Commento al Vangelo del giorno di mercoledì 11 luglio 2018 – Paolo Curtaz

Trovo significativo il fatto che la Chiesa abbia scelto come patrono d’Europa San Benedetto. È un forte richiamo per noi all’interiorità e alla preghiera che sono il fondamento di ogni vera e duratura civiltà.

Benedetto da Norcia ha vissuto in un momento storico molto simile al nostro: il crollo dell’impero romano aveva dato l’occasione ai popoli nordici di invadere e distruggere secoli di civiltà. La Chiesa arrancava fra guerre e incomprensioni e il Signore suscitò in Benedetto il desiderio di ritirarsi in una solitaria vita di preghiera per tornare all’essenziale.

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Nonostante i tanti ostacoli che incontrò, anche a causa e per opera di uomini di Chiesa, Benedetto intuì l’unica via d’uscita da quella situazione: il ritorno autentico e appassionato alle radici del Vangelo. Seguendo la sua Regola, abile sintesi di esperienze precedenti fatte in Oriente e in Occidente, Benedetto fa diventare i monasteri un luogo di nuova civiltà e di speranza.

Non l’aspetto politico e culturale deve predominare nel cristianesimo ma l’esperienza mistica e di fede. Come ben suggerisce ai suoi discepoli nella sua ammirabile Regola, Benedetto propone di non anteporre nulla all’amore di Cristo.

Ristabilendo l’ordine delle cose, la storia assume una nuova piega: a partire dalla sua intuizione centinaia di migliaia di uomini e donne costruiranno la civiltà dei monasteri che ancora oggi permane come segno tangibile del primato di Dio nella vita di ogni uomo.

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

Vangelo 

Mt 19, 27-29
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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