La nuova famiglia di Gesรน

Riprendiamo la lettura quasi cursiva del vangelo secondo Marco in questo tempo per annum e cerchiamo di essere molto attenti alla specificitร del messaggio di questo vangelo.
Gesรน รจ ormai riconosciuto come maestro affidabile, da alcuni come un profeta che continua la missione di Giovanni il Battista. Ma Gesรน non abita nel deserto, non vive in solitudine e attorno a sรฉ ha radunato una comunitร di discepoli e discepole, tra i quali ne emergono dodici per la vita vissuta insieme a lui e per la partecipazione allโannuncio della venuta del regno di Dio. La parola autorevole di Gesรน e la sua attivitร di cura e guarigione dei malati attivano molta gente, che vuole ascoltarlo e vederlo. Questo successo della sua predicazione talvolta impedisce di fatto a lui e alla sua comunitร anche solo di saziarsi con un poโ di pane: non cโรจ tempoโฆ
Quando Gesรน รจ in casa a Cafarnao, la gente, sapendo dove si trova, viene a cercarlo e cosรฌ questa fama desta preoccupazione nella famiglia di provenienza di Gesรน e anche nella sua comunitร religiosa. Marco osa ancora attestare questa diffidenza ostile a Gesรน da parte dei โsuoiโ, i familiari che, venuti dal loro villaggio, cercano di mettere le mani su di lui, di prenderlo e portarlo via, giudicandolo โfuori di sรฉโ, esaltato, impazzito. Gesรน aveva operato scelte di vita che ai suoi familiari potevano sembrare stoltezza e follia. Aveva infatti abbandonato la famiglia, si era dato a una vita itinerante, viveva la condizione del celibe, del non coniugato, infamante per la cultura del tempo, e con il suo successo si era inimicato le stesse autoritร religiose.
[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]
Giudicato โeversivoโ, andava dunque fermato. Ma non era stato questo il destino dei profeti? Con il suo modo di vivere e di parlare, infatti, il profeta disturba, perciรฒ si preferisce farlo tacere, giudicandolo pazzo, delirante, fino a pensare di eliminarlo fisicamente (cf. Os 9,7). Ma allโostilitร dei familiari si aggiunge quella delle legittime autoritร giudaiche. Gli scribi, discesi da Gerusalemme in Galilea, sono preoccupati dellโascolto di Gesรน da parte delle folle. Se per i suoi familiari Gesรน รจ pazzo, gli esperti delle sante Scritture lo ritengono posseduto da Beelzebul, il capo dei demoni, che โ costoro affermano โ opera in lui fino a scacciare dalle persone i demoni inferiori. Si faccia attenzione: costoro non negano che Gesรน compia unโopera di liberazione, di guarigione delle persone che egli incontra e cura. Pensano che Gesรน scacci i demoni che tengono in schiavitรน uomini e donne, ma lo faccia da indemoniato: in lui agisce il capo dei demoni, Beelzebul (alla lettera: il signore dello sterco)! Questa lโinsinuazione e il giudizio di quelli che contano, delle autoritร della comunitร religiosa cui Gesรน appartiene.
Gesรน perรฒ li chiama a sรฉ, li smaschera e si rivolge a loro con linguaggio parabolico, mediante una domanda seguita da alcune affermazioni: โCome puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finitoโ. Il concetto espresso da Gesรน รจ chiaro: se fosse vero ciรฒ che dicono gli scribi, se Satana, attraverso le sue azioni, insorgesse contro se stesso, ciรฒ significherebbe che il suo potere sta andando in rovina, che non รจ piรน vincitore ma vinto. Per questo Gesรน aggiunge, in modo decisamente convincente e non contestabile: โNessuno puรฒ penetrare nella casa di un uomo forte e saccheggiarla, se prima non lo ha reso inoffensivo legandolo. Soltanto allora potrร saccheggiargli la casaโ. Dunque Gesรน puรฒ scacciare Satana perchรฉ lo ha legato, perchรฉ ha reso impotente colui che รจ forte, fin dalla sua immersione nel Giordano (cf. Mc 1,9-11) e dalla sua lotta contro Satana nel deserto (cf. Mc 1,12-13). Gesรน dโaltronde era stato annunciato da Giovanni il Battista come โil piรน forteโ (Mc 1,7), colui che, munito della forza di Dio, ha โautoritร โ (exousรญa: Mc 1,22) e puรฒ comandare ai demoni che gli obbediscono (cf. Mc 1,27).
