Commento al Vangelo di domenica 12 marzo 2017 – Alberto Maggi

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Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 12 marzo 2017, seconda domenica di Quaresima.

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Trascrizione del commento

IL SUO VOLTO BRILLร’ COME IL SOLE

Commento al vangelo di p. Alberto Maggi OSM – Download in PDF

In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป.

Allโ€™udire ciรฒ, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: ยซAlzatevi e non temeteยป. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน solo.

Mentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loro: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dellโ€™uomo non sia risorto dai mortiยป.

Nel vangelo di Matteo ci sono quattro monti, l’uno in una relazione con l’altro. Al monte delle beatitudini corrisponde il monte della resurrezione, cioรจ praticando il messaggio di Gesรน, si fa l’esperienza del Cristo risorto e della vita indistruttibile; al monte delle tentazioni corrisponde il monte della trasfigurazione. La condizione divina, secondo l’evangelista, non si ottiene mediante l’adorazione del potere, ma attraverso il dono di se stesso. รˆ quello che l’evangelista esprime al capitolo 17 del suo vangelo. Leggiamo.

โ€œSei giorni dopoโ€, la datazione รจ preziosa, รจ importante: il sesto giorno, nella tradizione biblica, รจ il giorno della creazione dell’uomo, ed รจ anche il giorno in cui Dio, il Signore, sul Sinai manifestรฒ la sua gloria. In Gesรน si manifesta la gloria di Dio, nella pienezza della sua creazione. โ€œGesรน prese con sรฉโ€, prende con sรฉ Gesรน tre discepoli, i piรน difficili, quelli che poi avrร  come compagni, anche al momento della sua passione. Il primo viene presentato con il suo soprannome negativo, che significa il testardo, Simone, che viene presentato col soprannome Pietro, โ€œGiacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparteโ€, questa รจ un’indicazione preziosa che ci dร  l’evangelista: ogniqualvolta Matteo usa la formula โ€œin disparteโ€, รจ per indicare incomprensione o ostilitร , ottusitร  nei confronti di Gesรน e del suo insegnamento, quindi sappiamo giร  come va a finire il brano. โ€œin disparte su un alto monteโ€, ecco questo monte รจ la risposta al monte altissimo, sul quale il diavolo portรฒ Gesรน, offrendogli tutti i regni del mondo, a condizione di adorare il potere, cioรจ la condizione divina si ottiene attraverso il potere. Gesรน non รจ d’accordo, Gesรน mostra al suo tentatore, e ricordiamo che รจ stato Pietro, in questo vangelo, a ricevere da Gesรน l’epiteto satana, il suo diavolo tentatore, (che) la condizione divina non si ottiene attraverso il potere, ma attraverso il dono d’amore di sรฉ.

โ€œE fu trasfiguratoโ€, letteralmente ebbe una metamorfosi, โ€œdavanti a loroโ€, l’evangelista mostra qual รจ la condizione dell’uomo che passa attraverso la morte. Pietro, nel brano precedente, si era rivoltato contro Gesรน, perchรฉ non accettava l’idea di un messia che andasse a morire. Ebbene Gesรน mostra loro che la morte non รจ una fine, ma una pienezza di vita, la morte non distrugge la persona, ma la potenzia. โ€œil suo volto brillรฒ come il soleโ€, il sole รจ immagine della

pienezza della condizione divina, โ€œe le sue vesti divennero candide come la luceโ€, รจ l’immagine nella condizione divina, come quando Gesรน dirร  che i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre, e queste vesti candide sono quelle della resurrezione. Quindi Gesรน mostra che, passando attraverso la morte, la sua figura non solo non รจ stata distrutta, ma addirittura potenziata.

โ€œEd ecco apparvero loro Mosรจโ€, Mosรจ รจ il grande legislatore, โ€œe Eliaโ€, Elia รจ il grande profeta che, attraverso l’uso della violenza, impose l’osservanza della legge divina, โ€œche conversavano con luiโ€, รจ importante questa precisazione. Elia e Mosรจ, cioรจ quello che noi chiamiamo l’antico testamento, la legge ed i profeti, non hanno nulla a dire alla comunitร  di Gesรน, conversano con Gesรน; come sono i personaggi che hanno conversato con Dio, ora conversano con Gesรน.

