Commento al Vangelo di domenica 24 luglio 2016 – mons. Giuseppe Mani

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.lamiavocazione.it

Ci sono amici su cui si può contare anche per una necessità in piena notte. Con altri saremo esitanti. Gesù è realista , conosce la qualità delle amicizie umane. Sa bene i loro limiti. Non siamo perfetti neppure nell’amicizia. Anche nei confronti del padre si pone la stessa domanda anche se la sua esperienza con Giuseppe sarà stata ottima. Le nostre amicizie umane, così preziose e anche le relazioni familiari Gesù le utilizza, pur con le loro deficienze, per rivelarci cosa il Padre celeste può fare per noi. Non ha i nostri limiti e il nostro egoismo e ci dona ciò che ha di meglio “Lo Spirito Santo”.

“Signore insegnaci a pregare!”Come gli apostoli anche noi lo chiediamo al Signore e Lui ci apre subito l’ orizzonte della confidenza filiale e ci esorta “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. Non si tratta di moltiplicare le parole come i pagani ma di affidarsi completamente con totale fiducia a Lui con la sicurezza di avere ottenuto quello che stiamo chiedendo. Quando pregate dite “Padre nostro…” Ogni preghiera che non trova un equivalente nelle domande del padre Nostro non è una buona preghiera , dice Sant’Agostino.

Il Cristianesimo è tutto relazione con Dio per cui avere idee chiare sulla preghiera è indispensabile. Ogni nostro preghiera è ascoltata, se non fosse così Dio ci avrebbe imbrogliato. Dio non è lontano da noi ma abita dentro di noi,siamo abitati da Dio , per cui ogni nostro gemito e ogni lode è immediatamente percepita da Lui, non gli sfugge nessun atto di amore da parte nostra e a cui Lui risponde prontamente. Tutte le volte che dico “Ti saluto Maria…” Lei mi risponde “Ti saluto Giuseppe.. La Madonna che è dove è Dio mi sente ed essendo una Mamma molto educata mi risponde. Ovviamente noi siamo come i ragazzi, vogliamo tutto e subito e invece Dio nel suo amore e nella sua intelligenza seleziona le cose che sono per il nostro vero bene e ce le concede a momento opportuno.

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XVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2]Lc 11, 1-13
Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Luglio 2016
  • Tempo Ordinario XVII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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