Commento al Vangelo di domenica 13 settembre 2015 – don Mauro Pozzi

- Pubblicitร  -

Il commento al Vangelo di domenica 13 settembre 2015 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

FAI LA TUA PARTE

[ads2]Voi chi dite che io sia? La domanda รจ per noi. Molti ammirano il Cristo, ma pochi sono disposti a seguirlo fino in fondo. Qualcuno pensa che sia solo un grande uomo, un filosofo, un profeta. Credere in lui รจ accettare anche la fatica della croce, il peso del mondo che rifiuta la sua divinitร . รˆ lโ€™errore di Pietro che confessa Gesรน come il Cristo, ma non sa capire la croce e cosรฌ Gesรน lo rimprovera allontanandolo da sรฉ. Satana vuol dire inciampo. Pietro รจ un ostacolo alla realizzazione del piano della salvezza. Sono parole molto dure. In realtร  quello che fa parlare lโ€™Apostolo รจ lโ€™affetto che nutre per il suo Maestro. Come รจ possibile che un uomo grande come Gesรน debba essere ucciso, che il Messia, colui che era atteso dai tempi piรน antichi, debba essere rifiutato? Certamente non รจ questo che gli viene rimproverato, ma il fatto che egli giudichi il disegno divino. Il vero discepolo รจ colui che rinnega se stesso e prende la sua croce. Cerchiamo di capire. La nostra vita รจ sospesa tra gioia e dolore. La sofferenza ne fa parte e non puรฒ essere eliminata, prova ne รจ che Gesรน stesso ha sofferto. Invece il principe del mondo, Satana, cerca in tutti in modi di farci credere che ogni forma di dolore sia uno sbaglio, unโ€™ingiustizia, qualcosa che ci allontana dal bene. รˆ falso, perchรฉ noi sappiamo che senza sacrificio e fatica non si cresce, non si impara, non si migliora. Inoltre la morte, anche se ci fa paura e non vorremmo che ci fosse, esiste e nulla le sfugge. La morte e il dolore non sono il male in sรฉ, certo fanno soffrire, ma sono delle vie di accesso a nuove opportunitร . Per cui il bene cโ€™รจ sempre, piuttosto manca la capacitร  di vederlo. Rinnegare se stessi significa allora rinunciare alla pretesa di capire tutto e di voler giudicare lโ€™operato di Dio, e mettersi con fiducia nelle mani della Provvidenza, che sa molto meglio di noi che cosa concorra al nostro vero bene. Prendere la propria croce non vuol dire essere contenti di soffrire o cercare di vivere nel peggior modo possibile, ma piuttosto saper accettare serenamente e fiduciosamente le difficoltร  e le fatiche della nostra vita, considerandole come strumenti per crescere. Se Gesรน avesse rifiutato la croce per noi non ci sarebbe salvezza, nรฉ lui, senza morire, sarebbe potuto risorgere. Per cui il Maestro strapazza Pietro perchรฉ capisca che non deve giudicare il disegno del Padre, ma deve piuttosto collaborare con coraggio alla sua realizzazione. รˆ attraverso la croce che si arriva alla resurrezione. Mettiamoci con fiducia nelle sue mani.

XXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Mc 8, 27-35
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesรน partรฌ con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarรจa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป. Ed essi gli risposero: ยซGiovanni il Battista; altri dicono Elรฌa e altri uno dei profetiยป.
Ed egli domandava loro: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Pietro gli rispose: ยซTu sei il Cristoยป. E ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciรฒ a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: ยซVa’ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiยป.
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร ยป.

- Pubblicitร  -

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 13 – 19 Settembre 2015
  • Tempo Ordinario XXIV, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...