Commento al Vangelo di domenica 22 aprile 2018 per bambini – Mara Colombo

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Gesรน รจ risorto! Che gioia ha accompagnato questo annuncio la notte di Pasqua!

Gesรน รจ risorto! Che stupore ha suscitato questo fatto nei discepoli il giorno di Pasqua e i giorni successivi quando hanno constatato di persona che Gesรน era nuovamente tra loro! Che meraviglia, dopo tanta paura, smarrimento e tristezza poter rivedere il Maestro che parlava con loro ancora piรน raggiante e rassicurante dei giorni prima della sua morte in croce!

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I discepoli, in compagnia di Gesรน risorto, sono super coraggiosi! Avete sentito Pietro nella prima lettura come tiene testa ai capi del popolo, ai farisei, ai sacerdoti, insomma a quelli che avevano fatto crocifiggere Gesรน? E con che grinta Giovanni nella seconda lettura dice che siamo realmente figli di Dio grazie a Gesรน Cristo? Da dove viene tutta questa forza? Come fanno a non avere paura che accada anche a loro quello che รจ successo a Gesรน?

Per capirlo proviamo a pensare a cosa succede dentro di noi, nel nostro cuore e nella nostra mente, quando combiniamo qualche guaio, o quando diciamo una bugia, o quando imbrogliamo o ci prendiamo gioco di qualcuno? Riusciamo a fare cose meravigliose ugualmente? Siamo capaci di fare comunque bene tutte le altre cose che ci aspettano? O forse siamo cosรฌ in subbuglio da diventare nervosi, antipatici e poco amichevoli e non riusciamo a combinare niente di buono? Solitamente se non ci comportiamo bene con qualcuno o non facciamo bene il nostro dovere, non abbiamo tutta quella grinta e quel coraggio di fare grandi cose come Pietro e Giovanni! Sapete perchรฉ?
Perchรฉ stiamo vacillandoโ€ฆ Siamo in equilibrio precario e non ci sentiamo per niente sicuri! Quando lasciamo Gesรน fuori dalle nostre decisioni, lontano dai nostri comportamenti, e facciamo esattamente quello che lui non farebbe mai al nostro posto, รจ come se cercassimo di far stare in piedi una torre fatta con le costruzioni, ma appoggiamo la base ad una tesserina a forma di piramideโ€ฆ
Gesรน รจ il nostro equilibrio, Gesรน รจ la nostra sicurezza! Gesรน รจ quel pezzo delle costruzioni piรน largo, solido, alto e stabile che fa stare in piedi la nostra torre! Se Lui sta sempre lรฌ sotto, la nostra torre – cioรจ la nostra vita – non crollerร ! Sarร  sempre una torre meravigliosa, ammirata da tutti per la sua stabilitร ! Anche quando noi ci inventeremo finestre troppo grandi, incastreremo pezzi piรน piccoli o di misura sbagliata, oppure ci sogneremo di aggiungere un ponte o un pezzo rotondo nel muro, la torre non cadrร . Questo perchรฉ se noi scegliamo di stare con Gesรน, Lui farร  sempre tutto quello che serve per non farci cadere e non permetterร  mai alla nostra torre di frantumarsi. Continueremo a salire in altezza, fino a raggiungerlo!

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Per diventare sicuri e coraggiosi come Pietro e Giovanni dobbiamo imparare a stare vicino a Gesรน, come le pecore stanno tranquille se sono vicino al loro pastore. Se ascolteremo la Sua voce, se andremo dove Lui ci indica di andare non ci perderemo mai! Lui ci conosce, Lui ci vuole bene, Lui รจ disposto a tutto per noi! Se decidiamo di vivere le nostre giornate in Sua presenza, se ogni volta che ci alziamo la mattina controlliamo di essere nel recinto giusto e teniamo dโ€™occhio dovโ€™รจ il nostro pastore; se ogni giorno a scuola o con gli amici ci impegniamo a stare sempre dalla parte del bene e dellโ€™amore, del perdono e della veritร , il pastore non permetterร  mai al lupo di avvicinarsi a noi e potremo vivere nella gioia e nella pace, sicuri di tutto lโ€™Amore che Dio ha per noi!

Gesรน oggi dice ad ognuno di noi: โ€œIo ti voglio cosรฌ tanto bene che non voglio stare neanche un attimo senza di te! Sono risorto, neanche la morte potrร  mai separarci! Non dimenticarlo mai!โ€

Commento a cura di Mara Colomboย  per il sito omelie.org

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IV Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 22 Aprile 2018 anche qui.

Gv 10, 11-18
Dal Vangelo secondoย Giovanni

11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dร  la propria vita per le pecore. 12Il mercenario โ€“ che non รจ pastore e al quale le pecore non appartengono โ€“ vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perchรฉ รจ un mercenario e non gli importa delle pecore. 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15cosรฌ come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perchรฉ io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo รจ il comando che ho ricevuto dal Padre mioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 22 – 28 Aprile 2018
  • Tempo di Pasquaย IV
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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