Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 12 novembre 2017.
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ECCO LO SPOSO! ANDATEGLI INCONTRO!
Il capitolo 25 del vangelo di Matteo si apre con lโultimo dei cinque discorsi che suddividono la sua opera, a imitazione dei cinque libri della legge ritenuti scritti da Mosรจ. Ebbene questo capitolo contiene lโultimo accenno, lโultima volta, in cui lโevangelista parla del regno dei cieli, che, va ricordato, non รจ un regno nei cieli, ma significa il regno di Dio. E lโevangelista lo fa ricollegando questo discorso del regno dei cieli con questa parabola, alla fine del discorso della montagna, al capitolo settimo. In particolare quando Gesรน afferma che โnon chi dice signore signoreโ, non bastano gli attestati di ortodossia per essere in comunione con lui, ma chi collabora allโazione creatrice del Padre, โchi compie la volontร del Padre mioโ. E Gesรน aveva concluso il discorso della montagna con lโimmagine di un uomo pazzo che va a costruire la casa sulla sabbia e al primo maltempo la casa crolla, e la persona saggia, intelligente che invece la costruisce sulla roccia. Era immagine di chi ascolta la sua parola, ma poi non la mette in pratica e quindi la sua vita va in rovina, e chi invece lโascolta e poi la pratica. Leggiamo allora il capitolo 25 di Matteo.
โAlloraโ, lโevangelista si collega alla venuta del Signore nelle sue manifestazioni nella storia umana, โil regno dei cieliโ, che ricordo significala societร alternativa che Gesรน รจ venuto a realizzare, โsarร simile a dieci verginiโ, vergini sโintende ragazze ancora non sposate, quindi in etร da matrimonio โche presero le loro lampadeโ, per lampade non si deve intendere la piccola lampada di uso domestico, ma qui si tratta di torce, โe uscirono incontro allo sposoโ, una immagine di Dio, dal profeta Osea in poi, era che lui era lo sposo e il suo popolo la sposa. โCinque di esse erano stolteโ, letteralmente pazze, e qui lโevangelista adopera lo stesso termine che Gesรน proibisce di usare nella sua comunitร , dice โchiunque dice pazzo al proprio fratelloโ, e questo termine era stato usato appunto alla conclusione del discorso della montagna per il pazzo che va a costruire la sua casa sulla sabbia e va in rovina.โE cinque saggeโ, sagge come lโuomo che invece costruisce sulla roccia.
โLe stolte presero le loro lampade, ma non presero con sรฉ lโolio. Le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche lโolio in piccoli vasi. Poichรฉ lo sposo tardava, si assopirono tutte
e si addormentaronoโ, il tema non รจ quello della vigilanza perchรฉ tutte quante si addormentano, ma si tratta di avere la capacitร o no di andare incontro allo sposo.
โA mezzanotte si alzรฒ un grido: ecco lo sposo! Andategli incontroโ, qui Gesรน non si rifa agli usi matrimoniali del tempo, ma anzi li inverte, perchรฉ non erano le ragazze che andavano incontro allo sposo, ma era la sposa che, accompagnata dalle sue amiche, entrava nella causa dello sposo. Perchรฉ questa diversitร ? Appunto per attirare lโattenzione dellโuditorio. โAllora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampadeโ, e qui cโรจ il problema. โLe stolte dissero alle sagge: dateci un poโ del vostro olio perchรฉ le nostre lampade si spengonoโ, puรฒ sembrare strana ora la risposta negativa delle sagge che dicono โNo, perchรฉ non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e comprateveneโ, ma agiscono con raziocinio perchรฉ meglio in poche con le lampade per andare incontro allo sposo, piuttosto che in tanti perรฒ al buio. Quindi questโolio rappresenta qualcosa che tutti possono avere, perรฒ che non puรฒ essere prestato e vedremo di capirlo andando avanti.
โOra, mentre quelle andavano a comprare lโolio, arrivรฒ lo sposoโ, lโevangelista ci dร lโimmagine dellโincontro nuziale, la vita del credente non รจ fatta di chissร quali penosi sacrifici, ma รจ un crescendo di gioia nel rapporto con lo sposo, โe le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusaโ, anche questa รจ unโaltra incongruenza. Nel matrimonio, nelle nozze tutto il paese era invitato e le porte non si chiudevano, ma lโevangelista appunto ricalca queste stranezze per attirare lโattenzione dellโuditorio, e infatti si rifa a quanto Gesรน aveva espresso al termine del discorso della montagna.
โPiรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โSignore, signore, aprici!โ, esattamente come coloro che hanno gridato โsignore signoreโ e il Signore dice io non vi conosco, e gli aveva detto โnon vi conosco operatori di iniquitร โ, letteralmente costruttori del niente. Non basta il credere, non basta lโattestato di ortodossia, non basta la fedeltร alla dottrina, il Signore ci chiede di essere collaboratori alla sua azione creatrice e lโazione creatrice di Dio si fa comunicando vita. Ecco cosโรจ lโimmagine di questo olio. Nel vangelo, sempre nel vangelo di Matteo, Gesรน dirร โcosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli altri uomini perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendono gloria al vostro Padre che รจ nei cieliโ. Ecco questa luce, questo olio che dร la luce sono le opere buone e le opere buone uno non รจ che le puรฒ prestare allโaltro, o ci sono o non ci sono.
E quindi lo sposo qui risponde esattamente come Gesรน agli operatori di iniquitร , โMa egli rispose: In veritร io vi dico: non vi conoscoโ. Gesรน, il Signore, non conosce chi ha una relazione con lui basata sullโortodossia, sugli attestati di fedeltร , ma chi questa ortodossia, questi attestati di fedeltร li traduce in atteggiamenti pienamente umani, andando incontro ai bisogni e alle necessitร , alle sofferenze degli altri.
E poi lโinvito finale โVegliate dunqueโ, qui vegliare non significa restare svegli la notte perchรฉ di fatto tutti quanti dormono, ma significa essere pienamente consapevoli e attenti di quello che accade, vivere con pienezza qualunque istante della propria vita per essere capaci di collaborare allโazione creatrice del Signore.
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XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Sap 6, 12-16; Sal.62; 1 Ts 4, 13-18; Mt 25, 1-13
Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondoย Matteo
1Allora il regno dei cieli sarร simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sรฉ lโolio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche lโolio in piccoli vasi. 5Poichรฉ lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzรฒ un grido: โEcco lo sposo! Andategli incontro!โ. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: โDateci un poโ del vostro olio, perchรฉ le nostre lampade si spengonoโ. 9Le sagge risposero: โNo, perchรฉ non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e comprateveneโ. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare lโolio, arrivรฒ lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Piรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โSignore, signore, aprici!โ. 12Ma egli rispose: โIn veritร io vi dico: non vi conoscoโ. 13Vegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโora.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 Novembreย – 18 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXXII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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