โ€œEd eccoโ€, ed ecco qui il colpo di scena, โ€œPietroโ€, presentato con il solo soprannome negativo โ€œdisse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanneโ€, รจ importante quello che Pietro ha intenzione di fare. Pietro, ancora una volta in questo vangelo, continua nell’azione di satana, di diavolo tentatore di Gesรน, e qual รจ la tentazione? Il messia, secondo la tradizione, sarebbe apparso all’improvviso, durante la festa piรน importante d’Israele. Delle grandi feste d’Israele, ce n’era una, che era chiamata semplicemente la festa, non c’era bisogno di indicarla, di nominarla. Era la festa per eccellenza, era la festa delle capanne: tra settembre e ottobre, per una settimana, gli ebrei vivevano sotto delle capanne, in ricordo della liberazione dalla schiavitรน egiziana. Durante questa festa che ricordava la liberazione, sarebbe apparso il nuovo liberatore.

โ€œfarรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaโ€, al centro, per Pietro, non c’รจ Gesรน. Quando ci sono tre personaggi, il piรน importante sta sempre al centro. Per Gesรน non รจ, per Pietro non รจ Gesรน il personaggio piรน importante, ma รจ Mosรจ. Qual รจ la tentazione che fa Pietro a Gesรน? Ecco il messia che io voglio: un messia che osservi la legge di Mosรจ, con lo zelo profetico e violento del profeta Elia.

โ€œegli stava ancora parlandoโ€, ma a quanto pare Dio non รจ d’accordo con quello che dice Pietro, โ€œquando ecco una nube luminosaโ€, immagine che, nel libro dell’Esodo, indica la presenza liberatrice di Dio, โ€œli coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che dicevaโ€, naturalmente รจ la voce di Dio, โ€œquesti รจ il figlio mioโ€, figlio non s’intende soltanto colui che รจ nato, ma colui che assomiglia al padre nel comportamento, โ€œl’amatoโ€, cioรจ l’erede di tutto, โ€œin lui ho posto il mio compiacimentoโ€, le stesse parole che Dio ha espresso su Gesรน, al momento del battesimo, e poi un verbo imperativo: ascoltatelo, esattamente โ€œlui ascoltateโ€. Non dovete ascoltare nรฉ Mosรจ, nรฉ Elia, ma รจ in Gesรน che c’รจ la pienezza della volontร  divina, della rivelazione divina, lui va ascoltato.

โ€œAll’udire ciรฒ, i discepoliโ€, questo intervento divino provoca sconforto e desolazione, e segno di sconfitta, โ€œall’udire ciรฒ i discepoli caddero con la faccia a terraโ€, รจ un’immagine che indica il senso della sconfitta, della distruzione, โ€œe furono presi da grande timoreโ€, perchรฉ? Il messia che stanno seguendo in Gesรน, non รจ quello da loro sperato, il messia vittorioso, il messia che imporrร  la legge, il messia violento, ma tutto un altro, e quindi รจ una sconfitta dei loro sogni di ambizione, dei desideri di supremazia. โ€œMa Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒโ€, Gesรน li deve toccare esattamente come tocca gli ammalati, come tocca i morti, โ€œe disse: alzatevi e non temeteโ€. Ma la reazione dei discepoli ancora una volta รจ negativa: โ€œalzando gli occhi non videro nessunoโ€, cercano ancora, cercano ancora i punti di riferimento della tradizione del passato, cercano ancora Mosรจ, la legge che dร  sicurezza, cercano ancora Elia il profeta, che, col suo zelo, fa osservare questa legge, non c’รจ piรน nessuno. Non c’รจ nรฉ Mosรจ, nรฉ Elia, e, quasi a malincuore, l’evangelista scrive: โ€œnon videro nessuno, se non Gesรน soloโ€. Gesรน solo non gli basta, loro vogliono Gesรน, secondo la linea di Mosรจ e di Elia.

โ€œMentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loroโ€, quindi Gesรน si impone, โ€œยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dellโ€™uomo non sia risorto dai mortiยปโ€. Loro hanno sperimentato qual รจ la condizione dell’uomo che passa attraverso la morte, ma non si facciano illusione, devono ancora vedere quale tipo di morte Gesรน affronterร , la morte che la Bibbia

riservava ai maledetti da Dio, una morte infame, la morte della croce. Quindi, per evitare sentimenti d’entusiasmo fuori posto, non dite niente a nessuno, fino a che non sia risorto, cioรจ prima devo passare attraverso la morte, e di questo tipo di morte.

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 12 marzo 2017 anche qui.

II Domenica del Tempo di Quaresima

Mt 17, 1-9
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป.

All’udire ciรฒ, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: ยซAlzatevi e non temeteยป. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน solo.

Mentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loro: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai mortiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 12 – 18 Marzo 2017
  • Tempo di Quaresima II, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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