โAscoltate questo, voi che calpestate il povero e dite: Quando sarร passato il novilunio e il sabato perchรฉ si possa smerciare il frumento, diminuendo le misure e โฆ usando bilance false per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Il Signore lo giura: Certo, non dimenticherรฒ mai le loro opereโ
Amos era coltivatore e pastore nella terra di Samaria nellโVIII secolo a.C.: la sua vita fu radicalmente cambiata, in modo imprevisto, da un irrompere improvviso della chiamata di Dio nella sua vita. Si sentรฌ afferrato e spinto a portare la sua parola, come profeta, senza avere particolari capacitร . Tale incontro lo spinse a recarsi di fronte ai potenti, a denunciare davanti ai ricchi ed agli spensierati una situazione di ingiustizia.
Amos smaschera il peccato davanti a Dio e ne delinea i caratteri: i poveri sono calpestati e i ricchi si affannano a guadagnare sulla pelle degli indigenti. Il rapporto con Dio esige rapporti giustizia e costruire giustizia a che fare con la fede. Le sue parole richiamano ad una fede che attua scelte di giustizia in rapporto al Dio vicino, che sostiene i piรน deboli. Il suo messaggio รจ richiamo ad abbandonare gli idoli della ricchezza della ricerca del denaro, la rincorsa agli affari che procurano profitto. Critica lโinsensibilitร e lโindifferenza al grido dei poveri, il disprezzo verso altri esseri umani considerati nulla. Amos richiama a volgersi al Dio che si china sullโorfano, sulla vedova sul forestiero, che non dimentica le sofferenze degli impoveriti.
La parabola di Gesรน parte dal riferimento ad una concreta situazione del suo tempo: un amministratore di cui il padrone ha coperto la disonestร รจ minacciato di essere allontanato presto dal suo lavoro. S dร da fare allora con urgenza, in tutti i modi,e con fare disonesto per rendersi alcune persone amiche, per prepararsi un futuro in cui avere qualcuno riconoscente. E lo fa falsando i pagamenti e concedendo vantaggi ai debitori.
Il punto centrale della parabola non sta in una sorta di elogio della disonestร di questo amministratore maneggione. Gesรน come spesso nelle parabole โ che sono narrazioni che fanno riferimento alla vita e coinvolgono gli ascoltatori โ legge invece una situazione che poteva essere conosciuta da chi lo ascoltava. E intende perรฒ accompagnare a scorgere le esigenze del regno di Dio.
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Attira lโattenzione sul modo di comportarsi di quellโamministratore disonesto e osserva che per guadagnare denaro, vantaggi, prestigio spesso โi figli di questo mondoโ pongono in atto una incredibile capacitร creativa e sanno attuare scelte rischiose con coraggio e furbizia. Eโ un modo di agire disonesto in rapporto ad una โricchezza disonestaโ.
Ma guardando a questo modo di comportarsi Gesรน invita โi figli della luceโ, cioรจ i suoi discepoli, a comprendere lโurgenza del momento presente perchรฉ lโannuncio del regno di Dio pone a vivere un impegno e una urgenza nuovi: cโรจ esigenza di risposta e di coinvolgimento della vita. Eโ momento che richiede capacitร di essere pronti, di decisioni attuate con coraggio e creativitร .
Gesรน guardando alla prontezza di quellโamministratore presenta per contro lโalternativa che i suoi discepoli hanno dinanzi: scegliere di servire Dio o Mammona, cioรจ la ricchezza. Non si puรฒ servire a due padroni cosรฌ diversi. Mammona ha una assonanza con il termine ebraico che indica fede, โamanโ (da cui il nostro Amen) cioรจ indica un affidamento, una fiducia di una vita centrata sullโavere. Eโ in gioco perciรฒ lโorizzonte di fondo della vita: o ci si fida di Dio o ci si affida ad altri idoli pervasivi. Ci si puรฒ inchinare a Mammona oppure affidarsi a Dio che chiede solidarietร e condivisione. Eโ come una scelta tra due amori che non possono stare insieme.
Essere fedeli al Dio a cui giunge il grido del povero, implica un rapporto nuovo con i beni, e porta a scegliere la condivisione. Essere fedeli a Dio si attua in rapporti di giustizia, in un rapporto nuovo con gli altri, perchรฉ chiede di ascoltare il grido e la sofferenza di chi รจ vittima dellโingiustizia.
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p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Letture della
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.
Dal libro del profeta Amos
Am 8,4-7
ย
Il Signore mi disse:
ย
ยซAscoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: โQuando sarร passato il novilunio
e si potrร vendere il grano?
E il sabato, perchรฉ si possa smerciare il frumento,
diminuendo lโefa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del granoโยป.
ย
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
ยซCerto, non dimenticherรฒ mai tutte le loro opereยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 112 (113)
R. Benedetto il Signore che rialza il povero.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre. R.
ย
Su tutte le genti eccelso รจ il Signore,
piรน alta dei cieli รจ la sua gloria.
Chi รจ come il Signore, nostro Dio,
che siede nellโalto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra? R.
ย
Solleva dalla polvere il debole,
dallโimmondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prรฌncipi,
tra i prรฌncipi del suo popolo. R.
Seconda Lettura
Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 2,1-8
ย
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perchรฉ possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa รจ cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della veritร .
ย
Uno solo, infatti, รจ Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, lโuomo Cristo Gesรน, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli lโha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo โ dico la veritร , non mentisco โ, maestro dei pagani nella fede e nella veritร .
ย
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.
Parola di Dio
Vangelo
Non potete servire Dio e la ricchezza.

Lc 16, 1-13
ย
In quel tempo, Gesรน diceva ai discepoli:
ย
ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: โChe cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrareโ.
ย
Lโamministratore disse tra sรฉ: โChe cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie lโamministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dallโamministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa suaโ.
ย
Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: โTu quanto devi al mio padrone?โ. Quello rispose: โCento barili dโolioโ. Gli disse: โPrendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquantaโ. Poi disse a un altro: โTu quanto devi?โ. Rispose: โCento misure di granoโ. Gli disse: โPrendi la tua ricevuta e scrivi ottantaโ.
ย
Il padrone lodรฒ quellโamministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.
ย
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perchรฉ, quando questa verrร a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
ย
Chi รจ fedele in cose di poco conto, รจ fedele anche in cose importanti; e chi รจ disonesto in cose di poco conto, รจ disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderร quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darร la vostra?
ย
Nessun servitore puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร lโuno e amerร lโaltro, oppure si affezionerร allโuno e disprezzerร lโaltro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve: Lc 16,10-13
