Commento al Vangelo di domenica 19 Maggio 2019 – p. Alessandro Cortesi op

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Al centro della pagina di Atti รจ posto lโ€™impegno di Paolo e Barnaba: โ€œdopo aver predicato il vangelo in quella cittร  e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Iconio e Antiochia rianimando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fedeโ€.

Paolo e Barnaba danno forza ed esortano. Invitano a resistere nel tempo della difficoltร . Eโ€™ lโ€™esperienza della prima comunitร  ma รจ anche esperienza delle comunitร  di ogni tempo: la fatica della prova, il senso di insufficienza e incapacitร , talvolta di inutilitร  di fronte ad opposizioni esterne e incomprensioni nel momento in cui si vive la fedeltร  alla parola di Dio e alle sue chiamate. Eโ€™ la storia di tutti coloro che cercano di essere testimoni ed annunciatori con scelte coraggiose e nella libertร  che la parola stessa suscita.

Paolo e Barnaba invitano a restare saldi. La vita cristiana non toglie la prova, anzi questa รจ esperienza che prima o poi si presenta. Non proviene dal di fuori, ma spesso si presenta come emarginazione, sospetto, contrapposizione ad opera di chi รจ preoccupato di fissare il vangelo in una religione, da parte chi cerca strutture rassicuranti, da parte di chi non ascolta il soffio dello Spirito e i segni dei tempi, impedendo di aprire porte perchรฉ la parola possa fare il suo corso, perdendo di vista il vangelo stesso.

Nel libro degli Atti Luca insiste sullโ€™atteggiamento centrale di affidarsi alla grazia di Dio e non su altre sicurezze. Eโ€™ la fiducia nel Signore che puรฒ far andare avanti. Eโ€™ lui che apre nuove porte e strade e a noi richiede una disponibilitร  coraggiosa e libera. Eโ€™ lui che apre le porte al cammino della parola. Importante รจ un cammino comune, il riferirsi alla comunitร , e lโ€™apertura ad uscire oltre i confini serrati da porte chiuse: โ€œNon appena furono arrivati, riunirono la comunitร  e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fedeโ€.

La pagina dellโ€™Apocalisse orienta a guardare la nuova Gerusalemme, una cittร . La cittร  santa รจ presentata nel quadro di un nuovo cielo e una nuova terra. Il mare โ€“ simbolo di ogni forza del male โ€“ non cโ€™รจ piรน e la cittร  assume il profilo di donna: come sposa illuminata mentre รจ pronta ad incontrare il suo sposo.

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Apocalisse โ€“ un libro scritto nel tempo della prova e della grande persecuzione โ€“ invita a guardare oltre. Spinge a fissare lo sguardo sul fine della storia: non un giardino (il paradiso) ma una cittร  sarร  il futuro della vita. La cittร  รจ costruzione umana, luogo del vivere insieme, incrocio di natura e di cultura, di ambiente e di opera umana, รจ incontro, costruzione e presenza di relazioni.

Al centro della cittร , detta โ€˜dimora di Dio con gli uominiโ€™ sta la presenza di colui che ha per nome โ€œDio-con-loroโ€. Lโ€™Emmanuele (Mt 1,23; Is 7,14) Gesรน รจ il Dio con noi: รจ il nome che ricorda la promessa di Gesรน risorto, โ€˜ecco io sono-con-voi tutti i giorni fino alla fine del mondoโ€™ (Mt 28,20). Questa cittร  reca in sรฉ qualcosa di nuovo e luminoso: le cose di prima sono passate, non cโ€™รจ piรน la morte nรฉ lutto nรฉ lamento nรฉ affanno: un nuovo mondo iniziato.

Apocalisse, nel tempo della prova, richiama al grande progetto di Dio che รจ disegno di incontro e di pace, secondo il sogno di Isaia: โ€˜Tripudierรฒ con Gerusalemme, gioirรฒ con il mio popolo; mai piรน le lacrime mai piรน il lamento risuoneranno in lei. E costruiranno case e le abiteranno; e pianteranno vigne e ne mangeranno il fruttoโ€ (Is 65,19.21)

La pagina del vangelo indica la via che Gesรน lascia ai suoi, il comandamento nuovo. Nel quarto vangelo la morte di Gesรน รจ presentata in modo paradossale e spaesante come momento di โ€˜glorificazioneโ€™. Gesรน manifesta la gloria di Dio proprio sulla croce perchรฉ lรฌ, nel luogo del dolore e dellโ€™ingiusta condanna si fa visibile lโ€™amore che giunge sino alla fine: โ€˜avendo amato i suoi โ€ฆ li amรฒ sino alla fineโ€™.

Gesรน lascia cosรฌ ai suoi il nuovo comandamento che riassume e compie ogni altro comandamento: โ€˜amate come io vi ho amatiโ€™. Non si tratta tanto o solamente di seguire un esempio, ma di trovare in lui la forza di amare in tale modo. Gesรน indica la via dellโ€™amore quale strada per essere suoi discepoli: โ€˜da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altriโ€™. Vivere cosรฌ, come lui ha vissuto, รจ giร  partecipare alla sua gloria.

Eโ€™ invito ad affidarci a lui, ad accogliere lโ€™amore che non tiene per sรฉ. Eโ€™ anche invito a riconoscere coloro che attuano questa sua parola come gli autentici discepoli di Gesรน e lasciarci cambiare.

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