In questa 28.ma Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesรน invita il giovane ricco, buon osservante dei comandamenti, a lasciare tutto per seguirlo. Ma questi si allontana rattristato a causa dei suoi molti beni. Allora il Signore dice ai suoi discepoli:
ยซQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!ยป.
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del carmelitano, padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Universitร Gregoriana:
Gesรน propone oggi un di piรน, ad un candidato discepolo che giร aveva vissuto in conformitร con i comandamenti e desiderava continuare ancora meglio nella vita buona. Una ricerca sincera, di corsa, per arrivare fino davanti al โmaestro buonoโ. Tra i due cโรจ uno sguardo di fiducia: dice il testo che โGesรน fissรฒ lo sguardo su di lui e lo amรฒโ. Cioรจ lo riconosce cercatore sincero, che vuole vedere la veritร su se stesso. Gesรน gli propone qualcosa a cui forse non aveva mai pensato: mettere le persone prima delle cose, dare senso pieno a questa inquietudine, lasciando il molto che possiede per seguire il โmaestro buonoโ. Eppure non ce la fa, e con tanta tristezza nel cuore. Non รจ ancora in grado di sopportare la veritร di se stesso: misurarsi non sul possesso ma sulla sequela. Cala la tristezza anche nel cuore di Gesรน: รจ mancato il coraggio, la libertร , il rischio. ร stato onesto e leale con la legge di Dio, ma questo passo di libertร dal possedere per essere discepolo non gli รจ riuscito, non ha osato. โQuanto รจ difficile!โ – commenta per due volte Gesรน – lasciare tutto per avere tutto. Un salto di qualitร : a volte diventa impossibile, troppo rischioso. Eppure a questo siamo invitati, a una generositร audace, senza rete.
Fonte: RadioVaticana

