
La condizione umana non รจ cosรฌ presentata in modo idealizzato e senza problemi. Eโ invece realisticamente descritta come segnata da disarmonie, inimicizie e rotture. Una lettura disincantata della realtร รจ consapevole della presenza anche del male, dellโorgoglio, della sete di dominio e dellโingiustizia. Tuttavia lโumanitร respira anche di una nostalgia che rinvia ad una armonia di relazioni che รจ sogno e dono di speranza. Tutto ciรฒ che รจ male e negativitร non รจ lโultima parola. La parola costitutiva sullโumanitร e sul mondo รจ invece parola di bellezza e parola di promessa. Nonostante ogni contraddizione non viene meno: la creazione รจ dono bello di Dio sgorgante dalla comunione e chiamata ad una comunione nuova.
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Dโaltra parte la disarmonia e la rottura sperimentata si attua in diversi ambiti: nei rapporti con la natura che si esprime nellโattitudine di indifferenza e sfruttamento. Nei rapporti con Dio perchรฉ lโorgoglio fa venir meno la trasparenza nel rapporto con lui: รจ la nuditร che porta a nascondersi anzichรฉ a stare davanti a Lui nella fiducia. Eโ rottura ancora nella relazione tra gli esseri umani che vede lโincomprensione, la presa di distanza il venir meno della solidarietร e dello stupore. Cosรฌ lโaltro รจ accusato e reso colpevole.
Tale situazione di frattura contraddice il desiderio profondo di comunione, di incontro, di comprensione e accoglienza. E permane la nostalgia di un superamento e di un compimento che non puรฒ venire da forza umana, nรฉ รจ da ricercare in capacitร proprie, ma puรฒ confidare in una promessa e si delinea come futuro atteso e verso cui andare. Al cuore del messaggio dei primi capitoli di Genesi sta la realistica comprensione della vita umana e cosmica segnata dal peso di tutto ciรฒ che separa โ lโinimicizia โ e dโaltra parte da un dono che non viene meno: รจ il dono della creazione stessa come parola di amicizia di Dio, della vita umana come relazione in cui si fa presente lโimmagine di Dio amicizia, e la promessa di fedeltร di Dio amico che non viene meno alla sua vicinanza.
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โi suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: ยซร fuori di sรฉยป.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: ยซCostui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒniยปโ
Uno tra gli aspetti che i vangeli sottolineano nella vicenda di Gesรน รจ quello del suo agire in gesti che liberano le persone da tutto ciรฒ che le opprime e rinchiude in situazioni di sofferenza, di male, e di violenza. Gesรน opera come guaritore e il contatto con lui per coloro che si accostano con fiducia diviene inizio di una storia nuova, apertura alla relazione, liberazione da forze che legano e tengono come schiavi. Certamente Gesรน ha vissuto gesti di guarigione e liberazione e questo ha suscitato la reazione indispettita di chi non accettava la sua offerta di vita e di libertร in termini che ponevano in discussione il sistema religioso e aprivano ad un cammino nuovo, di trasparenza, di attenzione ai piccoli, oltre le appartenenze di chi ragiona secondo le categorie dei โnostriโ e dei โloroโ. I gesti di Gesรน provocano a pensare un nuovo modo di concepire le relazioni: non la logica di sistemi chiusi, di una religione in cui prevale lโaccento sul โmioโ sul rimanere chiusi e condannare gli altri, ma quella che si apre nello scorgere rapporti nuovi in cui lโaltro diviene โper me fratello sorella e madreโฆโ.
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X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
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- Colore liturgico: Verde
- Gen 3,9-15;ย Sal 129; 2Cor 4,13 -5,1; Mc 3, 20-35
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35
In quel tempo Gesรน entrรฒ in una casa e di nuovo si radunรฒ una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “ร fuori di sรฉ”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒni”. Ma egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: “Come puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finito. Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrร saccheggiargli la casa. In veritร io vi dico: tutto sarร perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร perdonato in eterno: รจ reo di colpa eterna”. Poichรฉ dicevano: “ร posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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