Commento al Vangelo di domenica 14 Ottobre 2018 – p. Alessandro Cortesi op

“Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?” Questa domanda è rivolta a Gesù da ‘un tale’. Un volto senza nome che potrebbe forse raffigurare ogni profilo di persona in ricerca, toccata dal desiderio di trovare un senso profondo per la propria vita. Si tratta di ‘un tale’ educato nella tradizione religiosa, osservante della legge. E’ un uomo con apertura sincera e buono. Gesù manifesta sentimenti di accoglienza e benevolenza: “Fissatolo lo amò…”. Nell’incontro si fa strada una proposta: “una cosa sola ti manca: va’ vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Gesù propone di compiere un passo che non riguarda una osservanza ma coinvolge tutta la vita: gli chiede di intendere la vita nel seguirlo attuando una libertà nuova. Gli indica la via di una povertà scelta con libertà nel farsi solidale con i poveri. Indica la via per entrare così in rapporto con lui condividendo il suo cammino: è una liberazione da quanto appesantisce per ‘venire e seguirlo’.

Nella tradizione questa pagina è stata letta spesso come esempio di una chiamata rivolta solo a qualcuno. Nel quadro del vangelo risulta invece una proposta di Gesù rivolta a tutti coloro che desiderano seguirlo: dopo aver parlato del progetto di Dio sul rapporto tra uomo e donna nel cap. 10 Marco pone questo episodio che tocca il rapporto con i beni. Quel tale “se ne andò via afflitto perché aveva molti beni”. Quel tale sperimenta la difficoltà nel seguire Gesù e nell’accogliere la radicalità della sua proposta. Questa scena invita a vivere un rapporto diverso e nuovo con i beni. La salvezza, il senso della vita, non è da riporre nelle ricchezze: “Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio… è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.

Questa immagine può trovare varie spiegazioni: forse cammello indica una corda utilizzata dai marinai, così la cruna può esser rinvio ad una porta stretta della città di Gerusalemme detta ‘cruna d’ago’ da cui si passava quando le altre porte erano chiuse forse. Il messaggio al cuore di quest’immagine è il richiamo a seguire di Gesù non affidandosi alle proprie forze. Per questo i discepoli vivono smarrimento e paura: “e chi mai si può salvare?” Gesù indica loro l’affidamento senza riserve a Dio, per trovare solo in lui la forza per vivere rapporti nuovi. Non nasconde loro che la pretesa di considerare la salvezza un progetto umano è fallimentare: affidare la salvezza alle ricchezze è impossibile: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! perché tutto è possibile presso Dio”: è questo il grande annuncio dell’opera del Dio.

Il senso autentico della vita non si ritrova come esito di conquista o ricompensa di sforzi e meriti, non proviene dall’osservanza dei comandamenti, ma è radicalmente dono, è agire gratuito di Dio che invita ad un cammino a seguire e trasforma la vita suscitando la nostra libertà. Non è solo un bene da attendere nel futuro ma è esperienza possibile sin dal presente nella vita quotidiana. Per tutti coloro che seguono Gesù c’è un lasciare, un uscire, e un ritrovare, uno scoprire relazioni nuove nella condivisione: “non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna”.

E’ importante sottolineare una variazione in questa frase: manca il riferimento al ‘padre’ nella seconda parte. Nel quadro della società fortemente patriarcale in cui Gesù vive egli indica che la sua comunità, la nuova famiglia che raduna con chi lo segue non dovrà riproporre le forme del dominio e della superiorità, ma porsi in modo alternativo secondo uno stile di fraternità di uguali.

“La Parola di Dio è viva, efficace…” ascoltare la Parola di Dio è fonte di vita per i credenti. Essa è viva e opera nella nostra vita.

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XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Vendi quello che hai e seguimi.

Mc 10, 17-30
Dal Vangelo secondo Marco

17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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