Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di domenica prossima, Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,20-35.Â
Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.Â
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E’ fuori di sé».Â
Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».Â
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?Â
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi;Â
se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.Â
Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.Â
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.Â
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno;Â
ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».Â
Poiché dicevano: «E’ posseduto da uno spirito immondo».Â
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.Â
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».Â
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».Â
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!Â
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».Â