p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
โVenite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poโโ. Eโ lโinvito di Gesรน agli apostoli โche si riunirono attorno a Gesรน e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnatoโ.
Lโesito di tutto questo โfare e insegnareโ, sembra dire Marco, e con esso il senso di tutta lโattivitร degli apostoli, sta nel riposo, a cui Gesรน li invita, in disparte.
Sta qui racchiuso un importante elemento del seguire Gesรน e dello stare con lui. Gesรน, nei momenti in cui veniva cercato e quando le folle lo circondavano, si ritirava tutto solo, in un luogo solitario (cfr. Mc 1,35; 6,46). In questi momenti Gesรน viene ritratto da Marco nella sua preghiera, che รจ innanzitutto distanza dalla visibilitร , allontanamento da modi sbagliati di cercarlo, generate da attese di gesti eccezionali, dalla ricerca di un capo da esaltare. Gesรน vivve invece silenzio e nella intimitร lasciando spazio alla relazione che รจ radice della sua vita, lโincontro con lโโAbbร โ.
In questi passaggi di distanza e ascolto Gesรน chiama anche i suoi accanto a sรฉ, a condividere la sua scelta di chi non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e quindi scendere, farsi piccolo. Li chiama non allโazione ma al riposo, in disparte. Non si tratta solamente di un invito al riposo dopo la fatica, ma piรน profondamente lโaprire loro lo sguardo su ciรฒ che costituisce la radice e la sorgente di ogni loro fare e insegnare, quella relazione viva personale ed intima con il Padre.
In questo si puรฒ cogliere il senso profondo della preghiera che Gesรน desidera trasmettere ai suoi: la sua preghiera รจ un tempo di incontro, fatto non di parole, di rituali, di particolari attivitร , ma un tempo donato, segnato dal riposarsi, dallโattitudine a ricevere, dalla gratuitร che sorge dal riconoscimento che ogni cosa viene dal Padre e dalla consapevolezza che lโunica cosa richiesta รจ lโabbandono fiducioso a lui. Il โluogo solitarioโ evoca il deserto, luogo biblico della prova, ma anche luogo in cui, senza orpelli e difese, si puรฒ vivere lโincontro con Dio nellโamore. Eโ lo spazio del fidanzamento tra Dio e il suo popolo e di cambiamento nellโaccogliere il dono di un rapporto con lui non piรน da servi, ma da amici con il Dio dellโamore.
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In questo brano compare anche unโespressione assi significativa: โ(Gesรน) vide molta folla e si commosse per loro, perchรฉ erano come pecore senza pastore, e si mise ad insegnare molte coseโ. Lo stringersi delle viscere รจ sentimento propriamente femminile nel โsentireโ dentro di sรฉ sofferenze e angustie dei figli. La compassione di Gesรน nei confronti delle folle reca i tratti del coinvolgimento profondo. Non รจ sguardo paternalistico di assistenza. Gesรน รจ coinvolto nella condizione di coloro in cui egli si identifica. Eโ espressione che nella Bibbia รจ riferita alle โviscere di misericordiaโ del Padre: โNon รจ forse Efraim un figlio caro per me, un mio fanciullo prediletto? Infatti, dopo averlo minacciato me ne ricordo sempre piรน vivamente. Per questo le mie viscere si commuovono per lui, provo per lui profonda tenerezzaโ (Ger 31,20)
Eโ questa lโattitudine del pastore che accompagna , si fa solidale perchรฉ conosce le sue pecore e condivide con loro lโesistenza e si prende cura di ognuna di esse: รจ Dio che โcome un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna, porta gli agnellini sul petto e conduce pian piano le pecore madriโ (Is 4,11; cfr Dt 32,11). Lโautentico pastore di un gregge disperso e senza guida รจ Jahwรจ. Gesรน guarda alle folle che lo cercano come gregge disperso e in attesa di guida e cura. Nel suo sguardo si rende presente quanto la prima comunitร ha colto dello stile di Gesรน. Nella sua vita attua quanto era stato promesso: โIl Signore, il Dio della vita in ogni essere vivente, metta a capo di questa comunitร un uomo che li preceda nellโuscire e nel tornare, perchรฉ la comunitร del Signore non sia un gregge senza pastoreโ (cfr. Num 27,16-17). Il suo andare e insegnare รจ per un grande raduno di affaticati e oppressi perchรฉ trovino in lui la serenitร del riposo. Nellโincontro con lui si incontra la cura e tenerezza del Dio della compassione.



