Maria di Magdala รจ smarrita. Il suo uscire e partire avviene ancora nella notte โmentre era ancora buioโ: la sua ricerca รจ un movimento di affetto e di nostalgia. Eโ legata al passato e il buio assume una valenza simbolica come spesso nel IV vangelo. La luce puรฒ prendere il posto e chiede di essere accolta come lโalba al mattino. La sua รจ una ricerca addolorata del Gesรน di prima. Maria rincorre il Gesรน del passato e del ricordo. Solo la voce che la raggiunge pronunciando il suo nome la aprirร ad un nuovo inizio. Potrร incontrare Gesรน non con i gesti di devozione nel luogo della morte, ma in una relazione vivente. Quando sente pronunciare il suo nome, quella voce conosciuta le dona luce nuova. Un nuovo giorno รจ iniziato. Il suo รจ il primo percorso del sorgere della fede. Eโ lei la prima testimone.
Cโรจ poi la corsa di Simon Pietro, il primo tra gli apostoli: anche lui corre, ma viene preceduto dal discepolo altro. Questi lo attende e per primo cosรฌ Pietro entra nel sepolcro dove i segni parlano di una assenza. Vede i segni ma si ferma lรฌ, non va oltre. I segni โ suggerisce cosรฌ il IV vangelo โ non sono di per se stessi sufficienti per la fede. Pietro, responsabile nella comunitร , รจ il primo ma il suo cammino nel credere รจ faticoso e il suo seguire Gesรน รจ fatto di cadute, infedeltร e ritardi. Deve lasciarsi guidare da altri. Cโรจ chi ha uno sguardo nutrito dallโamore, lโaltro discepolo, che giunge prima ha uno sguardo che va oltre: il vedere dellโamore ha una precedenza e unโautoritร unica che fa crescere tutti.
La terza ricerca รจ la ricerca stessa del discepolo che Gesรน amava. Corre insieme a Pietro ma anche in modo diverso. Eโ una ricerca che assorbe tutte le energie. Va di fretta. Di lui si dice โe vide e credetteโ. Anche lui che la testimonianza e sa attendere รจ il primo: il primo a vedere e credere. Parte dai segni ma non si ferma ad essi. Nei segni legge che quel luogo di morte ormai non รจ il posto di Gesรน. Quei segni, i teli posati e il sudario piegato, sono da leggere in rapporto allโepisodio di Lazzaro. Qui la pietra รจ tolta e i teli non avvolgono Gesรน. Essi dicono che Gesรน รจ uscito da solo dal luogo della morte. Gesรน รจ il vivente e dโora in poi lo si deve ricercare altrove, o meglio attendere il suo venire, nella vita, nellโamore. Lui stesso ci raggiunge attraverso la testimonianza: โbeati coloro che pur senza aver visto crederannoโ.
Il brano si chiude con una osservazione: โnon avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioรจ doveva risuscitare dai mortiโ.
Due serie di verbi in questa pagina indicano due movimenti della Pasqua: sono i verbi del movimento e quelli del vedere. Il giorno dopo il sabato viene ad essere cosรฌ paradigma del cammino di incontro con il Cristo risorto nel movimento, nella fatica e nel dubbio che ogni credente vive.
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Il racconto si conclude con un invito a ritornare alle Scritture, per scoprire lรฌ, nella sua Parola, il farsi vicino del Dio dellโalleanza. Il suo agire รจ in vista di liberare e rialzare dalla morte. La sua promessa apre ad una comunione nuova, ad una trasformazione della vita che sin dโora ha inizio.
Alessandro Cortesi op
p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
