Commento al Vangelo di domenica 10 maggio 2015 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, Sesta Domenica dopo Pasqua – Anno B.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

Quando Dio ha voluto manifestarsi, ha scartato tutto ciò che avrebbe potuto suscitare un’impressione straordinaria ed eccezionale. Si è manifestato come un bambino, piccolo essere fragile e bisognoso. Poi come un Crocifisso, uomo appeso ad una trave. E infine come un pezzo di pane. Ha voluto, cioè, apparire in mezzo a noi come l’ultimo di tutti e il servo di tutti. E’ questo il comandamento che ci lascia, che insegna a noi ad essere “gli uni per gli altri”. “Questo è il mio comandamento – dice Gesù – che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”. Ma non in modo generico e vago, ma con precisa misura e capacità: è il “come io ho amato voi” che regola la portata del nostro amore per i fratelli, come Lui ci ha amato.
Amore di servizio e fraternità, che non ha esitato a dare la vita per i suoi amici. Amore di solidarietà e di accoglienza, amore di rispetto e dignità, amore di perdono e di amicizia.
Ma stiamo attenti a non cadere, in nome di questo amore, in grave equivoco. Spendersi per i poveri e i deboli, va bene, aiutare gli esclusi e gli emarginati, va ancora meglio. Ma prima ancora dei deboli, degli oppressi, dei poveri, ci sono coloro che condividono con noi la casa, la mensa, la chiesa, il lavoro. Il servizio agli ultimi che sono fuori non purifica nessuno, quando si salta il passaggio obbligato del servizio a coloro che stanno dentro. Amore, ma a cominciare con chi ci sta vicino.
E spesso, troppo spesso, non ci accorgiamo di chi vive e opera con noi, spendendo invece parole di sostegno, quasi mai concreto, per coloro che sono al di là delle nostre relazioni e legami.
“Voi siete miei amici – dice Gesù – e non servi”: quanto lunga è ancora la strada da percorrere perché l’umanità possa essere “servita” e non “asservita” ai propri profitti e interessi. “Questo vi comando: – ci dice Gesù – amatevi gli uni gli altri”.[ads1]

VI Domenica del Tempo di Pasqua

Colore liturgico: bianco

Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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