Commento al Vangelo del Giovedì Santo – 3 aprile 2016 – Azione Cattolica

Il brano di oggi si articola in tre scene. Nella prima Gesù appare per la prima volta ai suoi discepoli, a porte chiuse. È un momento intenso, nel quale Gesù in fondo supera quanto troviamo scritto altrove: «Ecco io sto alla porta e busso; se uno mi apre, io entrerò, cenerò con lui e lui con me» (Ap3,20). In questo caso il suo irrompere oltrepassa l’ostacolo della porta chiusa, perché aprire a questa realtà nuova della risurrezione, la vita dei discepoli, è ormai urgenza indilazionabile. Le piaghe di Gesù appaiono allora come il segno inconfondibile di riconoscimento, davanti a cui non si può dubitare, ma soltanto gioire, trovando conferma a quanto Pietro e Giovanni avevano iniziato a comprendere innanzi al sepolcro vuoto.
La seconda scena è quella in cui Tommaso, assente alla prima apparizione, manifesta il suo  dubbio e afferma che crederà soltanto quando potrà vedere e toccare il Maestro con le sue piaghe. Giovanni pone così l’esperienza del dubbio dentro allo stesso gruppo dei primi discepoli. È un dubbio che poi Gesù allo stesso tempo rimprovera e accoglie.
Ed ecco la terza scena in cui Gesù appare per la seconda volta ai discepoli dopo otto giorni, andando incontro alla richiesta di Tommaso, consentendogli di vederlo e toccarlo fin dentro alle piaghe, ma allo stesso tempo proclamando beato chi crederà senza vedere.
Dove sto io in questo racconto, in quale dei discepoli, dentro quale situazione è posta la mia fede o il mio dubbio? E se voglio toccarlo, dove ne cerco oggi le piaghe vive?

O Signore Gesù, nel primo giorno della settimana,
tu sei in mezzo ai tuoi,
l’incontro con te è esperienza vivificante e porta pace,
gioia, spirito di missione.
Donaci di cogliere anche oggi i segni della tua presenza
in mezzo a noi
e di dedicarci a far crescere il bene ovunque esso sia.
O Signore Gesù,
chiediamo il tuo sguardo di tenerezza su tutti quelli
che stanno soffrendo per la malattia, per l’angoscia,
per la morte dei cari.
Facci compagni di strada discreti e silenziosi, forti e affettuosi.
E dona loro occhi luminosi per riconoscere
Le tue piaghe nelle loro sofferenze.

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II Domenica del Tempo di Pasqua

Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondo Giovanni

[ads2]La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 – 09 Aprile 2016
  • Tempo di Pasqua II, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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