Commento al Vangelo di domenica 12 Dicembre 2021 – p. Alessandro Cortesi op

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

Inviti alla gioia attraversano le letture e rinviano alle radici della fede come affidamento a Dio che non dimentica e si prende cura dei suoi figli.

Gerusalemme, cittร  situata sul monte Sion, รจ presentata quasi come figura personalizzata insieme ai suoi abitanti: โ€˜la figlia di Sionโ€™ termine collettivo evoca un intero popolo. Il profeta vede la presenza del Signore in mezzo al suo popolo che prende con sรฉ i giusti e porta serenitร  e pace. La sua presenza risponde ad attese profonde e la gioia umana diviene riflesso della gioia stessa di Dio che viene per i poveri. La sua presenza scaccia il male e la sventura e genera nuova accoglienza. Lโ€™annuncio del profeta riguarda cosรฌ โ€˜Dio che vieneโ€™ non con tratti minacciosi ma arrecando gioia. Il suo venire suscita rapporti nuovi. โ€œGioisci figlia di Sionโ€ฆ non temere Sion, non lasciarti cadere le braccia!โ€ฆโ€.

Paolo riprende questo invito ed indica uno stile di vita da coltivare alla comunitร  a cui รจ profondamente legato: โ€˜Siate sempre lieti perchรฉ appartenete al Signoreโ€™. Essere nel Signore significa poter vivere nella certezza che Lui si prende cura di noi, anche nel dolore e nella crisi. โ€œrallegratevi nel Signore, sempre: ve lo ripeto, rallegratevi. La vostra affabilitร  sia nota a tutti gli uomini. Non angustiatevi per nullaโ€ (Fil 4,4)

Giovanni Battista, il profeta del deserto, interrogato dalle folle che gli chiedono โ€˜Che cosa dobbiamo fare?โ€™ indica un cambiamento da attuare. Pone lโ€™esigenza e lโ€™urgenza di una assunzione di responsabilitร . Nella vita รจ in atto un grande giudizio: tutto ciรฒ che non ha valore verrร  disperso come il grano quando รจ separato dalla pula. Le sue parole sono radicali nel presentare esigenze concrete per una prassi rinnovata. Indica una direzione chiara su cui impostare in modi nuovi lโ€™esistenza: si tratta di operare scelte di condivisione e di giustizia. In tale prassi di giustizia si esprime la fede nel Dio liberatore dellโ€™esodo.

Giovanni richiama a scelte che coinvolgano lโ€™esistenza e indica orizzonti concreti: rifuggire dallโ€™idolatria del denaro, dellโ€™orgoglio, del dominio, da ogni comportamento che opprime ed esclude. Denuncia cosรฌ la vacuitร  di ciรฒ che deve essere tralasciato per ricercare nella vita lโ€™essenziale. La pula รจ immagine concreta che rinvia a tutto quello che รจ privo di consistenza, non ha capacitร  di nutrire la vita e devโ€™essere eliminato: indica cosรฌ tutti gli idoli (cf. Os 13,3) e il comportamento ingiusto (Sal 1,4). La sua testimonianza non รจ finalizzata ad attirare su di sรฉ ma รจ rivolta ad altro: Giovanni cosรฌ indica la presenza di โ€˜uno piรน forteโ€™ che sta per venire e allude a Gesรน.

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Cโ€™รจ una spiritualitร  della gioia da coltivare nel quotidiano. In tempi di angustia e crisi la speranza gioiosa รจ espressione di una fede che si radica nella promessa del Dio fedele e si traduce nellโ€™orientamento ad un impegno che coinvolge la vita e la orienta secondo scelte di giustizia.

Alessandro Cortesi op