Commento al Vangelo di domenica 21 Ottobre 2018 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

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Chi è il Figlio dell’uomo? E perché è venuto tra noi?
Sì, certo: è Gesù di Nazaret, Figlio di Dio e Dio egli stesso.
Ok, è venuto per essere per noi Salvatore e Redentore.
E poi? Sono sufficienti queste definizioni per sapere di chi stiamo parlando?

Alla luce del Vangelo di Marco, potremmo pensare che queste definizioni non avrebbero fatto problema neppure ai discepoli, anzi! Sapere di essere seguaci ed emulatori di un vincente, di un salvatore, di un dio fa sempre gola a tutti. E lo fa a tal punto che due tra loro, Giacomo e Giovanni, osano dirgli: «Vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Sì, può sembrarci spudorata come richiesta, ma se sappiamo di seguire un onnipotente che schioccando le dita può sempre ottenere tutto, perché non osare?

Il punto però è un altro. E Gesù lo chiarisce, rimuovendo ogni possibile equivoco. 

Il Figlio dell’uomo, Figlio di Dio, Dio fatto carne, Salvatore universale, ha scelto un’unica via per distribuire salvezza: il servizio, la gratuità, l’amore. Ha dato se stesso per riscattare ognuno di noi dal proprio peccato. Ha dato la sua vita perché ognuno potesse essere riconsegnato alla vita, strappato definitivamente dalle grinfie della morte. E lo ha fatto caricando su di sé dolore, lasciandosi dal dolore sfigurare. L’Onnipotente, dalla cui parola fu creato l’universo, si è offerto a noi come servo, si è addossato la nostra colpa.

Da questo Figlio dell’uomo, da questo Gesù di Nazaret non possiamo aspettarci gloria e onore; prestigio e superiorità; distinzione e purezza. Lui è uno dalle mani sporche d’amore e dai piedi imbrattati di terra. A lui non possiamo chiedere altro che una cosa: imparare a servire.

Primi, ma in amore

Rendici grandi, Signore; rendici primi!
Vogliamo diventare i migliori,
vogliamo gareggiare, vincere!
Ma non in potenza, non in gloria,
non per stare ai primi posti.
Vorremmo essere primi in amore,
sempre capaci di perdere,
di fare un passo indietro, di servire.
Vorremmo gareggiare nello stimare gli altri.
Vorremmo essere i migliori nell’essere invisibili:
capaci di un bene fattivo, ma discreto.
Insegnaci a essere come te:
a servire offrendo noi stessi. Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

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XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

Mc 10, 35-45
Dal Vangelo secondo Marco

35Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 37Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». 39Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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