Commento al Vangelo dell’8 gennaio 2015 – don Antonello Iapicca

Data:

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Mc 6, 34-44
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, sceso dalla barca, Gesรน vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perchรฉ erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: ยซIl luogo รจ deserto ed รจ ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiareยป. Ma egli rispose loro: ยซVoi stessi date loro da mangiareยป. Gli dissero: ยซDobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?ยป. Ma egli disse loro: ยซQuanti pani avete? Andate a vedereยป. Si informarono e dissero: ยซCinque, e due pesciยป.
E ordinรฒ loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzรฒ gli occhi al cielo, recitรฒ la benedizione, spezzรฒ i pani e li dava ai suoi discepoli perchรฉ li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.
Tutti mangiarono a sazietร , e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Un cibo che non conosciamo

Lo avevano chiaro perfino i discepoli: anche per chi segue il Signore arriva l’ora di cena, il momento cioรจ in cui si fa “tardi” e bisogna “andare per le campagne e nei villaggi dei dintorni per comprare da mangiare”; perchรฉ certo Gesรน annuncia cose stupende, รจ addirittura capace di guarire ogni sorta di malattie, ma la fame รจ fame… Va bene andare in Chiesa, ma quando la pancia chiama non รจ certo il parroco a rispondere. Non coviamo anche noi il sospetto che il cristianesimo sia un tantino fuori dalla realtร ?ย Che cioรจ il “luogo” dove si finisce seguendo Gesรน sia “deserto”, non esattamente quello che abbiamo immaginato quando ci siamo incamminati dietro a Lui affascinati dalle sue Parole. Lo abbiamo seguito pieni di speranza ma il mondo nel frattempo non รจ cambiato, continua ad essere in mano a predatori senza scrupoli, e non abbiamo i soldi per sposarci, non riusciamo a far studiare i figli, neanche alla fine del mese arriviamo con gli stipendi da fame che abbiamo. Accidenti se non รจ meraviglioso che Cristo ci perdoni sempre, ma purtroppo stasera non mangeremo perdono. Una cosa รจ il sentimento, un’altra la carne, e non vanno d’accordo, anzi. A forza di restare digiuni anche il sentimento evapora… E’ cosรฌ, anche se siamo in missione, vescovi, preti, suore, quando arriva l’ora di cena la fede scompare. Forse perchรฉ non รจ ancora diventataย grandeย come un granello di senapa… Forse perchรฉ stiamo seguendo il Signore ma siamo ancora “pecore senza pastore”. Ma come รจ possibile? Sono prete da vent’anni, non ho mai perso una messa domenicale, mando i miei figli al catechismo e al campo scuola. E invece รจ possibile, e lo rivela il brano del Vangelo di oggi: “Scendendo dalla barca” Gesรน “vide una grande folla” ed “ebbe compassione per loro perchรฉ erano come pecore senza pastore”. Ebbene questa “grande folla” era composta da quelli che avevano ascoltato la predicazione dei Dodici inviati da Gesรน, che avevano visto i segni e i prodigi da loro compiuti, e si erano messi a seguirli sino al luogo deserto dove Gesรน aveva radunato i suoi per farli riposare. Il deserto che appare nel Vangelo รจ dunque l’assemblea cristiana, la comunitร  che con Gesรน celebra il riposo. E’ qui che “la folla” รจ giunta. Come noi che, affascinati dalla predicazione e dai segni che abbiamo visto nei cristiani, in chi ci ha predicato il vangelo, nei Papi e nei santi, abbiamo seguito il Signore e ora ci troviamo presso di Lui, ma… Ma รจ tardi, ce lo dicono pure i discepoli, dobbiamo “comprare il pane” perchรฉ siamo affamati. Ma sai perchรฉ hai fame? Perchรฉ sei una pecora senza “pastore”. Perchรฉ pur seguendo il Signore Lui non รจ ancora il tuo unico Pastore. Stai ancora dando retta al mercenario che ti ha promesso di saziare la tua carne… Ma proprio oggi, in questo “crepuscolo” nel quale ci sembra essere “tardi” e stiamo per “congedarci” da Gesรน per l’ennesima voltaย Lui ci abbraccia nella sua “compassione”. Si รจ fatto carne proprio per patire con noi la fame e darci finalmente l’unico pane capace di saziarci. Il suo cibo, infatti, รจ stato obbedire e compiere la volontร  del Padre, proprio il pane che noi abbiamo rifiutato ingannati dal demonio. E per questo per noi รจ sempre “tardi”, e siamo inquieti, irati, stanchi e insoddisfatti: “sudiamo” per lavorare ma non riusciamo a “comprare” tutto il pane di cui abbiamo bisogno per essere felici. Per questo Gesรน,ย primaย del miracolo con cui sazierร  la carne, “insegna” alla folla โ€œmolte coseโ€. Lui sa che la nostra fame non viene dalla pancia, ma dal cuore, dal nostro intimo dove abbiamo deciso di disobbedire. E’ lรฌ che deve guarirci estirpando il veleno dell’orgoglio per deporvi il “pane” dell’obbedienza. Ecco, ora si comprende il mistero dell’amore di Dio. Per salvarci davvero ci ha attirato attraverso la Chiesa in un cammino di veritร  sino a che per le nostre forze non sia diventato “tardi”. Ci ha condotti nell’umiliazione come fece con Israele nel deserto, per farci sperimentare che l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio. Che cioรจ non siamo stati creati per saziarci delle concupiscenze che cerchiamo di saziare “comprando” affetti e idoli con i nostri sforzi; ma per fare la volontร  di Dio che รจ obbedire alla Parola d’amore nella quale ci ha creati.ย Questa obbedienza รจ proprio il cibo moltiplicato da Gesรน!ย Ilย suoย cibo che non conoscevamo, la sua stessa vita oltre la morte, l’amore che Lui ci ha annunciato e poi donato in abbondanza, capace di trasformare la folla nel suo gregge. Per questo gli apostoli distribuiscono i pani e i pesci alle persone “divise in gruppi”, ovveroย in piccole comunitร . Chi si sfama dell’amore moltiplicato da Cristo non รจ piรน un numero senza volto, ma una persona nuova, un figlio di Dio che ama i suoi fratelli rinati come Lui nella compassione.ย Chi ha mangiato con Cristo la volontร  del Padre ha unaย fede adulta, capace di riconoscere il suo amore nella sera della Croce. Questo amore non si puรฒ “comprare”; non esistono negozi che lo vendano… Per questo falliscono i matrimoni, i figli disonorano i genitori, il mondo precipita nella notte. C’รจ in tutti un desiderio originario di bene di cui sono immagine i pani e i pesce. Ma occorre che la Chiesa venga a noi e ci aiuti a “vedere” che senza la “benedizione” di Cristo il desiderio piรน santo รจ destinato a rimanere frustrato. Per questo, come quella sera sulle rive del Lago di Galilea, nella Chiesa gli apostoli continuano a distribuire gratuitamente l’amore di Dio che si fa benedizione riempie l’esistenza di vita sovrabbondante. Perchรฉ nella comunitร  riunita “in gruppi di cento e cinquanta fratelli” il Cielo scende sulla terra come la manna; bastaย sedersiย e lasciarsi amare, sino alla sazietร .

Fonte

Don Antonello Iapicca
Busshozan cho ko 31-1
761-8078 Takamatsu
JAPAN

Tel. in GIAPPONE: ย 0081-9028917822

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