da un ยซEvviva!ยป, la gente di Gerusalemme accoglie, in un impeto di entusiasmo, Gesรน che entra nella cittร  a dorso di asino. Con un ยซCrocifiggilo!ยป, gridato due volte, con un crescendo di furore, la moltitudine, sobillata dai sommi sacerdoti, reclama dal governatore romano la condanna dell’imputato che gli sta davanti, in silenzio. Due grida che contrassegnano due momenti richiamati dalla liturgia odierna.

ยซBenedetto colui che viene nel nome del Signore!ยป

Questa dimostrazione di entusiasmo popolare รจ non solo accettata ma provocata da Gesรน che dร  a tale scopo precise istruzioni a due dei suoi discepoli. Ora che s’avvicina il termine della sua vita egli si presenta come il Messia atteso dal popolo, mandato da Dio e venuto in nome di lui a portare la pace e la salvezza, anche se in maniera diversa da come l’intendevano gli Ebrei del suo tempo. Ciรฒ appare chiaro specialmente se si ricorda la profezia di Zaccaria: ยซEsulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli รจ giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, sopra un puledro figlio d’asinaยป (9,9). L’opera di salvezza e di liberazione Gesรน la continua nei secoli. Per questo la Chiesa, che fermamente lo crede presente anche se invisibile, non si stanca di acclamare a lui nella lode e nell’adorazione. Proprio nella preghiera eucaristica ripetiamo ogni giorno: ยซBenedetto colui che viene nel nome del Signore!ยป, premettendo che la lode e il ringraziamento ยซรจ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezzaยป.

Il culto pubblico e solenne, quando รจ espresso sinceramente, nelle forme piรน varie, con atteggiamento interiore in docile adesione alle direttive della Chiesa che ne garantisce la qualitร  di fede autentica, รจ un dovere e un bisogno del cristiano. A una condizione: che non si riduca a questo l’impegno del cristiano, che non sia un episodio, ma qualcosa che informa tutta la vita. Sono troppi coloro che fanno consistere l’essere cristiani nella presenza alla Messa o nella partecipazione a qualche atto di culto. Oggi acclamano con l’ยซosannaยป, domani bestemmiano, in pratica, ripetendo ยซcrocifiggilo!ยป. Questo vale non solo quando l’insulto ha come bersaglio diretto Dio e il suo Figlio Cristo, la Madonna e i santi, ma anche quando colpisce l’uomo, immagine e figlio di Dio, nel quale il Cristo sofferente ha voluto identificarsi: l’uomo, non importa se bianco o nero, povero o ricco, nel vigore degli anni o vecchio cadente o creatura che vive nel grembo della madre.

La Passione

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Questa parola ยซpassioneยป, riferita alla storia di Gesรน, รจ divenuta cosรฌ familiare che difficilmente suscita in noi il ricordo vivo, capace di provocare un sentimento e una partecipazione personale, di ciรฒ che significa, di ciรฒ che Gesรน ha ยซpatitoยป. Vogliamo richiamare qualcuno dei dati annotati da s. Marco? Sofferenze morali e sofferenze fisiche. ยซUno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร … Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!ยป. A Pietro: ยซProprio tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volteยป. Tutto si avvererร  puntualmente. Tra quelli che aveva scelto come amici e confidenti, uno lo tradirร  consegnandolo ai suoi avversari, l’altro protesterร  di non conoscerlo. ยซLa mia anima รจ triste fino alla morte. Restate qui e vegliateยป. Ma i tre discepoli non saranno capaci di vegliare un’ora sola con lui. Anche il Padre, invocato appassionatamente perchรฉ lo liberi, sembrerร  abbandonarlo. Il bacio di Giuda. L’umiliazione dell’arresto come fosse un criminale. Falsi testimoni lo accusano. Gli sputano addosso, lo schiaffeggiano, lo percuotono. Poi lo incatenano, lo consegnano a Pilato e rinnovano le accuse. Avendo la facoltร  di liberare un carcerato, la folla, sobillata, sceglie un assassino, Barabba, e chiede a gran voce la crocifissione di Gesรน. Pilato lo fa flagellare. l soldati lo scherniscono, lo coprono d’uno straccio rosso, gli mettono sul capo una corona di spine, lo salutano per scherno come re dei Giudei, lo percuotono con una canna, gli sputano addosso, lo inchiodano sulla croce. 1 passanti lo insultano, tanto piรน i sommi sacerdoti, riusciti finalmente nel loro intento, e anche quelli che sono stati crocifissi con lui. Infine, la sofferenza piรน misteriosa: ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป. Un forte grido, la morte. Perchรฉ tutto questo? L’inizio della preghiera eucaristica ci darร  la risposta: ยซEgli, che era senza peccato, accettรฒ la passione per noi peccatori e, consegnandosi a un’ingiusta condanna, portรฒ il peso dei nostri peccati. Con la sua morte lavรฒ le nostre colpe e con la sua risurrezione ci acquistรฒ la salvezzaยป.

