Commento al Vangelo di domenica 17 maggio 2015 – don Mauro Pozzi

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Il commento al Vangelo di domenica 17 maggio 2015 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

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San Paolo ci aiuta a capire meglio il mistero dellโ€™Ascensione quando dice: cosa vuol dire che ascese, se non che prima era disceso qui sulla terra. Il momento della salita al cielo segna la fine della missione terrena di Gesรน e lโ€™inizio di quella degli apostoli che dovranno ora evangelizzare il mondo. Il Maestro costi- tuisce apostoli, evangelisti, profeti, pastori e maestri. In una parola il suo mandato genera la chiesa, che ha il compito di battezzare e divulgare la buona notizia, il vangelo della sua incarnazione, morte e resurrezione per la salvezza di tutti coloro che crederanno. I pochi anni della predicazione di Gesรน sulla terra hanno cambiato per sempre il corso della storia e la sua Ascensione al cielo apre una prospettiva di eternitร  che lโ€™umanitร  sembrava avesse perduto. Lui รจ come la guida che in cima alla cordata tira su tutti gli altri. Senza questo esito finale la vita avrebbe davvero poco senso. La chiesa รจ la comunitร  dei credenti e ciascuno ha la sua funzione, ma tutti hanno il dono dello Spirito Santo, tanto รจ vero che i segni che Gesรน promette non sono per gli apostoli sol- tanto, ma per tutti i credenti. Il primo รจ la possibilitร  di scacciare i demoni, cioรจ di combattere il peccato in ogni sua forma e manifestazione. A questo siamo chiamati tutti distinguendo sempre il peccato dal peccatore. La chiesa non combatte gli uomini, ma si oppone a dei comportamenti se sono sbagliati. Par- leranno lingue nuove, infatti il vangelo รจ destinato al mondo intero, non solo agli ebrei. Il papa a Pasqua ha fatto gli auguri in sessanta lingue diverse. Que- sto ci conferma che la chiesa รจ cattolica, cioรจ universale. Prenderanno in mano serpenti e il veleno non recherร  loro danno. Noi apparteniamo a una nazione es- sendo soggetti a degli obblighi civili, viviamo e lavoriamo come tutti, per cui siamo a contatto non solo col bene, ma anche col male, con i peccati e le catti- ve abitudini del mondo, ma se crediamo tutto questo non ci scalfisce. La no- stra vera patria รจ il cielo. Imporranno le mani ai malati e questi guariranno. Lo scopo della nostra esistenza รจ di fare del bene agli altri, cercare di contribuire alla loro salvezza, senza preoccuparci della nostra. Saremo guariti se guarire- mo. รˆ evidente che si parla della salute dellโ€™anima prima di tutto. Capita anco- ra oggi di aver notizia di guarigioni miracolose, ma nessuno vive in eterno. รˆ lโ€™anima che deve essere guarita e i sacerdoti possono sanarla imponendo le mani. Adesso tocca a noi rispondere al mandato di Gesรน, come allora fecero gli apostoli.

[ads2] Ascensione del Signore

Colore liturgico: bianco

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Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, [Gesรน apparve agli Undici] e disse loro: ยซAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederร  e sarร  battezzato sarร  salvato, ma chi non crederร  sarร  condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demรฒni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherร  loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป.
Il Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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