Commento al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 – p. Alessandro Cortesi op

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โ€œPorrรฒ inimiciziaโ€ฆโ€ Usando il linguaggio del mito e accogliendo le grandi narrazioni dei popoli vicini, la lettura sapienziale di Israele che si coagula nei primi capitoli del libro di Genesi, mira a presentare sin dal principio la condizione della vita nella storia e lโ€™orizzonte del futuro a cui Dio chiama. Non sono pagine che intendono spiegare le origini del mondo e dellโ€™umanitร , sono invece testi di sapienza che presentano una lettura della condizione umana e della vita in vista di scorgere lโ€™orizzonte di una chiamata alla fede nel Dio della liberazione e dellโ€™alleanza.

La condizione umana non รจ cosรฌ presentata in modo idealizzato e senza problemi. Eโ€™ invece realisticamente descritta come segnata da disarmonie, inimicizie e rotture. Una lettura disincantata della realtร  รจ consapevole della presenza anche del male, dellโ€™orgoglio, della sete di dominio e dellโ€™ingiustizia. Tuttavia lโ€™umanitร  respira anche di una nostalgia che rinvia ad una armonia di relazioni che รจ sogno e dono di speranza. Tutto ciรฒ che รจ male e negativitร  non รจ lโ€™ultima parola. La parola costitutiva sullโ€™umanitร  e sul mondo รจ invece parola di bellezza e parola di promessa. Nonostante ogni contraddizione non viene meno: la creazione รจ dono bello di Dio sgorgante dalla comunione e chiamata ad una comunione nuova.

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Dโ€™altra parte la disarmonia e la rottura sperimentata si attua in diversi ambiti: nei rapporti con la natura che si esprime nellโ€™attitudine di indifferenza e sfruttamento. Nei rapporti con Dio perchรฉ lโ€™orgoglio fa venir meno la trasparenza nel rapporto con lui: รจ la nuditร  che porta a nascondersi anzichรฉ a stare davanti a Lui nella fiducia. Eโ€™ rottura ancora nella relazione tra gli esseri umani che vede lโ€™incomprensione, la presa di distanza il venir meno della solidarietร  e dello stupore. Cosรฌ lโ€™altro รจ accusato e reso colpevole.

Tale situazione di frattura contraddice il desiderio profondo di comunione, di incontro, di comprensione e accoglienza. E permane la nostalgia di un superamento e di un compimento che non puรฒ venire da forza umana, nรฉ รจ da ricercare in capacitร  proprie, ma puรฒ confidare in una promessa e si delinea come futuro atteso e verso cui andare. Al cuore del messaggio dei primi capitoli di Genesi sta la realistica comprensione della vita umana e cosmica segnata dal peso di tutto ciรฒ che separa โ€“ lโ€™inimicizia โ€“ e dโ€™altra parte da un dono che non viene meno: รจ il dono della creazione stessa come parola di amicizia di Dio, della vita umana come relazione in cui si fa presente lโ€™immagine di Dio amicizia, e la promessa di fedeltร  di Dio amico che non viene meno alla sua vicinanza.

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โ€œi suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: ยซรˆ fuori di sรฉยป.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: ยซCostui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒniยปโ€

Uno tra gli aspetti che i vangeli sottolineano nella vicenda di Gesรน รจ quello del suo agire in gesti che liberano le persone da tutto ciรฒ che le opprime e rinchiude in situazioni di sofferenza, di male, e di violenza. Gesรน opera come guaritore e il contatto con lui per coloro che si accostano con fiducia diviene inizio di una storia nuova, apertura alla relazione, liberazione da forze che legano e tengono come schiavi. Certamente Gesรน ha vissuto gesti di guarigione e liberazione e questo ha suscitato la reazione indispettita di chi non accettava la sua offerta di vita e di libertร  in termini che ponevano in discussione il sistema religioso e aprivano ad un cammino nuovo, di trasparenza, di attenzione ai piccoli, oltre le appartenenze di chi ragiona secondo le categorie dei โ€˜nostriโ€™ e dei โ€˜loroโ€™. I gesti di Gesรน provocano a pensare un nuovo modo di concepire le relazioni: non la logica di sistemi chiusi, di una religione in cui prevale lโ€™accento sul โ€˜mioโ€™ sul rimanere chiusi e condannare gli altri, ma quella che si apre nello scorgere rapporti nuovi in cui lโ€™altro diviene โ€˜per me fratello sorella e madreโ€ฆโ€.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35

In quel tempo Gesรน entrรฒ in una casa e di nuovo si radunรฒ una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “รˆ fuori di sรฉ”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒni”. Ma egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: “Come puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร  restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร  restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finito. Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrร  saccheggiargli la casa. In veritร  io vi dico: tutto sarร  perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร  bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร  perdonato in eterno: รจ reo di colpa eterna”. Poichรฉ dicevano: “รˆ posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร  di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre”.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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