Commento al Vangelo di domenica 11 Novembre 2018 – p. Giancarlo Bruni

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La vedova povera, icona del dono di sรฉ

1. Il gesto dellโ€™obolo della vedova, su cui soffermiamo lโ€™attenzione, รจ episodio in assoluto decisivo per la comprensione dellโ€™intero scritto di Marco. Ne รจ una chiave di lettura, non a caso collocata tra la conclusione delle controversie di Gesรน al tempio e sul tempio (Mc 11,27-12,40) e la profezia sulla distruzione del tempio (Mc13), con la proclamazione del Cristo pietra scartata divenuta pietra dโ€™angolo di una nuova costruzione.

Opera fatta dal Signore, meraviglia ai nostri occhi (Mc 12,1-12; Sal 118,22-23). Non dunque di prima intenzione un racconto morale sulla generositร -non generositร , ma una narrazione esemplificativa del destino di morte di Gesรน e del senso di quella morte e della intera sua vita.

2. Tutto muove da un atto di osservazione di Gesรน, il quale ยซseduto di fronte al tesoroยป, alla cassetta cioรจ che raccoglieva le elemosine fatte al tempio, guarda la folla che vi depone la propria offerta. Sostanziosa, molte monete, quella di tanti ricchi, una cifra pressochรฉ insignificante quella di una povera vedova, due monetine che fanno un soldo (Mc 12,41-42). Allโ€™osservazione Gesรน fa seguire la chiamata a sรฉ dei discepoli e lโ€™interpretazione di quanto ha visto: questa vedova ha gettato piรน di tutti, tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere, non il superfluo (Mc 12,43-44). Non ha gettato cioรจ qualcosa ma ha buttato la sua stessa vita, il tutto di sรฉ, questa la sua offerta per un mondo, aspetto da sottolineare, rappresentato da un tempio che non dร  frutti e da gente che conta che si distingue per divorare le case delle vedove (Mc 12,40), dei poveri. In breve per un mondo non meritevole di ogni luogo e tempo, a cominciare da ciascuno e dalle proprie Chiese.

Un gesto assurdo, al di lร  di ogni logica, da parte di una creatura unica, la sola ad agire cosรฌ, e per una realtร  umana in declino che continua a tagliare i suoi figli minori (Mc 12,1-8), eppure amata al punto da dare tutto il proprio corpo e tutto il proprio sangue per essa (Mc 14,22-25). Gesรน nella vedova ha letto se stesso e la sua morte cosรฌ assurda, cosรฌ inutile e cosรฌ altamente significativa: รจ da dono radicale di sรฉ a chi radicalmente ti nega che qualcosa di nuovo puรฒ nascere sotto il sole, le lacrime segno di una guarigione (Lc 22,62) operata da queste piaghe dโ€™amore (1Pt 2,24).

3. Marco apre finestre che costituiranno materia ininterrotta di riflessione nella Chiesa delle origini e di sempre, il significato folle e scandaloso (1Cor 1,23) di un evento, la Croce, evocato dallโ€™episodio dellโ€™obolo della vedova. Dio in Cristo si identifica con una creatura nella miseria la cui generositร  senza limite senza riserve stร  nel donare totalmente se stessa, per puro amore, a un mondo assurdo che la sfrutta. Icona dello spegnersi di Cristo per uomini di ogni dove senza frutti, senza qualitร , sempre pronti a spegnerlo: io, tu, noi, loro senza eccezione alcuna, infastiditi dalla sua stessa presenza che costringe a rendersi conto del come siamo presenti al mondo. Ma ove tale dono di sรฉ del Cristo viene accolto, e le vie al sรฌ sono tante quante sono le creature umane, lรฌ inizia a nascere lโ€™uomo nuovo, la catena delle vedove che nella loro pochezza hanno appreso qualโ€™รจ la vera ricchezza che dร  senso al vivere e al morire aprendo scenari inediti di resurrezione, consumare se stessi per ciรฒ che amabile non รจ.

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Sulle orme di Dio in Cristo e in forza del suo sguardo al contempo lucido e tenero: vede la mia insipienza e ci muore per rendermi sapiente, vede la mia cattiveria e ci muore per rendermi buono, vede la mia meschina astuzia e ci muore per rendermi semplice. Vede la mia non qualitร  e mi sogna a sua altezza: ยซpredestinati a essere conformi allโ€™immagine del Figlioยป (Rm 8,29).

Via

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B

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Questa vedova, cosรฌ povera, ha gettato nel tesoro piรน di tutti gli altri.

Mc 12, 38-44

In quel tempo, Gesรน [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: ยซGuardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna piรน severaยป.
ย 
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettรฒ due monetine, che fanno un soldo.
ย 
Allora, chiamati a sรฉ i suoi discepoli, disse loro: ยซIn veritร  io vi dico: questa vedova, cosรฌ povera, ha gettato nel tesoro piรน di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivereยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXXII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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