Dunque, riconoscenza e amore a colui che si รจ sacrificato per noi, al servo di Dio che, come ha predetto il profeta, non ha opposto resistenza, non s’รจ tirato indietro, ha presentato il dorso ai flagellatori, non ha sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Perchรฉ tutto questo? Non fu, per Gesรน, il sottomettersi per forza a un destino crudele: ยซIo offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stessoยป (Gv 10,17-18). Egli soffre e muore per affermare la sua libertร , rifiutando costantemente i compromessi con i detentori del potere che l’avrebbero distolto dal compimento della sua missione. ยซLa morte รจ il punto d’arrivo del suo cammino di libertร ; infatti l’obbedienza di Gesรน รจ non tanto sottomissione ad un imperativo, quanto azione in linea con la volontร  liberatrice di Dioยป (Duquoc).

Perchรฉ tutto questo? Paolo introduce le considerazioni che abbiamo ascoltato nella 2a lettura sullo spogliamento del Figlio di Dio e sulla sua obbedienza fino alla morte esortando: ยซAbbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesรนยป (Fil 2,5). Non si tratta, certo, d’una ricerca sadica della sofferenza, ma di accettare e portare la nostra croce, con fede, con umiltร , con pazienza. Di soffrire e morire per affermare la nostra libertร  di figli di Dio, di testimoni della veritร  e dell’amore. Ecco il testamento scritto sul breviario da un prete toscano di 34 anni, Don Aldo Mei, in carcere: ยซMuoio travolto dalla tenebrosa bufera dell’odio, io che non ho voluto vivere che per l’Amore. “Deus charitas est” e Dio non muore. Non muore l’Amore!… Muoio pregando per coloro stessi che mi uccidono…ยป. Il 4 agosto 1944, alle ore 22, ยซcircondato da soldati tedeschi scavava una fossa sul prato che circonda le mura di Lucca. Pochi minuti dopo la mitraglia lo crivellava di colpiยป. Perchรฉ? ยซAveva dato ospitalitร  e protezione ad una famiglia ebrea, aveva assistito e amministrato i sacramenti ad alcuni gruppi di partigiani, aveva nascosto un apparecchio radioยป. E con lui, quanti altri!

ยซDio l’ha esaltatoยป

S. Giovanni, commentando l’accoglienza trionfale fatta a Gesรน in Gerusalemme, osserva: ยซSul momento i discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesรน fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fattoยป (12,16). Sia questo episodio, sia tutta la tragedia della passione, si comprendono solo alla luce della risurrezione. ยซUmiliรฒ se stesso… per questo Dio l’ha esaltatoยป. Al sommo sacerdote che lo interrogava: ยซSei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?ยป, Gesรน risponde: ยซ Io lo sono!ยป. Questa affermazione, che in quel momento fu giudicata una bestemmia e invocata come motivo della condanna a morte, rivelerร  tutto il suo significato, quando, continua Gesรน, gli uomini vedranno ยซil Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cieloยป.

Nella grande chiesa di Chamelco, una parrocchia montana del Guatemala tutta di Indios, mi hanno colpito alcune rappresentazioni del Crocifisso caratterizzate da un crudo verismo che rievoca in maniera impressionante le sofferenze di Cristo. La cosa non era nuo-va: ma mi ha fatto riflettere un’osservazione udita piรน volte lร  e in altri paesi dell’America Latina. Gli Indios e i negri hanno espresso nell’immagine del Cristo sofferente la loro passione di popoli oppressi per secoli, fino a perdere la speranza di risorgere un giorno alla libertร  e al riconoscimento della dignitร  umana. Per questo, mi si diceva, รจ ben rara la rappresentazione del Cristo risorto. La situazione sfociรฒ nell’energica protesta elevata dal vescovo, insieme con preti e religiosi, contro l’oppressione dei contadini, costretti ad abbandonare le loro case, ridotti alla miseria e addirittura assassinati. Possiamo sperare anche per quei fratelli lontani la risurrezione a una vita degna di uomini? Possiamo sperarla per i fratelli di quei paesi per i quali l’affermazione dei diritti elementari del cittadino puรฒ costare il carcere o il manicomio?

