Oggi siamo immersi nel piรน profondo dramma della nostra esistenza โ la prova, il dolore, il male, la morte: โPassiamo allโaltra rivaโ, dice Gesรน alludendo alla sua e alla nostra morte.
Dramma, perchรฉ qui Dio sembra latitante, Gesรน dormire in mezzo alle nostre tempeste, e noi a gridare disperati: โMaestro, non ti importa che moriamo?โ.
Lโepisodio evangelico, con i suoi riferimenti alla morte e risurrezione di Gesรน, ne diviene una risposta luminosa, e un invito a rivedere la nostra fede che forse non รจ del tutto cosรฌ viva: โNon avete ancora fede?โ.
1) LA TEMPESTA DI GESUโ (Mc 4, 35-41)
La prima tempesta lโha vissuta Gesรน: giusto innocente รจ schiacciato dai malvagi e si sente abbandonato da Dio: โDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?โ (Mt 27,46). Una prova profonda di fede, tanto drammatica che al Getsemani gli spaccรฒ il cuore: โLโanima mia รจ triste fino alla morteโ. (Sembra che Gesรน in croce alla fine morรฌ dellโinfarto iniziato qui al Getsemani). Ma ebbe il coraggio di dire: โPadre mio, se รจ possibile, passi da me questo calice! Perรฒ non come voglio io, ma come vuoi tuโ (Mt 26, 38-39). Dentro quel silenzio di Dio, Gesรน non dubitรฒ, ma si affidรฒ totalmente e col massimo rischio a quel Dio tanto misterioso. (continua nel sito della comunitร cattolica italiana in Ungheria)
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