Commento al Vangelo di domenica 14 Aprile 2019 – p. Alessandro Cortesi op

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Il racconto della passione secondo Luca รจ una rilettura degli eventi storici degli ultimi giorni di Gesรน alla luce dellโ€™incontro con lui risorto. Sono visibili alcuni elementi propri della sensibilitร  di Luca e della sua comunitร . Si puรฒ quindi leggere la lunga narrazione della passione cogliendo i tratti propri del terzo vangelo.

Un primo elemento รจ lโ€™attenzione alla via: la via della croce percorsa da Gesรน fino a Gerusalemme รจ la medesima via che anche il discepolo รจ chiamato a percorrere nel seguire lโ€™esempio del suo maestro. Gesรน รจ il โ€˜grande testimoneโ€™. Sulla via verso il luogo della crocifissione a Simone di Cirene viene dato di prendere la croce di Gesรน ed egli si trova a portarla dietro a lui (23,26). Eโ€™ un tratto proprio di Luca circa il โ€˜seguire Gesรนโ€™. Il discepolo รจ chiamato a seguire Gesรน nella quotidianitร  della vita: โ€˜Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi seguaโ€™ (9,23). Gesรน ha dato la sua vita in dono: questo รจ vangelo, bella notizia e qui sta il senso profondo della croce.

Nel narrare la passione Luca insiste sui tratti di Gesรน: รจ mite e vive la fedeltร  fino alla fine. Rifiuta la violenza mentre attorno a lui lโ€™ingiustizia lo schiaccia. Gesรน รจ presentato con i tratti del โ€˜servo di Jahwรจโ€™, profeta perseguitato ingiustamente che fino alla fine mantiene la solidarietร  con tutti, vivendo il perdono nel momento estremo (23,34).

Gesรน offre la misericordia del Padre quando, con il suo sguardo, rinvia Pietro a โ€˜ricordare le paroleโ€™ che lui stesso gli aveva detto (22,54-61): gli apre un futuro di perdono e gli dร  coraggio rinviandolo alle sue parole.

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Lโ€™intero racconto tiene presente lโ€™orizzonte della Pasqua: โ€œSi avvicinava la festa degli azzimi, chiamata Pasquaโ€ฆโ€ (22,1.7). Lโ€™avvicinarsi della festa di Pasqua non รจ solo un elemento della cronologia, ma รจ chiave per cogliere il senso degli eventi. Lโ€™agnello stava al centro della celebrazione ebraica di Pesah. Luca legge Gesรน come agnello. Pasqua era poi memoria di liberazione e alleanza, ricordo del passaggio dalla schiavitรน alla libertร  (cfr. 22,15-20).

Anche il complotto per uccidere Gesรน รจ letto in profonditร : ad un livello storico si attua il convergere e lโ€™accordarsi del potere religioso e di quello politico per eliminare Gesรน, un accordo che approfitta di un tradimento e di una serie di โ€˜consegneโ€™: โ€˜โ€ฆegli (Giuda) andรฒ a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro maniโ€™ (22,4). Ad un livello piรน profondo perรฒ Luca vede la passione di Gesรน come il suo libero consegnarsi nelle mani degli uomini e il rimettersi nelle mani del Padre. Nel momento della morte le sue parole sono: โ€˜questo รจ il mio corpo dato per voiโ€™ (22,19), โ€˜Padre, nelle tue mani consegno il mio spiritoโ€™ (23,46).

Nei momenti dellโ€™arresto, nel comparire davanti al sinedrio, a Erode e a Pilato, Luca scorge lโ€™attuarsi di un grande scontro tra Gesรน e le forze del male e fa accenno a โ€˜colui che separaโ€™, satana. Eโ€™ una lotta che attraversa lโ€™intera esistenza di Gesรน, mandato per rimettere in libertร  gli oppressi e per inaugurare un tempo di liberazione da ogni male (cfr. 4,18-19) fino al tempo fissato di uno scontro definitivo (cfr. 4,11).

Davanti al sinedrio le accuse portate a Gesรน sono di tipo religioso e compare il titolo di โ€˜Figlio dellโ€™uomoโ€™, titolo riferito al messia, con citazione del salmo 110. Davanti ai capi del sinedrio Gesรน รจ presentato come Messia e testimone fedele: giร  in questo momento si sta compiendo quella โ€˜salitaโ€™, il viaggio di Gesรน verso Gerusalemme: โ€˜da questo momento sarร  innalzato il figlio dellโ€™uomo seduto alla destra della potenza di Dioโ€™ (22,69).

Nellโ€™interrogatorio davanti a Pilato la questione al centro riguarda la pretesa di Gesรน di essere re: giร  lโ€™entrata di Gesรน a Gerusalemme era stata presentata come un corteo regale (19,20-40) con il saluto โ€˜benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore! Pace in cielo e gloria nel piรน alto dei cieliโ€™ (19,40).

Di fronte alla domanda di Pilato Gesรน rimane in silenzio. Il suo essere re รจ di tipo diverso dal potere di chi lo accusa. Cosรฌ pure nel silenzio davanti a Erode.

Eโ€™ un re che non salva se stesso ma รจ venuto per dare la sua vita: al momento della crocifissione si attua il compiersi di quellโ€™ โ€˜oggiโ€™ di salvezza che attraversa lโ€™intero vangelo. โ€˜Oggi sarai con me in paradisoโ€™ (23,43) รจ eco dellโ€™incontro con Zaccheo โ€˜Oggi la salvezza รจ entrata in questa casaโ€™ (19,9) e delle parole nella sinagoga: โ€˜Oggi si รจ adempiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoโ€ฆโ€™ (4,21).

โ€˜Stare nelle cose del Padre โ€˜(2,49) รจ la prima parola posta in bocca a Gesรน nel vangelo ed รจ anche lโ€™ultima prima della morte: racchiude lโ€™abbandono fiducioso al padre di misericordia di cui Gesรน parla nella parabola del padre che ha compassione e va in cerca dei suoi figli. Sulla croce Luca vede Gesรน come il giusto che dร  salvezza, non cerca di salvare se stesso, ma offre vita per tutti. Sarร  indicato come โ€˜il Viventeโ€™ alle donne al sepolcro nel mattino del primo giorno dopo il sabato (24,5; cfr 24,23).

Ma di fronte alla morte di Gesรน tutti i personaggi rimangono pensosi, osservando (23,35). Per tutti cโ€™รจ possibilitร  di una storia nuova di fronte a lui: รจ questa lโ€™attitudine richiesta anche a noi in questi giorni verso la Pasqua.

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