- Pubblicitร -
Ma la risposta di Gesรน diventa anche un avvertimento grave e minaccioso, introdotto da un solenne โAmenโ: โAmen, in veritร vi dico: tutto sarร perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie, per quante ne abbiano dette; ma chi avrร bestemmiato contro lo Spirito santo non avrร mai perdono, sarร colpevole di una colpa definitivaโ. Parole dure, che devono perรฒ essere accolte senza indulgere a fantasie o immaginazioni circa questo peccato contro lo Spirito santo. In realtร รจ un peccato banale, come รจ banale il male; รจ un peccato che non richiede particolare malvagitร ma รจ semplicemente consumato da chi vede e discerne il bene che viene fatto eppure, piuttosto che riconoscere questa veritร , preferisce chiamarlo male, attribuendolo a Satana. ร il peccato che procede dallโinvidia, dal non sopportare che un altro abbia fatto o faccia il bene, perchรฉ si vorrebbe solo se stessi come soggetti del bene; e non volendo riconoscere in un altro quel bene che viene da Dio, si preferisce attribuirlo al demonio. Quegli scribi vedevano il bene operato da Gesรน ma, piuttosto che riconoscerlo come opera ispiratagli da Dio, sceglievano deliberatamente di imputarlo a Satana. Non riconoscere lโopera di Dio, non riconoscere lโazione dello Spirito santo, fino a stravolgere lo sguardo e il giudizio, attribuendo il bene operato a Satana, รจ davvero il peccato imperdonabile, dice Gesรน! E questo โ lo si ricordi โ รจ un peccato spesso consumato dalle persone religiose, ancora oggi nella chiesa!
A complemento del giudizio negativo su Gesรน da parte dei suoi e degli scribi, Marco racconta anche che la madre e i fratelli di Gesรน giungono presso la casa dove egli dimora e, stando fuori, mandano a chiamarlo. Si tratta dei suoi familiari, di quanti erano usciti per portarlo via giudicandolo pazzo, oppure Marco si riferisce a un altro episodio in cui รจ soprattutto messa in rilievo la madre di Gesรน? In ogni caso, lโevangelista sembra sottolineare che proprio i familiari che avevano dichiarato Gesรน fuori di sรฉ (exรฉste) in realtร restano fuori (รฉxo), fuori dallo spazio di Gesรน. Egli viene avvertito: โEcco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercanoโ. Vogliono incontrarlo ma restano fuori dal suo spazio. Gesรน, da parte sua, non si muove verso di loro, resta al suo posto, tra i suoi discepoli, in mezzo alla comunitร riunita in cerchio attorno a lui, e volgendo lo sguardo su questo gruppo dice con forza: โChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli? Ecco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madreโ.
In tal modo egli dichiara di conoscere e vivere i legami di una nuova famiglia, la comunitร dei discepoli, legami che non nascono dalla carne o dal sangue, cioรจ dalla storia familiare, ma dal fare la volontร di Dio. La prossimitร a Gesรน non รจ decisa dal vincolo parentale ma si basa sullโascolto della parola di Dio, sul realizzare la sua volontร , sul vivere la fraternitร nel vincolo dellโamore quale figli e figlie di un unico Padre: Dio. Dopo questa dichiarazione di Gesรน dobbiamo dunque chiederci: chi รจ veramente fuori e chi รจ dentro lo spazio di relazione e comunione con lui?
Certo, questa pagina evangelica appare dura e noi ci chiediamo anche come la madre di Gesรน, Maria, abbia vissuto questo incontro mancato. Possiamo rispondere che lo abbia vissuto nella fede perchรฉ queste parole di Gesรน, apparentemente dure, in realtร attestano la sua grandezza: Maria ha compiuto pienamente la volontร di Dio, per questo รจ stata per Gesรน madre, degna di essere madre nella sua carne.
La lettura di questo brano avverte in ogni caso i discepoli e le discepole di Gesรน in ogni tempo: anche loro conosceranno diffidenza e inimicizia da parte della famiglia di provenienza, conosceranno lโopposizione da parte delle autoritร religiose, dovranno sempre interrogarsi sulla loro prossimitร a Gesรน, sperimentabile solo nel compiere la volontร di Dio, nel realizzare la sua parola e nellโaccogliere lโaiuto preveniente e gratuito della sua misericordia.
p. Enzo Bianchi – Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica
Fonte: Monastero di bose
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Gen 3,9-15;ย Sal 129; 2Cor 4,13 -5,1; Mc 3, 20-35
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35
In quel tempo Gesรน entrรฒ in una casa e di nuovo si radunรฒ una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “ร fuori di sรฉ”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒni”. Ma egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: “Come puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finito. Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrร saccheggiargli la casa. In veritร io vi dico: tutto sarร perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร perdonato in eterno: รจ reo di colpa eterna”. Poichรฉ dicevano: “ร posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO