Commento al Vangelo di domenica 19 Agosto 2018 – P. Marko Ivan Rupnik – Congregazione per il Clero

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XX Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Quei Giudei della volta scorsa, che in Giovanni sono quelli che sostengono e osservano la posizione ufficiale della loro tradizione, quelli che mormoravano perchรฉ aveva detto di essere il pane disceso dal cielo (cf Gv 6,41), oggi discutono aspramente: โ€œCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?โ€ (Gv 6,52). La carne, nel mondo ebraico semitico, significa la persona umana in tutta la sua realtร , soprattutto quella immediatamente percepita, piรน esposta, piรน fragile, piรน vulnerabile. Qui Cristo, dicendo che praticamente tutto quello che di lui possono vedere e toccare รจ il nutrimento, chiude ogni possibilitร  di comprendere in modo gnostico il suo messaggio, la sua vita (cf Gv 6, 51.58).

Il processo cui lโ€™uomo รจ normalmente abituato consiste nellโ€™insegnare, mettere in pratica e poi aspettare il premio, che evidentemente รจ dovuto. Ma Cristo dice esattamente il rovescio, che la sua vita stessa, cosรฌ come la si vede รจ questa sapienza che nutre la vita, รจ questa vita/sapienza.

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Lui ha un Padre con cui sta sempre in dialogo, cโ€™รจ sempre una missione, e questa vita umana che Lui vive diventa la salvezza per il mondo, per tutta lโ€™umanitร , proprio per la sua relazione con il Padre (cf Gv 14,31). Tutto questo รจ la sua carne. Questa รจ la storia della sua carne: la missione, Colui che lo ha mandato, lโ€™obbedienza a Lui, fare solo ciรฒ che vede dal Padre, dire solo ciรฒ che il Padre comanda. Tutta questa vita che diventa cibo per il mondo รจ rinchiusa nellโ€™Eucaristia, in quel pane che Lui ci lascerร .

Non รจ una visione ideale ma una storia, quella che Lui vive nella sua carne, nella realtร  umana tale e quale, a diventare cibo per ogni realtร  umana. Tutto questo รจ rinchiuso nellโ€™Eucarestia. โ€œChi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in luiโ€ (Gv 6,56).

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รˆ curiosa questa sottolineatura del cibo, si parte con il mangiare del verbo fago (cf Gv 6, 53) ma si arriva addirittura al trogo (Gv 6,54) che รจ piuttosto riferito al modo di mangiare degli animali, masticando con i denti. Ovvero masticare cosรฌ tanto da vedere la concretezza, da chiudere la possibilitร  di una idealizzazione, di un romanticismo, di un devozionismo. Perchรฉ si vede che si tratta di una assunzione, di un assorbimento di quella realtร  per la mia realtร .

Siamo ben lontani da qualsiasi intellettualismo gnostico o intimismo romantico, si tratta proprio della questione della vita vera dellโ€™uomo e bisogna mangiare e nutrire questa vita, bisogna masticare. Perciรฒ non basta la Parola, non basta spiegare e stare con la Parola di Dio, bisogna proprio mangiare la carne di questa Parola che รจ la vita, perchรฉ รจ facile cadere nellโ€™idealismo della dottrina, delle cose che bisogna poi mettere in qualche modo in pratica. Ma รจ lโ€™opposto, lโ€™inizio รจ la pratica, รจ la realtร  umana, รจ da lรฌ che si parte. Perchรฉ quella รจ la vita vera e quella si mastica, altrimenti non avrete vita in voi (cf Gv 6, 53), perchรฉ la realtร  umana, tale e quale รจ, non รจ fonte della vita, cโ€™รจ bisogno di una vita.

Questo avere la vita ci rimanda a Giovanni 5,26: โ€œCome infatti il Padre ha la vita in sรฉ stesso, cosรฌ ha dato anche al Figlio di avere la vita in sรฉ stessoโ€ e a Giovanni 6,57: โ€œCome il Padre che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me, vivrร  per meโ€. Sono solo due che hanno la vita in sรฉ stessi: il Padre e il Figlio.

Lโ€™uomo non avendo la vita la cerca sempre, dovunque la trova vive una sottomissione, vive per quello che gli ha dato vita e di questo abbiamo unโ€™esperienza continua. Dove uno assapora un poโ€™ di vita, lรฌ si attacca.

Ma ora la vera liberazione ha come sottofondo lโ€™Agnello pasquale, che si mangia e si beve. Cโ€™รจ il sangue che salva la vita. La vera liberazione adesso sarร  che lโ€™uomo non avrร  piรน bisogno di andare a cercare la fonte della vita, perchรฉ la stessa realtร  umana che io vivo e che รจ fragile, precaria e che ha bisogno di forza, proprio la realtร  che io vivo la trovo giร  assunta in Cristo e diventa per me il cibo.

Allora divento ciรฒ che mangio, cioรจ vivo per Lui. Il dono si nutre con il dono e il dono nutre il dono. Questo รจ nutrirsi della Parola. Mangiare e vivere lโ€™Eucarestia come nutrimento della vita fa di me una vita che รจ dono, perchรฉ vivo per Cristo. Come Cristo per il Padre รจ un dono per noi, cosรฌ noi ci nutriamo con un dono che ci fa dono.

E perciรฒ รจ molto importante anche per la nostra esperienza quotidiana, perchรฉ se tu vivi come un dono per Cristo, non cerchi le cose per te, non cerchi il pagamento del bene che hai fatto. E in questo essere dono si possono anche sbagliare molte cose nella vita, ma come dono si puรฒ continuare a offrirsi, nella carne.

P. Marko Ivan Rupnik – Fonte

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XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 19 Agosto 2018 anche qui.

Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse alla folla: ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร  in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป.
Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร  per me.
Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร  in eternoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 19 – 25 Agosto 2018
  • Tempo Ordinario XIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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