LโEsodo รจ faticoso cammino del popolo dโIsraele che vive la durezza del deserto fino alla rivolta contro Mosรจ mormorรฒ contro Mosรจ: โPerchรฉ ci hai fatti uscire dallโEgitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?โ
La mormorazione รจ una protesta carica di sospetto, si nutre del dubbio che le fatiche del cammino non abbiano un senso. In particolare รจ rivolta contro Dio che non corrisponde alle attese: aveva promesso liberazione ma cโรจ solo sofferenza. Il popolo avverte lโattrazione per le facili sicurezze della schiavitรน: non valeva la pena tutto questo cammino per venire a morire di sete nel deserto. โil Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ. Massa (tentazione) e Meriba (protesta) rimangono nella memoria dโIsraele come momento della tentazione nel credere.
Come credere di fronte ad un Dio che non risponde e rimane in silenzio?
La donna di Samaria, come molti dei personaggi del IV vangelo รจ un esempio di un itinerario di ricerca e di fede: il suo incontro con Gesรน si svolge come dialogo. Gesรน per primo le si fa incontro. Al suo farsi avanti corrisponde nella donna stupore e ricerca, ma anche incomprensione. Gesรน suscita un cammino nel cuore di questa donna e la apre ad interrogarsi sulla sua inquietudine e le sue attese. Il dialogo continua fino al momento in cui Gesรน dice: โSe tu conoscessi il dono di Dio e chi รจ colui che ti dice โdammi da bereโ, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua vivaโ. Lโacqua รจ bene essenziale per la vita. Da questa ricerca e da questa sete Gesรน guida la donna ad aprirsi ad una attesa profonda: non รจ un attesa diversa e distante dalla sua quotidianitร ma sta al cuore della sua ricerca.
Dallโattesa dellโacqua il dialogo si apre alla questione del luogo dove adorare Dio. Nel conversare si apre anche un manifestarsi a poco a poco del volto di Gesรน: non solo un giudeo, forse grande come Giacobbe (4,12), non solo un profeta (4,19) ma il Messia, colui che annunzierร ogni cosa, che fa incontrare il Dio (4,25-26).
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Gesรน aiuta la donna a compiere un percorso a partire dalle sue ricerche e attese, la aiuta a scendere in profonditร (il pozzo) e ad aprirsi ad un credere che diviene incontro. Gesรน si rende luogo di incontro con Dio, e Dio si adora non su un monte o su di un altro ma โin spirito e veritร โ, nel coinvolgimento della vita. Il futuro atteso legato allโattesa di un messia ha giร avuto inizio: โSono io che ti parloโ (4,26). Egli stesso รจ via aperta, luogo di incontro con il Padre.
Il percorso del credere sta dentro la vita, va oltre i luoghi e la fissazione di Dio in costruzioni umane, apre a profonditร racchiuse nel quotidiano, nella vita umana. Eโ un cammino che coinvolge personalmente ma si apre anche ad altri passando per una testimonianza: โMolti piรน credettero per la sua parola e dicevano alla donna: non รจ piรน per la tua parola che noi crediamo; ma perchรฉ noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi รจ veramente il salvatore del mondoโ (4,41-42).
Alessandro Cortesi op
p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
