Commento al Vangelo di domenica 21 Gennaio 2018 – Enzo Bianchi

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Lโ€™ora della vocazione

Ognuno di noi, soprattutto se anziano ma non colpito da demenza senile, va sovente con i suoi ricordi al passato, in particolare a quello che รจ stato lโ€™inizio, il cominciare di una vicenda, di un amore che lo ha segnato per tutta la vita e che ancora lo fa vibrare. Anche il cristiano fa questa operazione di cercare nel passato, quasi per rivivere lโ€™ora della conversione; o meglio, per moltissimi lโ€™ora della vocazione, quando si รจ diventati consapevoli con il cuore che forse ci era rivolto un monito, che forse il Signore voleva che fossimo coinvolti nella sua vita piรน di quanto lo eravamo stati fino ad allora. Noi la chiamiamo, appunto, ora della vocazione.

La pagina del vangelo di questa domenica, in cui torniamo ad ascoltare il vangelo secondo Marco, vuole essere proprio un racconto di vocazione in cui puรฒ specchiarsi chi predispone tutto per ascoltare la chiamata di Gesรน, oppure puรฒ essere lโ€™occasione per ricordarla come un evento del passato, che puรฒ avere ancora o non avere piรน forza, addirittura significato. Gesรน torna in Galilea, la terra della sua infanzia, per iniziare a proclamare un messaggio che sentiva dentro di sรฉ come una missione da parte di Dio Padre. Incomincia questa vita di predicazione e di itineranza dopo che Giovanni, il suo rabbi, il suo maestro, colui che lo ha educato nella vita conforme allโ€™alleanza con Dio e lo ha anche immerso nelle acque del Giordano (cf. Mc 1,9), รจ stato messo in prigione da Erode, รจ stato ridotto al silenzio, lui che era โ€œvoceโ€ (cf. Mc 1,3; Gv 1,23). รˆ la fine di chi รจ profeta, e Gesรน subito se la trova davanti come necessitas umana: se egli continuerร  sulla strada del suo maestro, prima o poi conoscerร  la persecuzione e la morte violenta.

Enzo Bianchi

Gesรน inizia a proclamare la buona notizia, il Vangelo di Dio, nella consapevolezza che il tempo della preparazione, per Israele tempo dellโ€™attesa dei profeti, che il tempo della pazienza di Dio ha raggiunto il suo compimento, come il tempo di una donna gravida. Alla fine della gravidanza cโ€™รจ il parto, e cosรฌ Gesรน annuncia: โ€œIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio si รจ fatto vicino; convertitevi e credete nel Vangeloโ€. Ecco la sintesi della sua predicazione: cโ€™รจ lโ€™inizio di un tempo nuovo in cui รจ possibile far regnare Dio nella propria vita; affinchรฉ questo avvenga occorre convertirsi, ritornare a Dio, e poi credere alla buona notizia che รจ la presenza e la parola di Gesรน stesso. รˆ solo un breve versetto che esprime questa novitร , eppure รจ lโ€™inizio di un tempo che dura ancora oggi e qui: รจ possibile che Dio regni su di me, su di te, su di noi, e cosรฌ accade che il regno di Dio รจ venuto.

Ormai, grazie alla presenza di Gesรน, alla sua vita e alla sua parola, รจ possibile a ogni persona lasciar regnare su di sรฉ solo Dio, non gli idoli o altri padroni. Ma perchรฉ questo possa avvenire occorre la fede: โ€œCredete, abbiate fede-fiducia!โ€. Questa parola di Gesรน, capace di scuotere oggi come allora i cuori addormentati, รจ rivolta a noi che siamo sempre tentati di confidare sulle nostre opere, finendo cosรฌ per svuotare la fede. A noi che domandiamo: โ€œChe cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?โ€ (Gv 6,28), Gesรน risponde: โ€œCredete!โ€, per insegnarci che โ€œquesta รจ lโ€™opera di Dio: credere in colui che egli ha mandatoโ€ (Gv 6,29). Sรฌ, il cristiano non dimentichi mai che le molte opere buone sono sempre opere โ€œnostreโ€, ma tutte trovano la loro radice vivificante e il loro senso nellโ€™unica opera di Dio, la fede. โ€œTutto รจ possibile a chi credeโ€ (Mc 9,23), dirร  con forza Gesรนโ€ฆ

