p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Due discepoli, Giacomo e Giovanni, che seguivano Gesรน lungo la strada lo interrogano: โconcedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistraโ.
Questa domanda racchiude unโattesa e un modo di intendere la via di Gesรน come conquista di un potere da cui puรฒ derivare lโacquisizione di un ruolo e un posto di privilegio per i piรน vicini. Con la sua durezza Marco nel vangelo raffigura i discepoli come coloro che non capiscono e nemmeno seguono Gesรน. Gesรน risponde con un linguaggio simbolico e parla di calice e di battesimo: โPotete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo che io ricevo?โ. Nella Bibbia il calice รจ associato alla situazione che gli empi devono subire. Il Salmo 75,9 parla di un calice colmo di vino che gli empi dovranno bere. Eโ simbolo dellโira di Dio per coloro che operano il male. Gesรน con questo rimando intende parlare di se stesso: nella sua vita prende la condizione di chi รจ piรน lontano di chi รจ โmaledettoโ. Il suo cammino รจ in solidarietร con i peccatori, lontani da Dio. Lโimmagine del battesimo โ che significa immersione โ rinvia poi ad una situazione di morte. Nei salmi chi รจ immerso nelle acque vive nel dramma di essere perduto: โaffondo nel fango e non ho sostegno, sono caduto in acque profonde e lโonda mi travolgeโ (Sal 69,3).
Gesรน indica in tal modo la sua strada: non si tratta di un percorso di ascesa, di conquista di potere, di gloria e potenza, ma di umiliazione e morte. Sullo sfondo รจ lโannuncio della croce stessa.
Dice anche loro che il โregnoโ รจ dono del Padre e non dipende da progetti umani. I due discepoli sono particolarmente sicuri e rispondono โnoi possiamo fare questoโ, ma Gesรน indica ad un orizzonte nuovo. Propone loro una via diversa, contro corrente rispetto alle mire umane di affermazione e supremazia: โsapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuol essere grande tra voi si farร vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi si farร servo di tuttiโ.
In queste parole si puรฒ ritrovare una descrizione della via di Gesรน, quale strada del servizio e del dono di sรจ per tutti. Nella sua prassi egli attua la missione del โservoโ: โIl Figlio dellโuomo infatti non รจ venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiโ.
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La sua via รจ accostabile a quella del servo, una figura che il secondo-Isaia vissuto nel tempo della fine dellโesilio aveva delineato nei suoi scritti. โDisprezzato e reietto dagli uomini, che ben conosce il patireโ. Tuttavia il servo sofferente รจ come una pianta nel deserto e come una radice in terra arida. La sua vita arreca linfa nuova e porta feconditร . Benchรฉ egli sia sottoposto al disprezzo e alla condanna, proprio nel suo offrirsi per gli altri va compiendosi la salvezza di Dio. Il suo soffrire รจ dono della sua vita in rapporto a tutto il popolo e diviene esperienza di salvezza per tutti. โIl giusto mio servo giustificherร molti egli si addosserร la loro iniquitร โ. Marco nel suo vangelo presenta Gesรน come colui che รจ venuto per servire e non per essere servito e legge nel suo progetto di vita il compimento delle caratteristiche del โservo di Jahwรจโ.
Marco raccoglie cosรฌ un altro fondamentale insegnamenti di Gesรน ai suoi lungo la via: si tratta di fare proprio il suo destino. La sua proposta รจ un modo alternativo di vivere i rapporti. In contrasto con la ricerca dei primi posti Gesรน invita a vivere nella gratuitร del servizio. La via che Gesรน ha seguito apre liberazione dalla schiavitรน e dalla morte per tutti. Su questa via chiama i suoi a seguirlo.
Alessandro Cortesi op