L’esaltazione di Gesรน risuscitato รจ fondamento della nostra fede

Se il centurione, ยซvistolo spirare in quel modo, disse: Veramente quest’uomo era Figlio di Dio! ยป, tanto piรน fermo dev’essere l’atto di fede per noi, che lo sappiamo risorto. Questa fede รจ un incoraggiamento a seguire Gesรน sulla via del Calvario nell’accettazione della sofferenza e della morte, animati dalla speranza della risurrezione. ยซSe infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezioneยป (Rm 6,5); ยซse veramenteยป, aggiunge s. Paolo, ยซpartecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloriaยป (Rm 8,17). E quanto chiederemo, con umiltร  e fiducia, nella preghiera conclusiva di questa Messa: ยซSignore, che ci hai saziati con i tuoi santi doni, e con la morte del tuo Figlio ci fai sperare nei beni in cui crediamo, fa’ che per la sua risurrezione possiamo giungere alla mรจta della nostra speranzaยป.

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Aโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin – LDC

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DOMENICA DELLE PALME โ€“ ANNO B

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Mc 14, 1 – 15, 47
Dal Vangelo secondo Marco

– Cercavano il modo di impadronirsi di lui per ucciderlo
Mancavano due giorni alla Pasqua e agli ร€zzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesรน con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: ยซNon durante la festa, perchรฉ non vi sia una rivolta del popoloยป.

– Ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura
Gesรน si trovava a Betร nia, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versรฒ il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: ยซPerchรฉ questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per piรน di trecento denari e darli ai poveri!ยป. Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesรน disse: ยซLasciatela stare; perchรฉ la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciรฒ che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In veritร  io vi dico: dovunque sarร  proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirร  anche quello che ha fattoยป.

– Promisero a Giuda Iscariota di dargli denaro
Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recรฒ dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesรน. Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno.

– Dov’รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
Il primo giorno degli ร€zzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: ยซDove vuoi che andiamo a preparare, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Allora mandรฒ due dei suoi discepoli, dicendo loro: ยซAndate in cittร  e vi verrร  incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Lร  dove entrerร , dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerร  al piano superiore una grande sala, arredata e giร  pronta; lรฌ preparate la cena per noiยป. I discepoli andarono e, entrati in cittร , trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

– Uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร 
Venuta la sera, egli arrivรฒ con i Dodici. Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesรน disse: ยซIn veritร  io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร ยป. Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: ยซSono forse io?ยป. Egli disse loro: ยซUno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!ยป.

– Questo รจ il mio corpo. Questo รจ il mio sangue dell’alleanza
E, mentre mangiavano, prese il pane e recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro, dicendo: ยซPrendete, questo รจ il mio corpoยป. Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: ยซQuesto รจ il mio sangue dell’alleanza, che รจ versato per molti. In veritร  io vi dico che non berrรฒ mai piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo, nel regno di Dioยป.

– Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesรน disse loro: ยซTutti rimarrete scandalizzati, perchรฉ sta scritto:
“Percuoterรฒ il pastore e le pecore saranno disperse”.
Ma, dopo che sarรฒ risorto, vi precederรฒ in Galileaยป. Pietro gli disse: ยซAnche se tutti si scandalizzeranno, io no!ยป. Gesรน gli disse: ยซIn veritร  io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegheraiยป. Ma egli, con grande insistenza, diceva: ยซAnche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherรฒยป. Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

– Cominciรฒ a sentire paura e angoscia
Giunsero a un podere chiamato Getsรจmani, ed egli disse ai suoi discepoli: ยซSedetevi qui, mentre io pregoยป. Prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciรฒ a sentire paura e angoscia. Disse loro: ยซLa mia anima รจ triste fino alla morte. Restate qui e vegliateยป. Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: ยซAbbร ! Padre! Tutto รจ possibile a te: allontana da me questo calice! Perรฒ non ciรฒ che voglio io, ma ciรฒ che vuoi tuยป. Poi venne, li trovรฒ addormentati e disse a Pietro: ยซSimone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito รจ pronto, ma la carne รจ deboleยป. Si allontanรฒ di nuovo e pregรฒ dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovรฒ addormentati, perchรฉ i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro: ยซDormite pure e riposatevi! Basta! รˆ venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce รจ vicinoยป.

– Arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta
E subito, mentre ancora egli parlava, arrivรฒ Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: ยซQuello che bacerรฒ, รจ lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scortaยป. Appena giunto, gli si avvicinรฒ e disse: ยซRabbรฌยป e lo baciรฒ. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccรฒ l’orecchio. Allora Gesรน disse loro: ยซCome se fossi un brigante siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Si compiano dunque le Scritture!ยป. Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. Lo seguiva perรฒ un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggรฌ via nudo.

– Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?
Condussero Gesรน dal sommo sacerdote, e lร  si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesรน per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro testimonianze non erano concordi. Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo: ยซLo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerรฒ questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne costruirรฒ un altro, non fatto da mani d’uomo”ยป. Ma nemmeno cosรฌ la loro testimonianza era concorde. Il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogรฒ Gesรน dicendo: ยซNon rispondi a? Che cosa testimoniano costoro contro di te?ยป. Ma egli taceva e non rispondeva a. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogรฒ dicendogli: ยซSei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?ยป. Gesรน rispose: ยซIo lo sono!
E vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cieloยป.
Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: ยซChe bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?ยป. Tutti sentenziarono che era reo di morte. Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli: ยซFa’ il profeta!ยป. E i servi lo schiaffeggiavano.

– Non conosco quest’uomo di cui parlate
Mentre Pietro era giรน nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardรฒ in faccia e gli disse: ยซAnche tu eri con il Nazareno, con Gesรนยป. Ma egli negรฒ, dicendo: ยซNon so e non capisco che cosa diciยป. Poi uscรฌ fuori verso l’ingresso e un gallo cantรฒ. E la serva, vedendolo, ricominciรฒ a dire ai presenti: ยซCostui รจ uno di loroยป. Ma egli di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro: ยซรˆ vero, tu certo sei uno di loro; infatti sei Galileoยป. Ma egli cominciรฒ a imprecare e a giurare: ยซNon conosco questโ€™uomo di cui parlateยป. E subito, per la seconda volta, un gallo cantรฒ. E Pietro si ricordรฒ della parola che Gesรน gli aveva detto: ยซPrima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegheraiยป. E scoppiรฒ in pianto.

– Volete che io rimetta in libertร  per voi il re dei Giudei?
E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesรน, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandรฒ: ยซTu sei il re dei Giudei? ยป. Ed egli rispose: ยซTu lo diciยป. I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogรฒ di nuovo dicendo: ยซNon rispondi a? Vedi di quante cose ti accusano!ยป. Ma Gesรน non rispose piรน a, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertร  per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciรฒ a chiedere ciรฒ che egli era solito concedere. Pilato rispose loro: ยซVolete che io rimetta in libertร  per voi il re dei Giudei?ยป. Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perchรฉ, piuttosto, egli rimettesse in libertร  per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: ยซChe cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?ยป. Ed essi di nuovo gridarono: ยซCrocifiggilo!ยป. Pilato diceva loro: ยซChe male ha fatto?ยป. Ma essi gridarono piรน forte: ยซCrocifiggilo!ยป. Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertร  per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesรน, lo consegnรฒ perchรฉ fosse crocifisso.

– Intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioรจ nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: ยซSalve, re dei Giudei!ยป. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

– Condussero Gesรน al luogo del Gรฒlgota
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesรน al luogo del Gรฒlgota, che significa ยซLuogo del cranioยป, e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

– Con lui crocifissero anche due ladroni
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciรฒ che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: ยซIl re dei Giudeiยป. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra.

– Ha salvato altri e non puรฒ salvare se stesso!
Quelli che passavano di lร  lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: ยซEhi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!ยป. Cosรฌ anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: ยซHa salvato altri e non puรฒ salvare se stesso! Il Cristo, il re dโ€™Israele, scenda ora dalla croce, perchรฉ vediamo e crediamo!ยป. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

– Gesรน, dando un forte grido, spirรฒ
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesรน gridรฒ a gran voce: ยซEloรฌ, Eloรฌ, lemร  sabactร ni?ยป, che significa: ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: ยซEcco, chiama Elia!ยป. Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissรฒ su una canna e gli dava da bere, dicendo: ยซAspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendereยป. Ma Gesรน, dando un forte grido, spirรฒ.

Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.

Il velo del tempio si squarciรฒ in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: ยซDavvero quest’uomo era Figlio di Dio!ยป.
Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Mร gdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

– Giuseppe fece rotolare una pietra allโ€™entrata del sepolcro
Venuta ormai la sera, poichรฉ era la Parasceve, cioรจ la vigilia del sabato, Giuseppe dโ€™Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anchโ€™egli il regno di Dio, con coraggio andรฒ da Pilato e chiese il corpo di Gesรน. Pilato si meravigliรฒ che fosse giร  morto e, chiamato il centurione, gli domandรฒ se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra allโ€™entrata del sepolcro. Maria di Mร gdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 – 31 Marzo 2018
  • Settimana Santa
  • Colore Rosso
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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