Di fronte a questa gioiosa notizia, ma anche a questa nuova possibilitร  offerta dalla presenza di Gesรน, ci siamo noi uomini e donne, che ancora oggi ascoltiamo il Vangelo. Che cosa facciamo? Come reagiamo? Stiamo forse vivendo quotidianamente, intenti al nostro lavoro, alla nostra occupazione quotidiana per guadagnarci da vivere, poco importa quale sia; oppure siamo in un momento di pausa; oppure siamo con altri a discorrereโ€ฆ Non cโ€™รจ unโ€™ora prestabilita: di colpo nel nostro cuore, senza che gli altri si accorgano di nulla, si accende una fiammella. โ€œChissร ? Sento forse sento una voce? Riuscirรฒ a rispondere โ€˜sรฌโ€™? Sarร  per me questa voce che mi chiama ad andare? Dove? A seguire chi? Gesรน? E come faccio? Sarร  possibile?โ€. Tante domande che si intersecano, che svaniscono e ritornano a ondate. Ma se sono ascoltate con attenzione, allora puรฒ darsi che in esse si ascolti una voce piรน profonda di noi stessi, โ€œpiรน intima del nostro stesso intimoโ€ (Agostino), una voce che viene da un aldilร  di noi stessi, eppure attraverso noi stessi: la voce del Signore Gesรน! รˆ cosรฌ che inizia un rapporto tra ciascuno di noi e lui, sรฌ, lui, il Signore, presenza invisibile ma viva, presenza che non parla in modo sonoro ma attraeโ€ฆ

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Qui nel vangelo secondo Marco questo processo di vocazione รจ sintetizzato e per cosรฌ dire stilizzato dallโ€™autore, che narra solo lโ€™essenziale: Gesรน passa, vede e chiama; qualcuno ascolta e prende sul serio la sua parola: โ€œSeguimi!โ€, e si coinvolge nella sua vita. รˆ ciรฒ che รจ vero per tutti ed รจ inutile dire di piรน: sarebbe solo un inseguire processi psicologiciโ€ฆ Ma lโ€™essenziale รจ stato detto, una volta per tutte: accolta la vocazione, si abbandonano le reti, cioรจ il mestiere, si abbandonano il padre e la barca, cioรจ lโ€™impresa famigliare, e cosรฌ ci si spoglia e si segue Gesรน. Obbedire alla chiamata del Signore coincide con un rinascere a vita nuova, con un ricominciare. E ogni nascita richiede una buona separazione: solo chi ha fatto una buona separazione, infatti, sarร  capace di dare vita a una nuova unione, con Cristo e con la comunitร  dei fratelli e delle sorelle.

Attenzione perรฒ: la vocazione รจ unโ€™avventura piena di grandezza ma anche di miseria! Per comprenderlo, รจ sufficiente seguire nei vangeli la vicenda di questi primi quattro chiamati. Il primo, Pietro, sul quale Gesรน aveva riposto molta fiducia, vivendo vicino a lui spesso non capisce nulla di lui (cf. Mc 8,32; Mt 16,22), al punto che Gesรน รจ costretto a chiamarlo โ€œSatanaโ€ (Mc 8,33; Mt 16,23); a volte รจ distante da Gesรน fino a contraddirlo (cf. Gv 13,8); a volte lo abbandona per dormire (cf. Mc 14,37-41 e par.); e infine lo rinnega, dice di conoscere se stesso e di non avere mai conosciuto Gesรน (cf. Mc 14,66-72 e par.; Gv 18,17.25-27). Andrea, Giacomo e Giovanni in molte situazioni non capiscono Gesรน, lo fraintendono e non conoscono il suo cuore. I due figli di Zebedeo, in particolare, sono rimproverati aspramente da Gesรน quando invocano un fuoco dal cielo per punire chi non li ha accolti (cf. Lc 9,54-55); e sempre essi, al Getsemani, dormono insieme a Pietro. Ma cโ€™รจ di piรน, e Marco lo sottolinea in modo implacabile, con un contrasto che non potrebbe essere piรน netto: coloro che qui, โ€œabbandonato tutto seguirono Gesรนโ€, nellโ€™ora della passione, โ€œabbandonato Gesรน, fuggirono tuttiโ€ (Mc 14,50)โ€ฆ

Povera sequela! Sรฌ, la mia sequela, la tua sequela, caro lettore o lettrice. Non abbiamo davvero molto di cui vantarciโ€ฆ Dobbiamo solo invocare da parte di Dio tanta misericordia e ringraziarlo perchรฉ, nonostante tutto, stiamo ancora dietro a Gesรน e tentiamo ancora, giorno dopo giorno, di vivere con lui. E non dimentichiamolo: la promessa di Gesรน รจ piรน forte delle nostre infedeltร , delle infedeltร  dei suoi discepoli. Ecco perchรฉ essi, dopo lโ€™alba di Pasqua, saranno ancora pescatori di uomini e annunciatori del Regno, capaci di trasmettere a tutti la buona notizia. Chi infatti ha ascoltato la buona notizia e vi ha aderito con tutta la propria vita, sarร  sempre capace โ€“ nonostante sรฉ! โ€“ di annunciare agli altri il Vangelo del Regno che viene e che, in Gesรน risorto, si fa vicino a tutti e a ciascuno.

p. Enzo Bianchi – Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica

Fonte: Monastero di bose

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 Gennaio 2018 anche qui.

Terza domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป. 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesรน disse loro: ยซVenite dietro a me, vi farรฒ diventare pescatori di uominiยป. 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anchโ€™essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamรฒ. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario III
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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