Due modi differenti di vivere la Croce: lo mostrano nel Vangelo di Luca di questa domenica i due malfattori che sono crocifissi accanto a Gesรน.
Tutti e due sono colpevoli, sanno che stanno pagando per i loro errori, e sanno anche che in mezzo a loro cโรจ un innocente, che ha accettato di caricarsi dellโingiustizia dellโuomo per pagare al suo posto.
Il primo malfattore lo insulta, chiede che se davvero ยซรจ figlio di Dio, che mi faccia scendere dalla croceยป: quante volte forse abbiamo pensato anche noi questoโฆยซMa se Dio puรฒ tutto, perchรฉ permette questa sofferenza, questa malattia, questa ingiustiziaโฆperchรฉ non mi libera?ยป.
Eโ il combattimento della fede, la vera tentazione, quella decisiva: il rifiuto della storia, della Croce. Non si puรฒ capire il senso della sofferenza se non siamo illuminati dalla fede, se non gridiamo a Cristo, non gli chiediamo aiuto, come fa lโaltro uomo crocifisso.
Colpisce la differenza dei due ladroni: sono tutti e due nella sofferenza, terribile, ma uno dei due ha la forza di rivolgersi a Cristo, perchรฉ sa che solo Lui puรฒ liberarlo davvero. Con umiltร gli chiede: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. Accetta la storia e si fa vicino a Gesรน: e Lui non guarda i suoi errori, ma lo accoglie con Amore.
Eโ lรฌ su quella Croce proprio per lui, perchรฉ si possa salvare.
- Pubblicitร -
Per tutti quelli come lui. Per me e per te.
Don ANTONIO INTERGUGLIELMI โ Cappellano Rai โ Saxa Rubra (Roma)
