In questa prima Domenica di Quaresima, la liturgia ci propone il passo evangelico in cui Gesรน viene condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo per tre volte. Gesรน gli risponde:
ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: โIl Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoโยป.
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del carmelitano, padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Universitร Gregoriana:
Dopo le ceneri, di mercoledรฌ scorso, altro classico passaggio della Quaresima รจ la scena delle tre tentazioni: esse sono un invito che il diavolo fa a Gesรน nel deserto a far un uso manipolatore della propria identitร di โFiglio di Dioโ. Usare capricciosamente la potenza di Dio per soddisfare la fame, buttarsi dal Tempio per fare spettacolo e lasciare tutti a bocca aperta, desiderare di dominare il mondo intero e per questo adorare Satana. Ma la potenza di Dio, che il Figlio possiede, รจ donata per amare e servire, non per spettacolo o arroganza o idolatria. In sostanza si tratta del rischio di strumentalizzare Dio, per autogratificazione. Forse come cristiani e come chiesa non sono queste le nostre tentazioni. Ma certamente non mancano illusioni e miraggi: come lโefficientismo fanatico, lโambizione della fama, lโindividualismo libertario. E tutto questo diviene come alternativa a Dio, surrogato della sua immagine e della sua presenza. Come per Gesรน, anche noi possiamo trovare nella Parola la luce e la risorsa per una fedeltร autentica e vigilante. Nella Parola ascoltata e vissuta e nella sollecitudine generosa verso gli altri, troveremo il miglior antidoto alla manipolazione di Dio e la risorsa per evitare idolatrie di autopromozione.
Fonte: RadioVaticana