Le sono perdonati i suoi molti peccati, perchรฉ ha molto amato
In questo bellissimo brano biblico riscontriamo alcune caratteristiche proprie del terzo evangelo: lโattenzione di Luca per le donne, la sua insistenza sulla misericordia di Gesรน, lo spazio dato ai temi dellโospitalitร e del perdono.
Ci viene data anzitutto la possibilitร di constatare ancora una volta la portata davvero โrivoluzionariaโ dellโannuncio e della missione di Gesรน. Dapprima la situazione si presenta chiara e indiscutibile: una donna gravemente e abitualmente peccatrice entra allโimprovviso nella casa del fariseo e, forse non osando ungere il capo di Gesรน con il prezioso olio profumato che ha portato (come si usava in segno di onore con gli ospiti di riguardo), si pone dietro i piedi di Gesรน che sporgevano dal divano su cui era sdraiato a mensa (come si usava allora), e rende a questi piedi tutti gli onori possibili e immaginabili.
[ads2]Il suo comportamento si presta facilmente ad una pesante critica nei confronti di Gesรน: ma come, non sa il rabbi che una donna di tal fatta โcontaminaโ quelli che tocca rendendoli non idonei allโincontro con Dio? e non ricordava Deut.23,19, che proibiva di accettare doni per uso sacro da una prostituta? Cโera una sola possibile attenuante, che Gesรน non sapesse che tipo di donna fosse quella che gli rendeva omaggio. Lo pensa anche Simone; ma allora, che profeta รจ?
Questo รจ dapprima il quadro della situazione, ma ecco che proprio la parola di Gesรน (la piccola parabola e la successiva spiegazione), cioรจ lโannuncio che egli fa, il โkerygmaโ, rovescia la situazione, capovolge il quadro: Simone, il โgiustoโ che disprezza la prostituta, compare come colui che ama Gesรน meno della donna e lei, additata al pubblico ludibrio, viene abbondantemente elogiata da Gesรน per il suo comportamento, insistentemente contrapposto a quello del fariseo; โโฆtu non mi hai dato lโacqua per i piedi, lei inveceโฆtu non hai unto il mio capoโฆ..lei invece mi ha cosparso i piedi di profumoโฆ..โ
La parabola-kerygma ha svelato la โveritร โ dei personaggi implicati: come non puรฒ non riconoscere lo stesso Simone, colui cui viene condonato di piรน, ama di piรน; dunque la pubblica peccatrice ama il Signore molto piรน di Simone; cosa evidente non solo nel comportamento coraggioso e anticonformista della donna, ma nel fatto che il fariseo ha sรฌ invitato Gesรน a casa sua (segno di apertura e magari di simpatia nei suoi confronti), ma ha ben tenuto le distanze da lui (evitando di compiere nei suoi confronti gli usuali gesti di riguardo), per non apparire, agli occhi dei benpensanti, troppo compromesso con quel rabbi originale e anche โscandalosoโ!
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La โpuntaโ dellโepisodio appare dunque il rapporto perdono-amore, enunciato nella paraboletta e ripreso da Gesรน con unโinversione di termini, che sembra contraddire la prima affermazione, come si vede confrontando il v.42 con il v.47. Diamo la voce al biblista Mauro Orsatti: โChe cosa concludere? Il perdono di Gesรน รจ causa (parabola) o conseguenza (episodio)?….Il testo, bisogna riconoscerlo, offre qualche difficoltร di comprensioneโฆ..Una soluzione viene dalla considerazione del nostro rapporto con la divinitร . Gesรน con le sue parole ripropone il contrasto espresso nella parabola e piรน ancora nellโatteggiamento della donna. Il perdono di Dio e lโamore della creatura si inseguono in una complessa articolazione di rapporti che non รจ facile definire: per amare Dio bisogna essere perdonati (o almeno possedere una certa familiaritร con il divino, cfr. Giov. 6,44: โNessuno puรฒ venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandatoโ), quindi il perdono precede lโamore. Dโaltro canto, รจ altrettanto vero che gesti di amore favoriscono o โprovocanoโ il perdono, cosicchรจ lโamore precede il perdonoโฆโฆโฆ..Si puรฒ risolvere lโapparente contraddizione del rapporto amore-perdono e perdono-amore dicendo che entrambi sono veri: la donna riceve il perdono pieno dopo aver compiuto gesti di amore e questi gesti sono permessi da una conoscenza almeno complessiva della bontร di Gesรน.โ (M. Orsatti, Luca: vangelo al femminile, Ancora, pp.104-106)
Amore e perdono sono dunque correlativi. E per ciascuno di noi che cosa significano? Potremmo riflettere su come viviamo il Sacramento della Riconciliazione, sulla scorta dellโultimo โOrdo penitentiaeโ e con lโaiuto del Card. Martini (in โLโevangelizzatore in San Lucaโ pp.75-80 passim).
