Commento al Vangelo di domenica 16 Dicembre 2018 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

484

Domenica in cui rallegrarsi, gioire, essere lieti… nonostante tutto! Sì, proprio così, essere lieti nonostante tutto.

Non sono cieca, non faccio della fede un talismano magico, non credo che affidarsi a Dio risolva ogni problema, non penso che la qualità della fede sia direttamente proporzionale alla quantità di denti che si vedono in un sorriso.

Eppure, sento di poter dire che questa terza domenica ci rimette tra le mani un invito irrinunciabile: la gioia. Una gioia possibile anche nella consapevolezza del peccato. Una gioia possibile anche in un momento di estrema sofferenza. Una gioia possibile anche tra le lacrime.

Non sono contraddizioni. Sono semplicemente modi diversi di guardare il mondo, la realtà e noi stessi.

Una gioia talmente paradossale è resa possibile dalla presenza di Dio in noi.

Ricordate come nel Vangelo della II domenica di Avvento avevamo riflettuto sul dono della Parola che viene a noi, come a Giovanni, e in noi resta? Ecco, proprio quella presenza, presenza di Dio stesso, è qualcosa di dinamico: trasforma il nostro cuore, trasforma la nostra attesa, trasforma i nostri orizzonti di senso.

Chi ha Dio nel cuore ha di che gioire. Sa chi e che cosa mettere al centro della sua esistenza. Chi attende null’altro che il pieno compimento della vita di Dio nella sua stessa vita sa sempre gioire, perché accoglierà ogni singolo istante come tratto di strada verso la pienezza. Spero non sembri troppo assurdo tutto questo. Non lo è. Anzi!

Dio si fa a noi talmente vicino da farci vivere di se stesso e questa è la più vera causa di gioia per chi si apre a lui.
E allora vieni, Signore della vita, e vivi in noi, trasforma le nostre attese, perché possiamo gioire della tua bella presenza anche nei più scoscesi e fragili dirupi della nostra esistenza.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Vieni, Signore, attesa di ogni cuore

Vieni, Signore Gesù,
stiamo preparando la nostra casa,
il cuore, alla tua venuta.
Vieni, tu che nascendo fai risplende Dio nella storia.
Vieni, tu che dello Spirito Santo ci doni la forza.
Vieni, il nostro cuore ti attende.
Vieni, e insegnaci a sperare ciò che conta,
a desiderare ciò che vale:
Dio in noi, vita che ci riapre alla vita.
Vieni, Signore Gesù!

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

 

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 16 dicembre 2018 anche qui.

Lc 3,10-18

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

  • 09 – 15 Dicembre 2018
  • Tempo di Avvento II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

[/box]