โLa confessione breve e frequente, in cui si elencano le proprie mancanze, puรฒ dar luogo a un โcolloquio penitenzialeโ, cioรจ un dialogo fatto con una persona che mi rappresenta la Chiesa, (concretamente un sacerdote), nel quale cerco di vivere la riconciliazione in una maniera piรน ampia.
Si comincia con una pagina biblica, magari un salmo, che uno ha cercato perchรฉ corrispondente al suo stato dโanimo; si recita poi una preghiera, magari spontanea, che mette subito in unโatmosfera di veritร . Segue un triplice momento:
a) Confessio laudis: dallโultima confessione, quali sono le cose per cui sento di dover maggiormente ringraziare Dio? Quelle cose nelle quali sento che Dio mi รจ stato particolarmente vicino, in cui ho sentito il suo aiuto, la sua presenza? Si comincia cosรฌ con unโespressione di ringraziamento e di lode, che mette la nostra vita nel giusto quadro.
b) Confessio vitae: a partire dallโultima confessione che cosa รจ che, soprattutto davanti a Dio, non vorrei che fosse stato? Che cosa mi pesa? Che cosa vorrei che Dio togliesse da me? Mettiamo tali situazioni davanti a Dio per esserne purificati, situazioni e fatti che richiamiamo alla nostra mente secondo uno schema di esame di coscienza (solitamente i dieci comandamenti e i precetti evangelici), per dichiararli al sacerdote e chiederne il perdono.
c) Confessio fidei: รจ la preparazione immediata a ricevere il perdono di Dio; davanti a Lui proclamiamo: Signore, io conosco la mia debolezza, ma so che Tu sei piรน forte. Credo nella tua potenza sulla mia vita, credo nella tua capacitร di salvarmi cosรฌ come sono adesso. Affido la mia peccaminositร a Te, rischiando tutto, la metto nelle tue mani e non ne ho piรน paura.
Occorre vivere lโesperienza di salvezza come esperienza di fiducia, di gioia, come il momento in cui Dio entra nella nostra vita e ci dร la Buona Notizia: โvaโ in paceโ, mi sono preso io carico dei tuoi peccati, della tua peccaminositร , del tuo peso, della tua fatica, della tua poca fede, delle tue interiori sofferenze, dei tuoi crucci. Li ho presi tutti su di me, me li sono caricati perchรฉ tu ne sia libero.
La confessione non รจ soltanto un dovere: รจ unโoccasione lieta in cui Gesรน aiuta ciascuno di noi a comprendere che cosa desidera che facciamo, e anche tutto quello che ci promette e tutto quello che ci dona.โ (Card. Martini)
Ileana Mortari – Sito Web
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XI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- 2 Sam 12, 7-10. 13; Sal 31; Gal 2, 16. 19-21; Lc 7, 36 – 8, 3
Lc 7, 36 – 8, 3
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitรฒ Gesรน a mangiare da lui. Egli entrรฒ nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella cittร , saputo che si trovava nella casa del fariseo, portรฒ un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciรฒ a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sรฉ: ยซSe costui fosse un profeta, saprebbe chi รจ, e di quale genere รจ la donna che lo tocca: รจ una peccatrice!ยป.
Gesรน allora gli disse: ยซSimone, ho da dirti qualcosaยป. Ed egli rispose: ยซDi’ pure, maestroยป. ยซUn creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonรฒ il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerร di piรน?ยป. Simone rispose: ยซSuppongo sia colui al quale ha condonato di piรนยป. Gli disse Gesรน: ยซHai giudicato beneยป.
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: ยซVedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perchรฉ ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama pocoยป.
Poi disse a lei: ยซI tuoi peccati sono perdonatiยป. Allora i commensali cominciarono a dire tra sรฉ: ยซChi รจ costui che perdona anche i peccati?ยป. Ma egli disse alla donna: ยซLa tua fede ti ha salvata; va’ in pace!ยป.
In seguito egli se ne andava per cittร e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermitร : Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demรฒni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 – 18 Giugno 2016
- Tempo Ordinario XI, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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